Libri di Massimo Ceresa
La cura della bellezza. L'arte ucraina nel XX secolo
Kseniia Konstantinenko, Matteo Benussi, Massimo Ceresa
Libro: Libro in brossura
editore: Carabba
anno edizione: 2025
pagine: 232
Questa raccolta di saggi si pone l’obiettivo di introdurre a un ampio pubblico artiste, artisti e movimenti creativi ucraini del Novecento e oltre. Il lavoro segue un doppio fil rouge: da un lato gli autori raccontano un’arte che si rivela strumento curativo, tanto per chi la crea quanto per chi la fruisce, a fronte dei traumi storici che hanno afflitto l’Ucraina contemporanea; dall’altro, illustrano come i diversi movimenti creativi si siano fecondati vicendevolmente, selezionando il meglio di sé e contribuendo all’arricchimento del panorama culturale ucraino. Kseniia Konstantynenko esamina la vita e le opere di Alla Horska, artista e dissidente uccisa per mano del KGB, di Kateryna Bilokur, pittrice autodidatta ammirata per il suo esplosivo uso del colore, e di Oleksandra Ekster, massima esponente del cubo-futurismo europeo. Massimo Ceresa analizza il “Rinascimento fucilato”, in particolare alcune xilografie di Sofiia Nalepinska-Boichuk e il lavoro di Yaroslava Muzyka, artista di multiforme ingegno sopravvissuta a una rivoluzione, a due guerre mondiali e alla detenzione nel gulag. Matteo Benussi riflette sul posto della politica nell’arte ucraina, raccontando il cinema poetico di epoca sovietica (anni ’60), la poesia e l’arte amatoriali sviluppatesi sulla scia del disastro di Chernobyl e le sperimentazioni del gruppo odessita di musica estrema White Ward.
Ikonoklast. Oksana Shachko: arte e rivoluzione
Massimo Ceresa
Libro: Libro in brossura
editore: Carabba
anno edizione: 2022
pagine: 102
“Una donna ucraina”. Una frase che evocava una fanciulla appariscente oppure una signora un po’ brusca ma bonaria, la classica “badante” pilastro di migliaia di famiglie italiane. Insomma, una sirena tentatrice o una figura protettiva e materna, due ruoli archetipici che attingono entrambi, seppure in maniera diversa, da un pregiudizio etnico e sessista, e collocano la donna ucraina (la mitica “donna dell’Est”) in una posizione eternamente subordinata. Una donna sottomessa, che ha solo il proprio corpo come risorsa per sopravvivere in un mondo che può desiderarla, sfruttarla, o compatirla, ma mai considerarla una pari. Uno stereotipo che è stato fatto a pezzi dalla guerra della Russia contro l’Ucraina, e che Oksana Shachko aveva cercato di ribaltare già dieci anni fa con la campagna “L’Ucraina non è un bordello”. La Shachko, co-fondatrice del gruppo Femen, tentava di disintegrare i simboli del patriarcato trasformando l’esibizione spudorata del proprio corpo in un potente strumento di lotta. E così anche le sue opere. Postfazione di Anna Zafesova.
Femen. Inna e le streghe senza Dio
Massimo Ceresa
Libro: Libro in brossura
editore: Tra le righe libri
anno edizione: 2016
pagine: 156
"Il nostro corpo è la nostra arma". Non c'è dubbio che mostrarsi in topless ha provocato un interesse seguito da tutti i media internazionali. E il 2017 sarà l'anno della rivoluzione per Femen. Le attiviste, a partire dalla coraggiosa Amina, costituiscono un fenomeno nuovo e importante che potrebbe anche incidere sui futuri assetti politici, in un momento particolare di grande fermento. Qualcuno vorrebbe che formassero un partito politico, altri contestano fortemente certe iniziative, soprattutto l'azione radicale anti-islamica a Parigi. A sette anni dalla sua fondazione, oggi Femen è rappresentata in Ucraina, Francia, Germania, Spagna, Svezia, Olanda, Belgio, Italia, Israele, Canada, Messico, Turchia e U.S.A. Questo è un libro inchiesta su Femen che dà voce diretta alle protagoniste, attraverso una lunga intervista alla leader del movimento Inna Shevchenko.
