Libri di Muhammad Yunus
Protopia. Un nuovo impegno quotidiano per i beni comuni globali
Sandro Calvani, Giuliano Rizzi
Libro: Libro in brossura
editore: Città Nuova
anno edizione: 2025
pagine: 240
La “protopia”, definita da alcuni autori come la speranza dei laici, è l’insieme globale e integrato di ogni forma di partecipazione e responsabilità nei processi generativi socioeconomici a fronte della policrisi in atto. È di fatto la via alternativa sia a decine di distopie della convivenza disordinata di centinaia di popoli sia allo sviluppo sostenibile e inclusivo che sembra a molti un’irraggiungibile utopia. Una terza via, dunque, che milioni di persone hanno scelto nel mondo per sperimentare la felicità nella vita quotidiana, rifiutando l’incuria e l’apatia del comune tentativo di autogiustificazione: “e io che ci posso fare?”. Prefazione di Muhammad Yunus.
Social impact in your hands. How to build a startup that combines business with impact
Simona Sinesi
Libro: Libro in brossura
editore: Bocconi University Press
anno edizione: 2024
pagine: 138
Prefazione di Muhammad Yunus.
Yes! We're open. Lavazza calendars 2014-2023
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2022
pagine: 184
Yes! We're open, curato da Fabio Novembre e con una introduzione del Premio Nobel per la pace Muhammad Yunus, è un volume che raccoglie il percorso degli ultimi 10 anni del Calendario Lavazza e racconta l'impegno della Fondazione Lavazza nel comunicare temi di grande rilevanza con il coinvolgimento dei maggiori fotografi sul panorama internazionale. "Sostenibilità" è la parola chiave che guida una serie di interviste a cura di Mario Calabresi ad alcuni dei fotografi del calendario, tra cui Steve McCurry, Denis Rouvre e Ami Vitale, ma anche a personalità quali Francesca Lavazza, Carlin Petrini, Massimo Bottura. Per Lavazza il calendario non è solo uno strumento per segnare il tempo, ma una chiave di lettura della contemporaneità e un'opera d'arte. Proprio per questo, anno dopo anno, sono stati coinvolti i migliori fotografi internazionali, chiamati a condividere la loro prospettiva non solo sul mondo Lavazza ma, più in generale, sul mondo in cui viviamo oggi. Ecco alcuni tra i nomi coinvolti: Martin Schoeller, Steve McCurry, Joey L., Denis Rouvre, Platon, Ami Vitale, David LaChapelle, Christy Lee Rogers, Emmanuel Lubezki, Charlie Davoli, Toiletpaper, Simone Bramante, Eugenio Recuenco, Martha Cooper, Carlyn Drake. Il libro è uno straordinario viaggio intorno al mondo attraverso attraverso fotografie, interviste e testimonianze di coloro che hanno contribuito in diversi modi alla declinazione per Lavazza del concetto di sostenibilità e, al contempo, è un invito alla consapevolezza e alla presa di coscienza delle nostre responsabilità rispetto al mondo di oggi. Una mappa guida il lettore, deliziato anche da un intervento artistico realizzato appositamente per il volume da Emilio Isgrò.
Un mondo a tre zeri. Come eliminare definitivamente povertà, disoccupazione e inquinamento
Muhammad Yunus
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2018
pagine: 254
A dieci anni dall'inizio di una crisi che non è mai davvero finita, è arrivato il momento di ammettere che gli ingranaggi del capitalismo sono difettosi. Certo, l'economia non si è affatto fermata. Ma alla sua crescita corrisponde una concentrazione sempre più pronunciata della ricchezza nelle mani di pochi. La povertà aumenta in tutti i paesi del mondo, la disoccupazione emargina i giovani e la produzione industriale fuori controllo distrugge l'ambiente. Tuttavia, secondo Muhammad Yunus, un nuovo modello economico esiste già e costituisce la risposta all'economia dell'interesse personale e della diseguaglianza. Da quando Yunus ha cominciato ad articolare l'idea di una nuova forma di capitalismo con lo strumento del microcredito e l'esperienza della Grameen Bank, migliaia di organizzazioni non profit in giro per il mondo l'hanno adottata. E hanno introdotto l'energia in milioni di case bengalesi, hanno trasformato migliaia di giovani disoccupati in imprenditori, hanno finanziato imprese gestite da donne negli Stati Uniti, e hanno portato mobilità, protezione e molti altri servizi nelle zone più povere della Francia. Yunus dimostra che eliminare le diseguaglianze create da un capitalismo sfrenato con le risorse della vita di tutti i giorni è possibile. La strategia è semplice. Si tratta di riconoscere l'inganno del capitalismo classico, secondo il quale la natura umana è egoista e orientata anzitutto all'interesse personale, e di prendere parte a un nuovo sistema economico fondato su una visione più realistica, che riconosca nell'altruismo e nella generosità forze altrettanto fondamentali e potenti.
