Libri di Maria Teresa Sambin De Norcen
La galleria delle Battaglie nel castello di Spezzano. Un ciclo di Giovanni Guerra tra gli Appennini emiliani
Maria Teresa Sambin De Norcen
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2021
Fra campi militari, assedi, perlustrazioni, scontri frontali o a distanza, la galleria delle Battaglie ha affascinato gli studiosi fin dal primo disvelamento del ciclo pittorico avvenuto negli anni Ottanta del secolo scorso. Nonostante le diverse ipotesi sul soggetto rappresentato e sulla datazione, avanzate nel corso degli anni, mai prima d'ora era stata condotta un'indagine archivistica. Grazie alle minuziose ricerche sul fondo contabile dei Pio, proprietari dell'edificio fino al 1599, l'autrice identifica il committente dei dipinti in Marco, ultimo, ambizioso, signore di Sassuolo, l'artista in Giovanni Guerra, il celebre pittore della Roma di Sisto V, la data nel 1596. L'analisi stilistica conferma quanto tramandato dalle fonti; quella iconografica individua il soggetto del ciclo nelle imprese militari di Marco in Ungheria e - forse - in Fiandra, andando ad aggiungere un nuovo importante tassello al genere delle "gesta dipinte" in voga tra Cinque e Seicento.
Biagio Rossetti 1444-1516. Architettura e documenti
Francesco Ceccarelli, Andrea Marchesi, Maria Teresa Sambin De Norcen
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2019
pagine: 248
Questo libro nasce da un progetto maturato nell'ambito delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte di Biagio Rossetti (1444-1516) e con il sostegno del Comitato tecnico-scientifico creato espressamente dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) nel 2016 per "mantenere viva la memoria di uno dei più importanti e rivoluzionari architetti del rinascimento italiano". A partire da nuove e approfondite ricerche d'archivio si è potuta delineare una mappa dettagliata della operatività di Rossetti nell'arco di 47 anni (dal 1469 al 1516) che consente di precisare il quadro delle sue esperienze professionali e di estendere il raggio dei suoi interventi sul territorio, offrendo nuovi spunti interpretativi a chiunque intenda proporre una lettura aggiornata e meno tendenziosa delle principali architetture ferraresi di quest'epoca, che da tempo necessitavano di essere comprese maggiormente sua iuxta principia. Partendo dall'analisi delle opere che i documenti ascrivono con certezza a Biagio, viene delineata la personalità di un progettista anticonvenzionale, radicato nella tradizione padana, ma in grado di rinnovarla con una freschezza e un'inventiva del tutto peculiari; la comprensione dello specifico linguaggio di Rossetti ha consentito di rileggerne il catalogo e approfondirne la conoscenza. Francesco Ceccarelli insegna storia dell'architettura presso il Dipartimento di Architettura dell'Università di Bologna. Al suo attivo ha la cura scientifica di mostre e convegni internazionali di storia dell'architettura ed è autore di diverse monografie e numerosi articoli scientifici. Ha collaborato con saggi sull'architettura dell'Emilia-Romagna alla collana di Storia dell'Architettura Italiana, Electa per i volumi sul Secondo Cinquecento, il Seicento e l'Ottocento. Per la BUP ha curato, tra gli altri, i volumi Il Castello di San Martino in Soverzano. Architettura, arte e mitologia familiare nel contado Bolognese (Bologna, 2013) (con N. Aksamija) e Il Nettuno architetto delle acque. Bologna. L'acqua per la città tra Medioevo e Rinascimento (Bologna, 2018) (con E. Ferretti). È presidente del Comitato tecnico-scientifico per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Biagio Rossetti. Andrea Marchesi è ricercatore indipendente. Dopo gli studi universitari a Bologna e a Firenze, ha conseguito nel 2015 il titolo di dottore di ricerca in Storia delle Arti presso l'Università Ca' Foscari di Venezia. Indagato prevalentemente con lo strumento dell'indagine archivistica, il suo principale campo d'interesse è lo studio degli aspetti delle committenze artistiche, delle pratiche mecenatesche e delle strategie collezionistiche nelle corti italiane del Rinascimento, con particolare attenzione alle consuetudini dei prìncipi d'Este nel XV e XVI secolo. Oltre a numerosi contributi saggistici in cataloghi di mostre e in atti di convegno, è autore dei tre volumi monografici Delizie d'archivio. Regesti e documenti per la storia delle residenze estensi nella Ferrara del Cinquecento, pubblicati tra il 2011 e il 2015. Maria Teresa Sambin De Norcen, laureata e addottorata presso l'Università Iuav di Venezia, è stata titolare di borse di studio presso numerose università italiane ed è ora ricercatore presso lo Iuav. È autrice di numerosi saggi e monografie di storia dell'arte e dell'architettura - con particolare attenzione al Rinascimento ferrarese e più in generale padano - pubblicati da prestigiose case editrici e riviste di risonanza internazionale come "Annali di architettura", "Palladio", "The Burlington Magazine". Per i tipi BUP ha pubblicato, insieme a Richard Schofield, Palazzo Bentivoglio a Bologna. Studi su un'architettura scomparsa (Bologna 2018).
