Libri di Cesare Cases
Teoria del dramma moderno (1880-1950)
Péter Szondi
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2000
pagine: 156
Due gatti in cattedra
Cesare Cases, Daniele Giglioli
Libro: Copertina morbida
editore: Albani
anno edizione: 2021
pagine: 64
Lo sguardo amaro e tagliente di Cesare Cases sull'università italiana di mezzo secolo fa in due piccoli gioielli di scrittura satirica. Pubblicati nei Quaderni Piacentini in quell'anno di tempesta che è stato il 1977, questi due brevi racconti trattano di concorsi universitari e carriere accademiche, con due insoliti protagonisti. L'autore ci avverte nella nota introduttiva che "[questi racconti] non vogliono in alcun modo essere «interventi nella discussione»" ma aggiunge subito dopo "Ciò non significa che le fantasie non possano riflettere alcune amare verità." Nella postilla, Daniele Giglioli getta uno sguardo altrettanto amaro sulla università di oggi, ma senza rimpianti per il passato, consapevole come Cases che "non bisogna mai riallacciarsi al buon vecchio ma al cattivo nuovo", specie se la "buona vecchia università" già cinquant'anni fa poteva essere descritta solo con la satira.
Un lapsus di Marx. Carteggio (1956-1990)
Cesare Cases, Sebastiano Timpanaro
Libro: Libro rilegato
editore: Scuola Normale Superiore
anno edizione: 2015
pagine: 364
«The whole man». Ritratto di Lichtenberg attraverso il suo incontro con Volta
Cesare Cases
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2017
pagine: 57
Nietzsche diceva che gli “Aforismi” di Lichtenberg sono tra i migliori cinque libri della letteratura tedesca. Tuttavia è improbabile che essi siano noti sul suolo tedesco, e ancora più improbabile che lo siano in Italia, paese che Lichtenberg tanto amava e che aveva gran desiderio di visitare. Eppure in Italia, e in anni ormai lontani, Cesare Cases, considerandolo attraverso i rapporti con Alessandro Volta, scrisse su Lichtenberg un saggio penetrante e ammirato, a tutt'oggi tra i migliori che siano stati scritti su questo grande della cultura europea, la cui schiera di ammiratori va da Goethe a Kant, da Herchel a Volta, da Schopenhauer a Nietzsche, da Wittgenstein a Isaiah Berlin e Elias Canetti. Come fa notare Giulia Cantarutti, Cases, di molti anni in anticipo su certa critica che in maniera insostenibile vorrà vederlo come un romantico in pieno settecento, dimostra che Lichtenberg è un vero figlio del suo secolo, un degno rappresentante dell'illuminismo, amante della ragione piuttosto che dei dolori e furori romantici alla Werther.
Saggi su Heidegger
Karl Löwith
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2018
pagine: 160
«L'autore di questo saggio di valutazione critica può dire forse senza lusingarsi che la sua prima edizione, apparsa nel 1953, è valsa all'intento che l'ispirava contribuendo a rompere l'aura di silenzio confuso e di sterile ripetizione del maestro da parte di seguaci proni al suo fascino. Ma una discussione, che sul terreno di Heidegger e dell'intento suo affrontasse il problema del rapporto dell'Esserci umano all'Essere e dell'Essere col tempo, non si può ancora dire che si sia svolta. Manca per questo certo all'uomo d'oggi, immerso nel tempo della storia e che esiste come contemporaneo, ogni esperienza di un Essere eternamente duraturo e vivo, identico a sé nel mutare di tutte le sue forme. Ed è la profonda ma evidente adeguatezza a questo tempo del pensiero di Heidegger che gli procura, nonostante ogni apparente remoto distacco, una tanto diffusa ed efficace influenza. Tuttavia, la sua sfida radicale, che risale fino al limite estremo della tradizione europea per rimetterne in questione la razionalità, da lui vista come storia di un decadimento, resta ancora senza adeguata risposta. [.. .] "Male è ripagato il maestro di cui si rimane sempre soltanto scolari. E perché non volete strappare le foglie della mia corona? Voi mi venerate: ma che accadrebbe, se un giorno la vostra venerazione si perdesse?" ». (Dalla prefazione)
Cosa fai in giro?
