Libri di Konstantinos Kavafis
Itaca
Konstantinos Kavafis
Libro: Libro in brossura
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2024
pagine: 80
Se Konstantinos Kavafis è il poeta greco più tradotto in tutto il mondo, Itaca è indubbiamente, tra le sue poesie, la più nota e citata. La patria agognata da Odisseo è divenuta presto un simbolo, l' archetipo del nostos, il ritorno al luogo natale, alle proprie radici - in breve, il ritorno a sé stessi, al proprio essere profondo: condizione cui anela ogni viaggiatore per concludere degnamente l'avventura della vita. Vengono riportate in questo volumetto nove versioni italiane di "Itaca", che coprono un arco temporale di circa novant'anni (sulla base della data di pubblicazione), insieme alla storica versione francese di Marguerite Yourcenar (1958) e a quella inglese di Rae Dalven (1961); sarà il lettore a scegliere quale possa divenire la sua personale Itaca.
Poesie d'amore. Testo greco a fronte
Konstantinos Kavafis
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2004
pagine: 153
Eugenio Montale definiva Kavafis "un vero alessandrino, nello spirito e nella carne", e ne indicava la "genialità" proprio nella consapevolezza del poeta neogreco "che l'Ellade di allora corrispondeva all'homo europaeus di oggi". In questo modo il grande poeta italiano rispondeva a quei critici - e non furono pochi, all'inizio - che avevano rimproverato a Kavafis una presunta mancanza di "originalità", senza saper vedere come invece la sua poesia fosse riuscita nell'impresa di "immergerci in quel mondo come se fosse il nostro": e un'immersione in profondità, come solo la grande poesie riesce a fare.
Un'ombra fuggitiva di piacere. Testo greco moderno a fronte
Konstantinos Kavafis
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2004
pagine: 111
Il poeta Guido Ceronetti raccoglie in questo volume alcune delle più importanti composizioni di Kavafis. Un percorso, attraverso l'andamento musicalmente colloquiale della sua lingua, nei luoghi dello spirito e in quelli della memoria, in cui si accavallano eventi dell'epoca bizantina o ellenistico-romana, insieme a scorci della sua città natale. I temi e i motivi della poetica di Kavafis - l'incertezza e la difettosità del piacere, l'inafferrabilità della bellezza, il vedersi invecchiare consapevoli di desiderare ancora - sono, come conclude lo stesso curatore, "bruciori e malinconie poetiche di chiunque abbia sensibilità e mente".
Le mura intorno. 80 poesie di Costantino Kavafis interpretate da Lorenza Franco. Testo greco a fronte
Konstantinos Kavafis
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 1998
pagine: 224
Conservale tu memoria mia... Testo greco a fronte
Konstantinos Kavafis
Libro: Copertina morbida
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2013
pagine: 159
"È un grande evento che Giulio Cesare Maggi abbia deciso di fare un omaggio a Konstandinos Kavafis. La scelta delle poesie è stata particolare. Kavafis ha scritto molto nel solco della tradizione classica, e le poesie di questa antologia riflettono soprattutto questa parte del suo lavoro poetico (...). In queste poesie si riconosce uno sforzo di paganesimo che dev'essere riuscito abbastanza dolce a un poeta intimamente in urto con la Chiesa ortodossa per la sua bisessualità. Degli argomenti trattati, certo, noi ben poco comprenderemmo se Maggi non ce ne spiegasse in un certo dettaglio il background, storico o mitologico. La scelta che ha compiuto Maggi fra le poesie di Kavafis ci apre molte chiavi. È un dono che Maggi ci fa, come ce ne ha fatti molti altri. Spero che tutti lo adibiremo a buon uso." (dalla presentazione di Paolo Brera)
Poesie segrete. Testo greco a fronte
Konstantinos Kavafis
Libro
editore: Crocetti
anno edizione: 2011
pagine: 168
"Poesie Segrete", tradotto da Nicola Crocetti eillustrato con 10 disegni di Aleksos Fassians, ha presentato in anteprima al lettore europeo, alla sua prima apparizione, nell'ormai lontano 1985, 29 testi poetici e uno di prosa inediti (su 39 poesie e 4 prose compresi nel volume), tratti dalle "Poesie Inedite" e dalle "Poesie Rifiutate" dell'Archivio Kavafis. Viene ora riproposto al lettore italiano. Introduzione di Ezio Savino. Testo greco originale a fronte.
Che siano tanti i mattini d'estate. Il Canone: poesie 1897-1933. Testo greco a fronte
Konstantinos Kavafis
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2013
pagine: 231
Poeta di lingua greca in terra straniera, Konstantinos Kavafis cantò la lontananza, la nostalgia e l'amore. Attento ascoltatore degli antichi e dei moderni, seppe narrare di come l'antichità si rifletta continuamente nel presente, e di come il ricordo di un antico passato mediterraneo sia inscindibile dalla modernità. Visse in Inghilterra e a Istanbul, ma scelse di tornare nella natale Alessandria d'Egitto: qui, in una città cosmopolita e dall'eredità ellenistica, pubblicò le sue poesie in fogli sciolti, donati agli amici più cari, e su poche riviste, senza mai dar vita a un volume. La nuova, accurata traduzione di Massimo Scorsone raccoglie in questa edizione il corpus di tutte le poesie composte fra il 1897 e il 1933 e destinate dal poeta stesso a essere ulteriormente divulgate.