Palazzo Bentivoglio a Bologna. Studi su un'architettura scomparsa
Richard Schofield, Maria Teresa Sambin De Norcen
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2018
pagine: 208
La drammatica distruzione del palazzo dei Bentivoglio in strada San Donato, consumatasi nel maggio del 1507 ha creato, attorno al grande edificio distrutto, un mito storiografico che, se da un lato ne ha tenuta viva la memoria, dall'altro ne ha ostacolato una ricostruzione filologicamente fondata. Il libro mira a colmare questa grave lacuna storiografica tramite una lucida analisi di tutte le fonti a disposizione: carte d'archivio, testimonianze cronachistiche e letterarie, disegni, pezzi erratici inediti.
Le ville di Leonello d'Este. Ferrara e le sue campagne agli albori dell'età moderna
Maria Teresa Sambin De Norcen
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2013
pagine: 304
Fra il 1430 e il 1450 Ferrara vive una stagione culturale d'eccezione grazie alla predominanza del principe umanista Leonello d'Este, regnante dal 1441: le arti, l'economia, la società sono investite dallo sforzo di modernizzazione dispiegato dal marchese riformatore. In tale contesto emerge il tema della villa, che coniuga l'impegno nel riscattare le campagne all'agricoltura con il cambiamento delle abitudini residenziali da parte del ceto dirigente. Il libro ricostruisce un panorama assolutamente inedito, restituendo alla corte ferrarese il ruolo che le spetta nell'elaborazione di un genere architettonico sostanzialmente estraneo all'età medievale.
Il cortigiano architetto. Edilizia, politica, umanesimo nel Quattrocento ferrarese
Maria Teresa Sambin De Norcen
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2012
pagine: 144
Reputato dai contemporanei l'uomo più ricco di Ferrara, Bartolomeo Pendaglia (1395-1462) è anche il più importante mecenate privato della città nella prima metà del Quattrocento: aderendo agli orientamenti culturali d'avanguardia, crea - basandosi sui testi classici - uno dei primi esempi di villa concettualmente all'antica nel panorama rinascimentale italiano; si tratta della sua residenza a Consandolo, precocemente confiscata dai marchesi d'Este per aggiungerla al novero delle proprie residenze di campagna. Il suo palazzo urbano, tuttora in parte conservato, era reputato il più bello della città e funse da modello per la famosa casa di Giovanni Romei, parente e socio in affari di Pendaglia. Bartolomeo costruì altri palazzi a Zenzalino, Sermide e Mantova, dove era intimo amico di Ludovico Gonzaga. Vicinissimo ai marchesi d'Este, parte integrante del loro circolo intellettuale (gli sono amici Guarino e Flavio Biondo, solo per citare due nomi illustri), Pendaglia gioca un ruolo di primo piano nell'edificazione della celebre villa di Belriguardo, che costituisce la traduzione in chiave principesca delle sue speculazioni sui modelli residenziali antichi, già sperimentate a Consandolo. Il quadro che viene a delinearsi costituisce una visione nuova della corte estense nel periodo di Leonello e Borso, che dà spessore concreto alla tradizionale figura di principe/umanista incarnata da Leonello.
Nuovi antichi. Committenti, cantieri, architetti 1400-1600
Chiara Baglione, Francesco Benelli, Maria Teresa Sambin De Norcen
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2004
pagine: 167
Una raccolta di ricerche svolte dal Dipartimento di Storia dell'Architettura dell'Università IUAV di Venezia. I saggi riuniti in questo volume sono dedicati all'analisi dei caratteri di permanenza e innovazione nell'architettura, attraverso la storia della costruzione di rilevanti monumenti nelle città di Roma, Firenze, Bologna e Ferrara. Dall'oratorio sotterraneo della chiesa di Santa Maria in via Lata a Roma, di Pietro da Cortona, alla Tribuna delle Reliquie di Michelangelo nella Chiesa di San Lorenzo a Firenze, da episodi di cultura architettonica ferrarese tra il 1434 e il 1962, al palazzo del Podestà di Bologna.