Dania e la neve
Massimo Ceresa
Libro: Libro in brossura
editore: Infinito Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 80
“Il romanzo di Ceresa parla di assassinii di giornaliste. Di stupri e omicidi a sfondo razziale. Parla di abusi. Parla di violenze insensate. Parla di guerre senza regole. È un film dell’orrore. Ma purtroppo non c’è niente di inventato” (dall’introduzione di Andrea Riscassi). Le guerre in Cecenia, il destino di tre donne, quello di un intero popolo e le violazioni dei diritti umani nella nuova Russia raccontate in un libro-denuncia. Dania: bella, elegante, meravigliosa e figlia dei culi neri. Li chiamano così i ceceni, in Russia. Un termine dispregiativo per indicare qualcosa che non appartiene a loro, che non sentono come fratelli. Le pagine di Dania e la neve si collocano in uno spazio quasi a-temporale, dove il rimorso fa breccia nell’anima di un torturatore, dove bere il sangue della propria vittima ti rende il mostro che non sei. L’odio si impossessa di te che ti ritrovi a combattere perché te lo hanno ordinato. Così la neve che Dania guarda dal finestrino del suo treno in corsa si macchia ogni giorno di rosso. Rosso sangue.
Sopravvivere nella Russia di Stalin e di Putin
Massimo Ceresa
Libro
editore: Infinito Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 96
Le purghe staliniane, la caduta dell’Unione Sovietica e l’ascesa al potere degli oligarchi amici del nuovo padrone del Cremlino fanno da sfondo alla tragica vicenda personale di Vasilij Arkadič e Andrej Vital’evič, nemici all’ombra di giochi di potere immensamente più grandi di loro. Una cavalcata lunga mezzo secolo all’insegna dell’arbitrio e dell’ingiustizia per ritrovarsi, vecchi, a parti invertite, con il carnefice per la prima volta dalla parte della canna del fucile e il “clown”, lo “spione”, dalla parte del grilletto.
Bibliografia dei fondi manoscritti della Biblioteca Vaticana (1991-2000)
Massimo Ceresa
Libro
editore: Biblioteca Apostolica Vaticana
anno edizione: 2005
pagine: 737
Una stamperia nella Roma del primo Seicento. Annali tipografici di Guglielmo Facciotti ed eredi (1592-1640)
Massimo Ceresa
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 2000
pagine: 316
Bibliografia dei fondi manoscritti della Biblioteca Vaticana (1986-1990)
Massimo Ceresa
Libro
editore: Biblioteca Apostolica Vaticana
anno edizione: 1998
pagine: 571
Bibliografia dei fondi manoscritti della Biblioteca Vaticana (1981-1985)
Massimo Ceresa
Libro
editore: Biblioteca Apostolica Vaticana
anno edizione: 1991
pagine: 696
Nostalgia dell'antico e fascino della macchina. La storia della Kunstkammer e il futuro della storia dell'arte
Horst Bredekamp
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2016
pagine: 224
Qual è il futuro dell'arte? E in che modo le nuove tecnologie stanno cambiando il modo di guardare? Per rispondere a queste domande, è necessario risalire alla frattura tra arte e tecnica, gioco e utilità, che si è aperta in epoca moderna. Guidato da questa idea, Horst Bredekamp perlustra le Kunstkammern rinascimentali, collezioni eclettiche nate in tutta l'Europa aristocratica per includere curiosità naturali e prodotti dell'ingegno umano, e in cui le opere d'arte compaiono accanto ai ritrovati della tecnica e alle manifestazioni più esotiche del mondo biologico. Espressione della vertigine catalogica non ancora divenuta utopia - sogno di catturare il mondo in un elenco, in un'enciclopedia -, la Kunstkammer ambiva a rispecchiare l'universo accostando materiali eterogenei, provenienti da epoche e luoghi diversi, e pertanto a riprodurre la continuità nell'evoluzione, dalla natura alla macchina. Nelle pagine di questo libro, Bredekamp illumina la stretta parentela tra l'ammirazione per le sculture antiche e l'attrazione esercitata dalle macchine, individuandone il materiale connettivo nell'idea dell'uomo come "secondo dio" che, in quanto creatore, infrange le barriere tra natura, arte e tecnica. Questa logica entra in crisi quando l'industrializzazione impone il criterio dell'utilità, relegando l'arte nello spazio angusto, ancorché nobile, del superfluo: è la fine delle "camere delle meraviglie" e l'inizio del moderno museo.
Nostalgia dell'antico e fascino della macchina. La storia della Kunstkammer e il futuro della storia dell'arte
Horst Bredekamp
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2007
pagine: 128
Le "Kunstkammern" erano luoghi deputati a una particolare forma di collezionismo, che prevedeva la catalogazione con criteri enciclopedici di oggetti preziosi e curiosi delle arti, delle scienze e della tecnica raccolti in base al gusto personale del proprietario. Analizzando in modo originale questo aspetto della storia dell'arte, l'autore cita aneddoti, interpreta dipinti celebri, consulta filosofi o teorici dell'arte e fa luce sull'imprevista affinità tra sculture antiche e macchine. Al centro, l'idea dell'uomo come "secondo Dio" che, in quanto "creatore", aspira al superamento della barriera tra arte e tecnica, tra arte e natura.