Cesare Cases
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Asino
anno edizione: 2019
pagine: 55
"'Cosa fai in giro?', l'ampio frammento autobiografico apparso nel 1978 in un numero speciale del 'Ponte' dedicato al quarantesimo anniversario delle leggi razziali antiebraiche, è forse lo scritto di Cesare Cases che ha avuto la più ampia e meritata diffusione. Ristampato in sette puntate sul "manifesto" nell'agosto del 1982, fu incluso da Cases come testo d'apertura nell'ampia raccolta di scritti 'Il testimone secondario. Saggi e interventi sulla cultura del Novecento' (Einaudi, 1985). Lidia De Federicis e Remo Ceserani lo vollero poi nel volume conclusivo del 'Materiale e l'immaginario' (1988), il magnum opus scolastico da loro ideato e curato per Loescher. Infine, nel 2001 (su mio suggerimento), esso ebbe una consacrazione canonica" nella nuova edizione in tre volumi dei Racconti italiani del Novecento, pubblicati a cura di Enzo Siciliano nei Meridiani Mondadori." (Dalla Nota introduttiva di Luca Baranelli)
Me-ti. Libro delle svolte
Bertolt Brecht
Libro: Libro in brossura
editore: L'orma
anno edizione: 2019
pagine: 261
In una Cina stilizzata, scossa da dispute e rivolgimenti, il maestro "Me-ti" impartisce lezioni di corrosiva saggezza. Procedendo per apologhi, racconti e paradossi, questo prodigio di intelligenza morale sprona a diffidare di ogni solennità e invita a pensarsi «in terza persona», sempre all'interno dei rapporti di forza di una collettività. Brecht imbastisce così un sardonico «manuale di comportamento» mettendo in scena, e in discussione, figure centrali della tradizione politico-filosofica — da Hegel a Lenin, da Marx a Trockij — ed eventi chiave del Novecento — dalla Rivoluzione di Ottobre ai processi staliniani, passando per la presa del potere di Hitler. Una scuola di pensiero pratico per allenarsi a soppesare i germi di futuro e di liberazione contenuti in ogni gesto. Dopo quarant'anni di assenza dagli scaffali, il "Me-ti. Libro delle svolte" torna in una nuova edizione integrale, arricchita di passaggi inediti, varianti e apparati critici.
Laboratorio Faust. Saggi e commenti
CESARE CASES
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 573
L'espressione magnum opus - con cui Cesare Cases era solito definire l'opera più grande e rilevante di un autore - ci pare del tutto appropriata per questo libro. Esso riunisce infatti - insieme con i saggi, gli articoli, gli interventi occasionali, le «noterelle», le lettere che Cases scrisse nell'arco di mezzo secolo sul Faust di Goethe - due corposi inediti di straordinario interesse: le osservazioni dattiloscritte che, su richiesta di Fortini e incarico della Mondadori, Cases mandava a Fortini traduttore del Faust; e le note manoscritte, poi interrotte e non pubblicate, che egli scrisse per una nuova edizione del capolavoro di Goethe. Negli scritti della prima parte Cases affronta il Faust con una varietà di prospettive e misure critiche, registri e scavi interpretativi che svariano da una breve voce di enciclopedia del 1957 a un lungo saggio introduttivo del 1965, da preziose messe a punto da grande traduttore e interprete (Due noterelle faustiane e Trono e scettro di Mefistofele) a esercizi più specialistici da germanista di rango.
Scritti sulla letteratura e sull'arte
Bertolt Brecht
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2019
pagine: 460
Animati da una vena ironica e polemica, gli scritti qui raccolti sono tra i più freschi e acuti tra i lavori teorici e critici di Brecht. Spesso superiori agli scritti teatrali, in quanto meno vincolati dalla volontà precisa di fondare nuove forme e di costituire un nuovo organo. Diversi per importanza e grado di consapevolezza, i complessi polemici principali sono quelli degli scritti giovanili di ispirazione futurista e della polemica sul realismo. In entrambi, la stessa insofferenza per il compiuto, il classico, il monumentale, per la psicologia e per lo "stile associativo". La seduzione, il golfo mistico della parola in cui il lettore sprofonda come in una poltrona, per Brecht appartengono irrimediabilmente all’Ottocento. Una raccolta fondamentale per comprendere e riscoprire l‘opera di un gigante della letteratura. Introduzione di Cesare Cases e postfazione di Marco Castellari.