Libri di Luciano Garibaldi
Mussolini e il professore. Vita e diari di Carlo Alberto Biggini
Luciano Garibaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Ares
anno edizione: 2023
pagine: 640
Carlo Alberto Biggini (Sarzana 1902 – Milano 1945), professore e costituzionalista, venne scelto da Mussolini, dopo Gentile e Bottai, nel febbraio 1943 per guidare il ministero dell’Educazione Nazionale nel delicato passaggio che portò alla formazione della Repubblica sociale italiana con lo scopo di realizzare l’idea di “scuola totalitaria” fascista. Quando i progetti del Duce si scontrarono con la realtà che si indirizzava verso la sconfitta in guerra e alla caduta inesorabile del regime, Biggini, intellettuale di formazione liberale che aderì al fascismo per la sua visione corporativa della società, provò a salvare la scuola italiana, svincolandola dalle pretese ideologiche e favorendo una “restaurazione culturale” che agevolasse la transizione alla futura democrazia. Nonostante la memoria di Biggini sia rimasta impigliata nella moderna storiografia fra molte altre di vinti rese incolori, chi si accosta alla sua storia scoprirà la figura di un intellettuale innamorato dell’Italia e del suo popolo, di un uomo coraggioso capace di accettare fino alla fine un confronto non certo facile, ma sempre schietto, con Mussolini. È questo che ci restituiscono i Diari del Professore e i numerosissimi altri documenti di prima mano a cui ha attinto con grande cura l’autore.
La guerra non è perduta. Gli ufficiali italiani nell'8ª Armata britannica (1943-1945)
Luciano Garibaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Ares
anno edizione: 1998
pagine: 360
L'altro italiano. Edgardo Sogno: sessant'anni di antifascismo e di anticomunismo
Luciano Garibaldi
Libro
editore: Ares
anno edizione: 1992
pagine: 416
Il secolo in breve. Persone e storie del Novecento
Luciano Garibaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Cavinato
anno edizione: 2005
pagine: 205
I giusti del 25 aprile. Chi uccise i partigiani eroi?
Luciano Garibaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Ares
anno edizione: 2005
pagine: II-158
Il libro, pubblicato in occasione del sessantesimo anniversario della Liberazione, è il racconto della vita e della tragica e misteriosa morte di Aldo Gastaldi "Bisagno", comandante della Divisione "Cichero" che combatté contro fascisti e tedeschi sull'Appennino ligure-emiliano, di Ugo Ricci "il capitano", l'eroe della Resistenza in Val d'Intelvi, e di Edoardo Alessi "Marcello", comandante della "Prima Divisione Alpina Valtellina". Due di essi furono uccisi nel momento culminante della loro battaglia. E il terzo, la medaglia d'oro Aldo Gastaldi, ruzzolò o fu fatto ruzzolare sotto le ruote di un camion che ne stritolò il corpo? Il libro di Luciano Garibaldi indaga su questi autentici "gialli" della recente storia d'Italia.
La guerra non è perduta. Gli ufficiali italiani nell'8ª Armata britannica (1943-1945)
Luciano Garibaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Ares
anno edizione: 2023
pagine: 504
Questo libro racconta una pagina della Resistenza sconosciuta ai più: la storia dei 240 ventenni – di cui 222 ufficiali e 18 sottufficiali – che dopo l’8 settembre 1943 si arruolarono volontari nell’esercito inglese e combatterono nell’8a Armata Britannica contro i tedeschi, riscattando l’onore al nostro Paese. Un testo intessuto di testimonianze dirette che ricostruiscono questa parte nascosta, ma non trascurabile della guerra di liberazione e di altri eventi chiave, come la perdita dell’Istria o la sconfitta della monarchia. Il volume, che nella Postfazione di Massimo de Leonardis delinea il contesto storico della cobelligeranza e gli avvenimenti che l’hanno accompagnata, fu editato una prima volta nel 1998, quando molti dei protagonisti di questi fatti erano ancora vivi. Questa nuova edizione, sottolinea Antonio Besana in Prefazione, risulta particolarmente «importante» perché pone argine a una pertinace lacuna: «Per molti (troppi) anni è stata tramandata, infatti, la storia di una guerra di liberazione combattuta dai soli partigiani, unici artefici della lotta contro l’occupazione tedesca. Raramente nelle celebrazioni del 25 Aprile sono ricordati i militari in servizio che dopo l’8 settembre 1943 decidono di restare fedeli al giuramento di fedeltà al Re, e quindi di combattere indossando una divisa del Regio Esercito, della Regia Marina o della Regia Aeronautica, al fianco alle forze alleate che stanno risalendo la Penisola».
La storia del NOCS Nucleo Operativo Centrale Sicurezza
Edoardo Perna
Libro: Libro in brossura
editore: Mattioli 1885
anno edizione: 2017
pagine: 128
Il Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza (NOCS) è una unità speciale della Polizia di Stato italiana, dipendente dalla Direzione centrale della Polizia di prevenzione. Nato nel 1978, a seguito di un decreto del Ministro dell'Interno di allora, Francesco Cossiga, per contrastare il terrorismo in Italia, si è specializzato in operazioni ad alto rischio quali liberazione di ostaggi, cattura di pericolosi criminali o servizi di sicurezza e scorta per alte cariche dello Stato. II NOCS assurse alla ribalta della cronaca mondiale il 28 gennaio 1982, grazie alla brillante operazione con la quale liberò il generale James Lee Dozier, sequestrato dalle Brigate Rosse e detenuto a Padova. L'operazione, condotta dal giovane capitano Edoardo Perna, allora vicecomandante del NOCS, durò solo cinquanta secondi e senza sparare un colpo condusse alla liberazione dell'alto ufficiale statunitense già condannato a morte dai brigatisti. Nella loro storia il NOCS ha arrestato 237 ricercati e liberato 325 ostaggi. Per essere ammesso nell'unità, il richiedente deve avere almeno 4 anni di servizio nelle forze di polizia, avere meno di 28 anni e uno stato di servizio impeccabile. I candidati vengono valutati per la loro capacità di raggiungere un equilibrio ottimale tra le capacità tecniche di combattimento e l'attitudine a prendere decisioni critiche in una frazione di secondo. Prefazione di Luciano Garibaldi.