Il quaderno Sengopoulos. Alessandria 1896-1910. Testo greco a fronte
Konstantinos Kavafis
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2024
pagine: 112
Nel cosiddetto "Quaderno Sengopoulos" sono raccolte ventidue poesie, scritte tra il 1896 e il 1910. Furono pubblicate ad Atene nel 1968 in fototipia, autografe del Poeta. Ci colpisce ed emoziona poter scorrere oggi questo testo, di cui viene anche qui riprodotto l’autografo, seguendo l’andamento della sua stessa mano: una scrittura regolare ed elegante, senza incertezze, i tratti fluidi, gli a capo dei versi, i titoli sottolineati, i fine pagina, gli spazi bianchi e i margini del foglio, una vera calli-grafia (“bella scrittura”). Kavafis pubblicò la sua prima poesia nel 1886 nella rivista «Esperos» di Lipsia, ma perlopiù stampava i suoi versi in proprio sui famosi “fogli volanti” o in piccole plaquette impaginate cronologicamente che distribuiva agli amici. Tra il 1919 e il 1932 sono stati contati settanta di questi “fogli volanti”. Il corpus delle poesie riconosciuto dall’autore ne comprende centocinquantaquattro, che formano il canone poetico. In una recente recensione alla traduzione in inglese di tutta l’opera di Kavafis su «The Spectator», il poeta viene indicato come «The Last of the Greeks»; se non l’ultimo, tuttavia Kavafis può essere definito “l’irraggiungibile”. Introduzione di Isabella Vincentini.
Il mio viaggio in Grecia
Konstantinos Kavafis
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2020
pagine: 96
«Sono andato ad Atene come a una Mecca, determinato ad amarla; e ho mantenuto la parola. E ho ammirato le statue e le colonne classiche con tutto il fervore che meritavano. Non sono mai stato disturbato dalla banalità dei quartieri cosiddetti francesi, perché anche lì ho pensato all'evoluzione storica e sulla base di promettenti indizi ho percepito le nuove tendenze di un popolo tenace.» Greco della diaspora nato ad Alessandria d'Egitto, Costantino Kavafis parte per il suo primo viaggio in Grecia nel 1901, a trentotto anni. Dalla scoperta della propria patria culturale e spirituale nasce questo diario, che è anche una guida per il lettore di oggi: una guida che conduce tra le vie e i teatri della capitale, sulle «colline viola» intorno al Pireo, attraverso le acque limpide e «intensamente greche» di Delo, fino alle luci del porto di Patrasso.
Ci trema il cuore in petto
Konstantinos Kavafis
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2024
pagine: 272
Parole e sentimenti antichi che trovano nuovo posto nella contemporaneità: si potrebbe riassumere così l’essenza della lirica di Konstantinos Kavafis, che si pone idealmente all’incrocio tra poesia europea moderna e classicità ellenica. Contemporaneo di D’Annunzio ma anche di Pirandello e Yeats, di Schnitzler e Proust, Kavafis sceglie una collocazione defilata, ai margini, e grazie a questa sua solitudine si trova ad avere una prospettiva d’osservazione privilegiata sul mondo. Ne nasce una lirica atipica, petrosa e “nuda”, caratterizzata dal “tono di voce” dell’autore , che si piega ad assumere quello dei moltissimi protagonisti della sua poesia, esprimendo punti di vista inconsueti in un’ottica originale, unica, inconfondibile. Le poesie di Kavafis ci riportano indietro nel tempo in una memoria che è sia storica che privata, tra evocazioni vivide e fugaci impressioni. Coesistono passione erotica e momenti di raffinata sensualità, che donano nuova linfa vitale alla cultura greca e mostrano un passato inscindibile dal nostro presente. Pur avendo trascorso la vita a ricercare la forma perfetta per i suoi componimenti, Kavafis non fu mai del tutto soddisfatto nonostante elogi e riconoscimenti, inconsapevole, forse, di aver lasciato tra i versi più evocativi e intensi della poesia di ogni tempo.
Non sono morti gli dèi. Kavafis e l'eredità dell'Ellenismo. Testo greco a fronte
Konstantinos Kavafis
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2023
pagine: 224
Kavafis aveva l’abitudine di selezionare con estrema cura i componimenti che considerava validi; li conservava in ordine cronologico e vi ritornava continuamente. Solo la morte del poeta pose fine all’incessante lavoro di rifinitura sui versi, cristallizzandoli nella forma in cui possiamo oggi leggerli ed esponendoli, così, alle possibilità della traduzione in altre lingue. Trasportate in culture vicine ma di idioma differente, come è la nostra, le poesie di questo straordinario autore possono essere osservate un po’ più da lontano, e suscitare (come i panorami mediterranei) nuove prospettive di interpretazione. È ciò che è accaduto ad Aldo Setaioli, curatore della raccolta: ha estratto dalla (tutto sommato esigua) produzione superstite di Kavafis le liriche che hanno un legame esplicito con la letteratura e la mitologia dell’antica Grecia, e con la storia e la cultura della terra d’origine e – soprattutto – dei nuovi paesi ai quali l’ellenismo si era esteso con la conquista di Alessandro Magno; quindi, le ha ridisposte in un ordine logico, ben più che cronologico, in base al periodo storico cui riservano qualche riferimento. Il risultato è sorprendente: un modo assolutamente rispettoso di leggere l’opera, ma anche nuovo, profondamente illuminante, rivelatore di significati che forse finora erano sfuggiti a molti.