Libri di Massimo De Giuseppe
Messico. Biografia di una nazione dall'indipendenza a oggi
Massimo De Giuseppe
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2024
pagine: 296
Il Messico, nato dalla disgregazione della monarchia ispano-americana, negli ultimi due secoli si è consolidato attorno al mito di una nazione meticcia e sincretica, grazie anche a una singolare resilienza alle pressioni statunitensi ed europee. Paese della prima grande rivoluzione novecentesca, oggi è un originale laboratorio di sperimentazioni politiche e culturali; inoltre è segnato da complesse dinamiche migratorie e dal narcotraffico, hub globale dell'industria automobilistica ma anche territorio di mobilitazioni sociali e indigeniste e tra le principali economie emergenti. Questo libro racconta la storia di un paese plurale, emblema della contemporaneità e delle tensioni che l'attraversano.
Mondi in movimento. «Social engagement» e ricerca all'Università IULM
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2019
pagine: 126
"Mondi in movimento" è il titolo dietro al quale si dispiega un originale mosaico di identità e di percorsi interdisciplinari avviati dall'Università IULM. Pur partendo da prospettive differenti, queste esperienze hanno in comune l'orizzonte di un dialogo tra ricerca e social engagement e la necessità di instaurare un confronto con i temi più urgenti della contemporaneità. La prima parte del volume raccoglie tre ricerche caratterizzate da un approccio prettamente quantitativo che spazia dai big data alla valutazione delle strategie di dialogo imprese/stakeholder in contesto digitale. La seconda parte contiene invece studi storico-geografici e sul rapporto tra memoria e processi di modernizzazione. Si tratta in generale di cinque ricerche che indagano il rapporto tra storia, società e immaginari, utili a decifrare alcune contraddizioni del presente attraverso il filtro identitario e comunicativo. Un ambito, quello della mutazione della comunicazione che nella sua accezione più ampia va dai mass media alle arti, dalla "public history "al "text mining", nei cui riguardi IULM ha da tempo sviluppato un approccio multipolare.
La rivoluzione messicana
Massimo De Giuseppe
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2013
pagine: 248
Il volume ricostruisce la storia della rivoluzione messicana, individuandone, oltre ai passaggi significativi, le implicazioni politiche, militari, economiche, sociali e culturali. Figure storiche e mitizzate come quelle di Emiliano Zapata, Pancho Villa, Francisco Madero, Venustiano Carranza e Alvaro Obregón accompagnano una storia corale che riflette la pluriculturalità di un paese impegnato in quella che fu la prima grande rivoluzione e guerra civile del Novecento. Tra dimensione locale, nazionale e globale, la rivoluzione messicana è divenuta nel tempo un grande generatore di costruzioni politiche, simboliche e perfino identitarie.
L'altra America: i cattolici italiani e l'America latina. Da Medellín a Francesco
Massimo De Giuseppe
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2017
pagine: 336
Facendo chiarezza su una complessa trama di vicende personali e collettive - tra storia religiosa, politica, sociale e culturale - il volume ricostruisce rincontro tra i cattolici italiani e l'America latina dopo il Concilio Vaticano li, nel periodo che va dalla seconda conferenza dell'Episcopato latinoamericano di Medellin nel 1968 alle contestate celebrazioni del cinquecentenario della "scoperta" delle Americhe (1992). Al tempo stesso mette in luce una storia inedita della guerra fredda, dal particolare osservatorio delle reti transnazionali che collegavano parti vive della società e della Chiesa italiana ai fermenti in atto neH'"altra America". Si analizzano forme di solidarietà, iniziative missionarie, programmi di aiuti che laici, religiosi e sacerdoti, istituzioni ecclesiastiche ma anche partiti politici e movimenti italiani, svilupparono in America latina, facendo emergere l'impatto emozionale, culturale e politico, che quelle esperienze ebbero sull'immaginario collettivo italiano e sull'identità ecclesiale e dei cattolici. L'opzione per i poveri, la teologia della liberazione, le comunità ecclesiali di base, l'indigenismo, ma anche il dialogo con il marxismo, i golpe militari, le violazioni dei diritti umani, insieme alla fama di personaggi quali Hélder Cámara, Camilo Torres, Gustavo Gutiérrez. Oscar Romero, Samuel Ruiz... contrassegnano l'agire di personalità divise tra Italia e America latina (Arturo Paoli, Linda Bimbi, Giulio Girardi...) o sensibili a molteplici forme eli solidarietà interoceanica (Giorgio La Pira, David Maria Turoldo, Armando Oberti...). Un viaggio - compiuto attraverso documentazione scritta e orale, carte d'archivio, pubblicistica - alla scoperta dell'"altra America", che rende conto di attori e relazioni capaci di far sentire i loro influssi sull'Italia di oggi, abitata, come mai in precedenza, da migranti latinoamericani e, per la prima volta, da un pontefice giunto dalla "fine del mondo".