Mussolini e il professore. Vita e diari di Carlo Alberto Biggini
Luciano Garibaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2022
pagine: 428
Le soldatesse in grigioverde. Con il memoriale di Piera Gatteschi Fondelli, Generale delle Ausiliarie della Rsi
Luciano Garibaldi
Libro: Copertina morbida
editore: Passaggio al Bosco
anno edizione: 2021
I più famosi storici che hanno dedicato le loro fatiche allo studio della Repubblica Sociale Italiana hanno stranamente omesso di parlare delle Ausiliarie. Esse - in numero di circa seimila - furono vere e proprie soldatesse volontarie, inquadrate nell'esercito della RSI con tanto di divise, mostrine e gradi. Non uccisero mai, anche perché avevano il divieto di portare le armi. In compenso furono uccise, violentate o torturate, spesso anche a guerra terminata. Il presente testo - già noto al grande pubblico e adesso ristampato in una nuova veste - colma questa lacuna. A parlare, nel suo memoriale inedito, è Piera Gatteschi Fondelli, comandante del Servizio Ausiliario Femminile e unico generale donna della storia d'Italia. Partecipò alla Marcia su Roma, divenne ispettrice nazionale del PNF e Benito Mussolini in persona la chiamò a dirigere il SAF, affidandole migliaia di volontarie. Prima di morire, dettò le sue memorie al giornalista e storico Luciano Garibaldi. Ciò che si trova racchiuso in queste pagine è un documento di inestimabile valore, che restituisce al dibattito storico le testimonianze e l'esempio di queste giovani eroine in grigioverde.
Dopo la guerra c'è solo la pace. Il coraggio e la forza di Norma Cossetto
Rossana Mondoni, Luciano Garibaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2020
pagine: 160
Ricordare e far conoscere ciò che è avvenuto durante la seconda guerra mondiale a Trieste, Gorizia, Pola e Fiume, in tutta l'Istria e la Dalmazia, oltre a dare una sorta di giustizia all'immane tragedia accaduta nel periodo 1943-1947 – riconosciuta dalla legge del 30 marzo 2004 n. 92 che ha istituito, ogni 10 febbraio, il "Giorno del Ricordo" –, diventa monito per le giovani generazioni a costruire un futuro di pace. Questo libro propone una ricostruzione storica degli eventi che stravolsero e colpirono molte famiglie istriane, in particolare la famiglia Cossetto, che è stata segnata dal cruento sacrificio del suo primo fiore che stava per sbocciare in tutto il suo splendore: Norma. Norma Cossetto, giovane studentessa istriana, vittima a ventitré anni di inaudite violenze, il cui coraggio ci insegna che la guerra, per qualsiasi ragione venga combattuta, causa danni immensi, in particolare sui civili inermi. Ieri come oggi, in molte altre parti del mondo: dalla Siria, all'Iraq allo Yemen. L'Istria alla fine della Seconda guerra mondiale diventa teatro della tragedia del Confine Orientale italiano, dove sono attestati i partigiani del maresciallo Tito, appartenenti al IX Corpus sloveno. Nell'avanzata di Tito i civili saranno i primi bersagli: i "titini" compiono violenze su migliaia di persone, che hanno la sola colpa d'essere e di sentirsi italiani, come ha detto nel 2007 il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Dal 1947 in poi circa 350 mila donne, uomini e bambini saranno costretti all'esodo dalle proprie terre.
Giano Accame. Nella storia e nella cultura del Novecento
Luciano Garibaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2019
pagine: 80
«Nato a Stoccarda nel 1928 da madre tedesca e padre italiano, il 25 aprile 1945, all'età di diciassette anni non ancora compiuti, Giano Accame si arruolò volontario nella Marina della RSI. Ma la sera di quel giorno fatale fu catturato dai partigiani. Per sua fortuna, la formazione che lo aveva imprigionato non era formata soltanto da comunisti. Così, riuscì a salvare la pelle. Aderì, fin dalla sua fondazione, al MSI per poi lasciarlo nel 1956, stanco delle polemiche interne, e preferendo impegnarsi nel giornalismo, sua grande passione. Divenuto presto una delle più seguite firme de "Il Borghese" e di varie altre testate, gli fu affidata la direzione del "Secolo d'Italia" dal 1988 al 1990. Chiamato a dirigere "Nuova Repubblica", il settimanale fondato da Randolfo Pacciardi, divenne segretario nazionale dell'Unione Democratica per la Nuova Repubblica. Suoi punti fermi: portare avanti gli ideali di patria e giustizia sociale; perseguire la pacificazione. Questo libro è un omaggio postumo a un grande italiano che predicò la comprensione quando, per fare carriera politica, era richiesto l'odio: dagli anni giovanili a Genova, agli anni della maturità a Roma. Una figura da riscoprire in questo periodo di incertezze.»