Il banchiere dei poveri
Muhammad Yunus
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2013
pagine: 304
Nel 1977 Muhammad Yunus ha fondato la Grameen Bank, un istituto di credito indipendente che pratica il microcredito senza garanzie. Da più di venti anni lavora ad ampliare la Grameen che, oltre ad essere presente in 36000 villagi del Bangladesh, è oggi diffusa in 57 paesi di ogni parte del mondo. La banca presta denaro ai più poveri tra i poveri, a coloro che non hanno nulla da offrire in garanzia e quindi sono respinti dagli altri istituti di credito. Grazie alla sua politica del microcredito a tassi bonificati, centinaia di migliaia di persone si sono affrancate dall'usura e hanno gradualmente allargato la loro base economica. Il tasso di restituzione alla Grameen è di oltre il 90 per cento.
Si può fare! Come il business sociale può creare un capitalismo più umano
Muhammad Yunus
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2012
pagine: 253
La nuova scommessa di Muhammad Yunus sta nel pensare un capitalismo diverso, basato su imprese che abbiano per scopo non solo il raggiungimento del profitto ma anche la ricchezza sociale: il business sociale. Yunus entra nel merito degli esperimenti di business sociale avviati in questi ultimi anni, spiegando cosa ha funzionato e cosa invece è da cambiare, grazie alla sua capacità di sminuzzare i problemi in modo non convenzionale, parlando costantemente con i protagonisti, per ripensare di continuo convinzioni e procedure. Oltre al racconto dei primi passi dell'esperienza Danone in Bangladesh, si susseguono il delizioso racconto della vicenda della Mirakle Couriers di Mumbai, un'impresa con finalità sociali di consegna a domicilio gestita da sordomuti poveri, organizzati da un giovanotto che studia a Oxford. Oppure l'incredibile vicenda dei medici dell'Ospedale dei bambini di Firenze, che dopo aver messo a punto l'unica cura contro la talassemia a livello mondiale, dal 2007 stanno cercando di esportarne le pratiche anche negli angoli più poveri dell'Asia. O ancora la collaborazione fra la multinazionale francese Veolia e il mondo Grameen per distribuire acqua potabile depurata nel bacino dell'Himalaya dove l'acqua è sì abbondante, ma contaminata da tracce di arsenico di origine naturale. I primi passi concreti che realizzano il sogno di un capitalismo dal volto umano, etico e finalizzato al benessere sociale.
Un mondo senza povertà
Muhammad Yunus
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2009
pagine: 237
Con "Il banchiere dei poveri" ha raccontato la storia straordinaria della fondazione della Grameen Bank e ha mostrato come il sistema del microcredito sia capace di sottrarre milioni di persone alla miseria e allo sfruttamento. Da allora ha esteso il raggio d'azione di Grameen dal campo strettamente finanziario a quelli dell'alimentazione, dell'educazione, dell'assistenza sanitaria, delle telecomunicazioni. Oggi il premio Nobel per la pace Muhammad Yunus è pronto per una nuova sfida: proporre quell'esperienza come un modello e un punto di riferimento per riuscire finalmente a estirpare la piaga della povertà mondiale. La sfida si può vincere, secondo Yunus, con lo sviluppo e la diffusione del "business sociale": un nuovo tipo di attività economica che ha di mira la realizzazione di obiettivi sociali anziché la massimizzazione del profitto. Una forma di iniziativa economica capace di attivare le dinamiche migliori del libero mercato, conciliandole però con l'aspirazione a un mondo più umano, più giusto, più pulito. Sembra un sogno a occhi aperti. Ma è un sogno che ha aiutato il Bangladesh quasi a dimezzare il suo tasso di povertà in poco più di trent'anni. E che comincia a coinvolgere multinazionali, fondazioni, banche, singoli imprenditori, organizzazioni no profit in ogni parte del mondo.