Da Puebla ad Aparecida. Chiesa e società in America Latina (1979-2007)
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2019
pagine: 348
Il rapporto tra Chiesa e mondo, politica e società ha mantenuto nel contesto plurale e cangiante dell’America Latina contemporanea un peso centrale e fondativo, da cui è impossibile prescindere, nonostante crisi e turbolenze, processi di modernizzazione e globalizzazione, per avere delle chiavi di lettura e degli strumenti interpretativi. Di qui la periodizzazione scelta per un volume che intende sondare nuovi terreni storiografici: dalla Conferenza di Puebla, in Messico, promossa dall'episcopato latino-americano nel gennaio del 1979, alla Conferenza di Aparecida, in Brasile, tenutasi nel maggio del 2007, alla presenza di Benedetto XVI e dell’allora arcivescovo di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio. Un trentennio chiave per la storia del mondo, dell’America Latina e della Chiesa, in gran parte coincidente con il lungo pontificato di Giovanni Paolo II (1978-2005), che ridefinì il rapporto tra Roma e il subcontinente.
Il fantasma di Toro seduto. Il mito dei nativi americani nell'Italia degli anni Settanta
Massimo De Giuseppe
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2024
pagine: 174
I lunghi anni Settanta hanno rappresentato una stagione cruciale nella storia della globalizzazione. Sullo sfondo dei mutamenti economici, culturali e generazionali in corso, improvvisamente tornarono alla ribalta anche i nativi americani. Tra l'occupazione di Alcatraz (20 novembre 1969-11 giugno 1971) e quella di Wounded Knee (27 febbraio-8 maggio 1973), luogo dell'ultimo grande massacro delle guerre indiane ottocentesche, le iniziative del Red Power e dell'American Indian Movement riuscirono a ritagliarsi uno spazio simbolico nei media internazionali. Quelle vicende ebbero un impatto particolare anche in Italia, rievocando una serie di fantasmi del passato e contribuendo al rimescolamento negli immaginari collettivi. Il mito del West e della frontiera che avevano forgiato il secondo dopoguerra, per entrare in crisi alla fine degli anni Sessanta, tra conflitto vietnamita e fermenti terzomondisti, subì un ulteriore ribaltamento che costrinse movimenti, intellettuali e singoli cittadini a rimettere in discussione il ruolo dei popoli amerindiani negli immaginari contemporanei. Non si trattava solo di uno scontro tra americanismi e antiamericanismi ma irrompevano temi quali il rapporto tra modernizzazione ed ecologia, al crepuscolo della stagione del capitalismo temperato e alle soglie della rivoluzione cibernetica. Mentre Toro seduto, Cavallo pazzo e Geronimo tornavano a cavalcare, nel paese di Tex e Coccobill, degli Spaghetti Western e degli indiani metropolitani, si generò un peculiare intreccio tra linguaggi «alti» e «bassi» della politica, della musica, del cinema e della letteratura. Questo volume, in ottica di storia glocal, prova dunque a mettere in dialogo fantasmi del passato con le inquietudini di un decennio turbolento che non fu solo segnato dalla violenza ma anche dalla curiosità verso mondi forse solo apparentemente lontani.
Storia dell'America latina contemporanea
Massimo De Giuseppe, Gianni La Bella
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: 427
L'America Latina rappresenta una delle aree più originali del «lungo» Novecento. Una realtà composita che ha attraversato il secolo in modo dinamico, spesso violento, trasformandosi in un laboratorio di processi "giocal": il Messico rivoluzionario, il Brasile getulista e l'Argentina peronista, l'impatto della rivoluzione cubana, e dell'Alleanza per il progresso, le teorie della «dipendenza», la teologia della liberazione, la dottrina della Sicurezza nazionale, tra militarismo, desparecidos e mobilitazioni sociali. Il volume estende la sua accurata disamina al Centroamerica della nuova guerra fredda, alla Colombia del narcotraffico e al Venezuela neo-bolivariano, per poi inoltrarsi nelle novità del primo quarto del XXI secolo, segnate da crisi finanziarie, movimenti popolari, neo-indigenismi, pentecostalismi e sfide transnazionali, sullo sfondo della grande questione ecologica.
America Latina: le sfide del XXI secolo. Verso il terzo decennio
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2020
pagine: 218
Nel 2020 l'emergenza Covid-19, dopo mesi di tensioni sociali, ha riportato alla luce con virulenza gli elementi critici di molti sistemi socio-economici latinoamericani. In particolare la fragilità degli impianti di welfare, il peso dell'economia informale e delle rimesse, le difficoltà di controllo del territorio da parte di alcuni governi, in una regione che ormai da tre decenni ha intrapreso processi di democratizzazione istituzionale. Il volume prova dunque, attraverso un ampio campo di studi, a ragionare in prospettiva storica sulle trasformazioni della politica, dell'economia e della società latinoamericana nella prima parte del XXI secolo, alle porte della "Tercera década".
