Libri di M. Sisto
Laboratorio Faust. Saggi e commenti
CESARE CASES
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 573
L'espressione magnum opus - con cui Cesare Cases era solito definire l'opera più grande e rilevante di un autore - ci pare del tutto appropriata per questo libro. Esso riunisce infatti - insieme con i saggi, gli articoli, gli interventi occasionali, le «noterelle», le lettere che Cases scrisse nell'arco di mezzo secolo sul Faust di Goethe - due corposi inediti di straordinario interesse: le osservazioni dattiloscritte che, su richiesta di Fortini e incarico della Mondadori, Cases mandava a Fortini traduttore del Faust; e le note manoscritte, poi interrotte e non pubblicate, che egli scrisse per una nuova edizione del capolavoro di Goethe. Negli scritti della prima parte Cases affronta il Faust con una varietà di prospettive e misure critiche, registri e scavi interpretativi che svariano da una breve voce di enciclopedia del 1957 a un lungo saggio introduttivo del 1965, da preziose messe a punto da grande traduttore e interprete (Due noterelle faustiane e Trono e scettro di Mefistofele) a esercizi più specialistici da germanista di rango.
Il processo
Franz Kafka
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 351
"Il processo è forse il romanzo più famoso di Kafka, che un lettore può leggere e rileggere, senza smettere mai di scoprirlo, come solo i grandi libri riescono a fare. Questa è la prima traduzione italiana, del 1933, che ha preceduto le altre lingue europee, traduzione molto vivace di Alberto Spaini, ottimo e benemerito traduttore, che fece conoscere Kafka in Italia; è il libro che è stato in mano a tanti eccelsi estimatori di Kafka (Buzzati, Landolfi, Calvino, Fellini), perché per quaranta anni di traduzioni non ce ne sono state altre. Invito a rileggerlo e cogliere la comicità del romanzo, sottile, continua, quasi impalpabile, che fece ridere gli amici quando Kafka lesse ad alta voce il primo capitolo, interrompendosi ogni tanto perché anche lui aveva le lacrime agli occhi. Segue uno scritto di Michele Sisto che racconta come Kafka è stato conosciuto in Italia e, sulla base di questa traduzione, interpretato." (Ermanno Cavazzoni)
Il processo
Franz Kafka
Libro
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2019
pagine: 240
L'opera, forse la più completa ed emblematica di Franz Kafka, narra la drammatica storia di K., accusato ingiustamente e condannato a morte. L'uomo non ha vie d'uscite, non ha scampo, nonostante egli si batta per dimostrare la propria innocenza. Ma se un potere irrazionale, perfino illegale, procede inesorabilmente verso la sua condanna, una parte oscura dello stesso K. giustifica, a dispetto della propria buona coscienza, questa colpa inesistente eppur realissima nella sua psicologia. La resa del protagonista è già nelle premesse, in quel suo difendersi senza passioni e senza speranza, senza momenti di autentica fiducia in se stesso e nella giustizia umana; la sua lotta rassegnata, marchiata da un indistruttibile senso di colpa, anticipa già l'assurda conclusione della vicenda.
La donna «tipo tre»
Umberto Notari
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2013
pagine: 156
Indovinello: non ama perdere tempo dietro le faccende domestiche, è concentrata sul lavoro, considera l'uomo in generale un "invertebrato", il marito come il "due di briscola". Chi è? "La donna del nostro tempo", sembra la scontata risposta. Sbagliato: è la donna degli anni Venti, raccontata da un uomo, Umberto Notari, in un curioso e divertente saggio del 1929. La donna "tipo tre" è colei che si è lasciata alle spalle la tradizionale "tipo uno", dedita solo alla famiglia, e la "tipo due", usata soltanto per i piaceri della carne. È la donna economicamente indipendente, che sente di avere il mondo in mano. Una figura affascinante, volubile, straordinariamente attuale. Ma fino a che punto? Perché, comunque, con la rivoluzione sessuale e le lotte sociali di cose ne sono cambiate. Oppure no? La risposta agli uomini di oggi: parlano quattro scrittori, Raul Montanari, Gaetano Cappelli, Alessandro Gennari, Carlo Lucarelli, e il gruppo Elio e le Storie Tese. Punti di vista maschili che analizzano pregi e difetti della donna del nuovo millennio: la "tipo quattro". Presentazione di Chicca Gagliardo.
