Libri di John Burroughs
L'arte di vedere le cose. Leggere il libro della natura
John Burroughs
Libro
editore: Piano B
anno edizione: 2021
pagine: 144
Instancabile camminatore e pensatore, John Burroughs è considerato uno dei più importanti esponenti del nature writing, insieme a H.D. Thoreau e John Muir, e il suo lavoro è fondamentale per comprendere la tradizione della letteratura naturalistica americana. Burroughs apprende dalla natura l'arte di vedere le cose, un'educazione dell'occhio e dello spirito tesa a scoprire il senso e lo scopo del creato. È un'arte che necessita di pratica e fiorisce nell'ispirazione: il vero osservatore è colui che riesce a trovare ciò che non sta cercando, che vede con la ragione e con tutti i sensi, per immergersi nel flusso vitale di ciò che lo circonda. Egli non sarà più così un semplice spettatore, ma parte integrante della natura. Questi saggi, finora inediti, sono un inno alla bellezza delle cose semplici: tutto è fonte di ispirazione, dal canto di un uccello alla tana di un animale, poiché vi sono «sermoni nelle pietre e libri nel fluire dei ruscelli» - basta saperli vedere.
Il vangelo della natura. Testo inglese a fronte
John Burroughs
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2018
pagine: 108
Pubblicato nel 1912, "Il vangelo della Natura" fa parte di "Time and Change", una raccolta di saggi in cui si riflette sulla bellezza del mondo naturale con acuto spirito di osservazione. Il libro prende le mosse dalla seguente richiesta: un predicatore si rivolge a Burroughs incaricandolo di spiegare ai suoi fedeli quale fosse l'insegnamento della natura. Questa richiesta è il pretesto che porta l'autore a riflettere sull'importanza dell'impatto della natura nella sua vita: «quale insegnamento ho tratto dopo tutti questi anni nella natura a supporto o rinforzo del vangelo che predicava il pastore? Quale preziosa lezione mi hanno trasmesso gli uccelli? E gli animali a quattro zampe? E gli insetti? I fiori, gli alberi, la terra, l'alternarsi delle stagioni?». Lungi dall'essere un testo di matrice religiosa, nel vangelo della Natura la natura è fonte di sapere, trascendenza e portatrice di un orizzonte di senso. «Il nostro immaginario volgarizza e spoglia la Natura della sua divinità. Quando comprenderemo che cielo e terra, tempo ed eternità, pensiero e materia, morte e vita sono una cosa sola e che in Natura non vi è nulla, e nulla può non esservi, che non le sia innato, allora smetteremo di ricercare o tendere a un Dio sconosciuto e distante.»
Walt Whitman
John Burroughs
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 191
«Lo avevo già incontrato una o due volte, senza che i nostri colloqui fossero approdati a granché, avendolo trovato sicuramente affabile e amichevole, ma tutt'altro che incline a conversare di argomenti come la poesia o la metafisica, finché, durante una delle mie escursioni pomeridiane della domenica, due o tre miglia fuori da Washington, mi imbattei improvvisamente in lui mentre camminava su un sentiero tra gli alberi, con un tascapane stracolmo che gli pendeva dalle spalle e le tasche del soprabito anch'esse gonfie. Era diretto verso un ospedale militare dei dintorni e col suo permesso lo accompagnai». Nacque da questo incontro il primo scritto biografico su Walt Whitman, un ritratto artistico e umano frutto di quella che sarebbe diventata la duratura amicizia con John Burroughs. In queste pagine, pubblicate nel 1867, l'autore di Foglie d'erba viene raccontato nell'uomo e nell'opera, in un dialogo costante con l'amico. Alla stesura del testo collaborò estensivamente - e anonimamente - lo stesso Whitman, che lo revisionò più volte, in parte riscrivendolo, modificandone diverse sezioni e suggerendone delle altre. Così, quasi a quattro mani, l'esistenza artistica e privata di Whitman si delinea tra le pagine, in un ritratto-autoritratto tracciato en plein air del "poeta-profeta" americano.