Questioni sociali, vissuto religioso, proiezioni politiche. Studi in onore di Giorgio Vecchio
Libro: Libro in brossura
editore: AVE
anno edizione: 2021
pagine: 344
Il volume, ospitato nella Collana Ricerche e documenti curata da Isacem, si articola in 17 contributi che hanno coinvolto discepoli, colleghi e amici di Giorgio Vecchio, come segno di gratitudine per il suo generoso impegno, che ha trasceso l’accademia. I saggi seguono da vicino i suoi interessi di ricerca, che si sono sempre contraddistinti attorno alla categoria dell'"intreccio" tra le differenti dimensioni della storia contemporanea. Lo spaccato dei temi è sempre stimolante: si va dall’introduzione del divorzio nella legislazione italiana alla spasmodica ricerca della pace, che coinvolse differenti ambienti; dalla terribile esperienza della Grande Guerra alla contrastata vicenda del governo Tambroni, che rappresentò il lasciapassare per la prima “storica” apertura nell’Italia repubblicana; o ancora dal protagonismo di figure “distanti” per ruolo nella costruzione di un’Europa unita (di cui don Luigi Sturzo fu l’ideale antesignano) all’impegno verso ambiti ancora sconosciuti del «parroco d’Italia» don Primo Mazzolari – del quale Vecchio è indubbiamente il più accreditato studioso. Pubblicazione realizzata con il contributo della Direzione generale del Ministero della Cultura.
La diplomazia delle città. Giorgio La Pira e la Federazione mondiale delle città unite
Massimo De Giuseppe
Libro: Libro in brossura
editore: Polistampa
anno edizione: 2022
pagine: 456
Questo libro analizza, a partire dalle fonti dirette, la stagione meno studiata nella vita di Giorgio La Pira. Il professore venne eletto a Parigi presidente della Federazione mondiale delle Città gemellate nell’autunno del 1967, due anni e mezzo dopo aver lasciato Palazzo Vecchio, e la guidò fino al 1974. In quegli otto anni di presidenza delle Città unite, un decennio se consideriamo il processo di avvicinamento, il mondo cambiò: mentre l’Ostpolitik europea si inseriva negli equilibri della distensione bipolare, il sistema Onu riaccoglieva la Cina e le crisi regionali – dal Viet Nam al Medio Oriente, dall’Africa all’America latina – incidevano sulle dinamiche globali della guerra fredda. Il tutto sullo sfondo del “lungo ’68” e della ridefinizione delle regole del gioco dell’economia globale e delle politiche di cooperazione. Attraverso questo turbinio di eventi e snodi, La Pira cercò di rimettere alla prova la “tesi fiorentina”, confrontandosi con nuovi attori e interlocutori, per disegnare una proposta originale del rapporto tra città, popoli, stati e organismi internazionali.
Cacao, la pianta che attraversa il tempo. Un viaggio tra ricerca e inclusione
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2023
pagine: 192
Il cacao nasconde un paradosso della contemporaneità: un alimento che nasce da un albero fragile in contesti tropicali americani oggi vulnerabili al cambiamento climatico è balzato nei secoli al centro di un gigantesco processo di globalizzazione commerciale e degli immaginari. Il libro e il docu-film a cui è abbinato, "La leggenda dell'albero segreto", raccontano alcune tappe di questo itinerario simbolico tra ecosistemi, religioni, guerre, commerci, invenzioni e appropriazioni culturali, dalla Mesoamerica maya al consumo di massa. Un percorso costruito attraverso un dialogo tra storici, archeologi, agronomi e genetisti che ha ridato voce ai rappresentanti di quelle comunità indigene dove tutto ebbe inizio. Ne scaturisce un originale viaggio nel tempo e nello spazio, tra ricerca e inclusione.
La nostra vocazione sociale
Giorgio La Pira
Libro: Libro in brossura
editore: AVE
anno edizione: 2024
pagine: 160
La nostra vocazione sociale, una delle opere più rappresentative del pensiero di Giorgio La Pira, fu pubblicata per la prima volta nel 1945, frutto di riflessioni e considerazioni maturate negli anni precedenti. Cristiano autentico, aderente all’Azione cattolica, protagonista di primo piano dell’impegno culturale e civile nel secondo dopoguerra italiano, La Pira fu un vero e proprio profeta di pace: il suo alfabeto di cittadinanza responsabile si compone di parole come dialogo interculturale, attenzione alla solidarietà e alla democrazia, recupero della politica come arte di costruire la pace, tutti temi attuali e che motivano la nuova edizione del volume. Nuove sensibilità, questioni rimaste irrisolte, sfide che interrogano il presente con eccezionale drammaticità, pongono ancora oggi sul tavolo, e con forza sempre crescente, l’urgenza di una consapevolezza partecipativa, di una vocazione all’impegno sociale e politico da parte di tutti gli uomini di buona volontà.