Un mondo senza povertà
Muhammad Yunus
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2008
pagine: 237
Con "Il banchiere dei poveri" ha raccontato la storia straordinaria della fondazione della Grameen Bank e ha mostrato come il sistema del microcredito sia capace di sottrarre milioni di persone alla miseria e allo sfruttamento. Da allora ha esteso il raggio d'azione di Grameen dal campo strettamente finanziario a quelli dell'alimentazione, dell'educazione, dell'assistenza sanitaria, delle telecomunicazioni. Oggi il premio Nobel per la pace Muhammad Yunus è pronto per una nuova sfida: proporre quell'esperienza come un modello e un punto di riferimento per riuscire finalmente a estirpare la piaga della povertà mondiale. La sfida si può vincere, secondo Yunus, con lo sviluppo e la diffusione del "business sociale": un nuovo tipo di attività economica che ha di mira la realizzazione di obiettivi sociali anziché la massimizzazione del profitto. Una forma di iniziativa economica capace di attivare le dinamiche migliori del libero mercato, conciliandole però con l'aspirazione a un mondo più umano, più giusto, più pulito. Sembra un sogno a occhi aperti. Ma è un sogno che ha aiutato il Bangladesh quasi a dimezzare il suo tasso di povertà in poco più di trent'anni. E che comincia a coinvolgere multinazionali, fondazioni, banche, singoli imprenditori, organizzazioni no profit in ogni parte del mondo.
Ein Dialog mit jungen Menschen: Verwandelt Träume Zu Eurer Realität: Die Macht Der Träume
Muhammad Yunus
Libro
editore: Autopubblicato
anno edizione: 2022
pagine: 132
Si può fare! Come il business sociale può creare un capitalismo più umano
Muhammad Yunus
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2010
pagine: 253
La nuova scommessa di Muhammad Yunus sta nel pensare un capitalismo diverso, basato su imprese che abbiano per scopo non solo il raggiungimento del profitto ma anche la ricchezza sociale: il business sociale. Yunus entra nel merito degli esperimenti di business sociale avviati in questi ultimi anni, spiegando cosa ha funzionato e cosa invece è da cambiare, grazie alla sua capacità di sminuzzare i problemi in modo non convenzionale, parlando costantemente con i protagonisti, per ripensare di continuo convinzioni e procedure. Oltre al racconto dei primi passi dell'esperienza Danone in Bangladesh, si susseguono il delizioso racconto della vicenda della Mirakle Couriers di Mumbai, un'impresa con finalità sociali di consegna a domicilio gestita da sordomuti poveri, organizzati da un giovanotto che studia a Oxford. Oppure l'incredibile vicenda dei medici dell'Ospedale dei bambini di Firenze, che dopo aver messo a punto l'unica cura contro la talassemia a livello mondiale, dal 2007 stanno cercando di esportarne le pratiche anche negli angoli più poveri dell'Asia. O ancora la collaborazione fra la multinazionale francese Veolia e il mondo Grameen per distribuire acqua potabile depurata nel bacino dell'Himalaya dove l'acqua è sì abbondante, ma contaminata da tracce di arsenico di origine naturale. I primi passi concreti che realizzano il sogno di un capitalismo dal volto umano, etico e finalizzato al benessere sociale.
Il banchiere dei poveri
Muhammad Yunus
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 1999
pagine: 272
Nel 1977 Muhammad Yunus ha fondato la Grameen Bank, un istituto di credito indipendente che pratica il microcredito senza garanzie. Da più di venti anni lavora ad ampliare la Grameen che, oltre ad essere presente in 36000 villagi del Bangladesh, è oggi diffusa in 57 paesi di ogni parte del mondo. La banca presta denaro ai più poveri tra i poveri, a coloro che non hanno nulla da offrire in garanzia e quindi sono respinti dagli altri istituti di credito. Grazie alla sua politica del microcredito a tassi bonificati, centinaia di migliaia di persone si sono affrancate dall'usura e hanno gradualmente allargato la loro base economica. Il tasso di restituzione di Grameen è di oltre il 90 per cento.