L'atelier. Courbet, l'Ottocento e il quadro del secolo
Werner Hofmann
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2012
pagine: 170
Quando Courbet presentò il suo quadro "L'atelier" all'Esposizione universale di Parigi del 1855, il pubblico non lo capì e le reazioni oscillarono tra disprezzo e ironia. Del resto, l'intento del pittore non era certo quello di compiacere il pubblico parigino, semmai di irritarlo. Le critiche oggi si sono spente ma "L'atelier" resta un quadro difficile e perfino enigmatico; il dipinto chiave del secolo, nella lettura di Werner Hofmann, interamente proiettato al superamento di quella realtà che pure rappresenta. Il quadro di Courbet si presenta, nell'analisi meticolosa di Hofmann, come un trittico nascosto, in cui nella dialettica tra natura e storia che domina la scena è proprio la natura in definitiva ad acquistare una preminenza assoluta. Si tratta di una natura umanizzata, quella rappresentata dalla relazione tra il paesaggio sul cavalletto del pittore, la donna seminuda che gli sta dietro e il bambino che osserva. È lo stesso Courbet a offrire, secondo Hofmann, una formidabile chiave di lettura per ogni interpretazione del proprio dipinto, definendolo un'"allegoria reale": nel bel mezzo del presente profano, si manifesta l'utopia di una società futura. La scena reale acquista così una dimensione allegorica. E qui che si rivela il valore esemplare dell'Atelier, il quadro in cui si rispecchia l'intimo dissidio di un secolo, l'Ottocento, in cui la realtà e il proprio superamento non potevano più coesistere.
Il processo
Franz Kafka
Libro: Copertina morbida
editore: Liberamente
anno edizione: 2017
pagine: 216
L'opera, forse la più completa ed emblematica di Franz Kafka, narra la drammatica storia di K., accusato ingiustamente e condannato a morte. L'uomo non ha vie d'uscita, non ha scampo, nonostante egli si batta per dimostrare la propria innocenza. Ma se un potere irrazionale, perfino illegale, procede inesorabilmente verso la sua condanna, una parte oscura dello stesso K. giustifica, a dispetto della propria buona coscienza, questa colpa inesistente eppur realissima nella psicologia del giovane e valente impiegato di banca. La resa del protagonista è già nelle premesse, in quel suo difendersi senza passioni e senza speranza, senza momenti di autentica fiducia in sé stesso e nella giustizia umana; la sua lotta rassegnata, marchiata da un indistruttibile senso di colpa, anticipa già l'assurda conclusione della vicenda.
Il processo
Franz Kafka
Libro: Copertina morbida
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2006
pagine: 146
È una delle opere maggiori di Kafka, dominata dall'angoscia di un uomo, Josef K., accusato per una colpa che non conosce da un'autorità ignota, e la cui sorte è sospesa in un'assoluta mancanza di certezza. La tranquilla vita di Josef è sconvolta dal processo e non riesce a pensare ad altro. Ma la sua vera colpa forse è proprio quella di non aver vissuto fino in fondo la vita e di essersi lasciato andare alla mediocrità di tutti i giorni senza realizzare se stesso.
Il processo
Franz Kafka
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2005
Josef K. condannato a morte per una colpa inesistente è vittima del suo tempo. Sostiene interrogatori, cerca avvocati e testimoni soltanto per riuscire a giustificare il suo delitto di "esistere". Ma come sempre avviene nella prosa di Kafka, la concretezza incisiva delle situazioni produce, su personaggi assolutamente astratti, il dispiegarsi di una tragedia di portata cosmica. E allora tribunale è il mondo stesso, tutto quello che esiste al di fuori di Josef K. è processo: non resta che attendere l'esecuzione di una condanna da altri pronunciata.
Il processo
Franz Kafka
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1986
pagine: 304
Josef K. condannato a morte per una colpa inesistente è vittima del suo tempo. Sostiene interrogatori, cerca avvocati e testimoni soltanto per riuscire a giustificare il suo delitto di "esistere". Ma come sempre avviene nella prosa di Kafka, la concretezza incisiva delle situazioni produce, su personaggi assolutamente astratti, il dispiegarsi di una tragedia di portata cosmica. E allora tribunale è il mondo stesso, tutto quello che esiste al di fuori di Josef K. è processo: non resta che attendere l'esecuzione di una condanna da altri pronunciata.