Libri di Giuseppe Sergi
Animismo e spiritismo
Giuseppe Sergi
Libro: Libro in brossura
editore: Intra
anno edizione: 2021
pagine: 59
Un intervento critico sullo spiritismo da parte di una delle maggiori personalità della psicologia scientifica italiana dei primi del Novecento. Giuseppe Sergi (Messina, 1841- Roma, 1936) rappresenta una delle maggiori personalità della psicologia scientifica italiana della seconda metà dell’Ottocento e del primo Novecento. Ha infatti contribuito in maniera rilevante a formare e influenzare un’intera generazione di psicologi. Nel 1903 interviene con un saggio molto critico sullo spiritismo e sull’enorme attenzione, anche scientifica, che agli inizi del secolo scorso gli veniva dedicata.
Torino e i suoi statuti nella seconda metà del Trecento
Giuseppe Sergi, Aldo A. Settia, Rinaldo Comba
Libro
editore: Archivio Storico Città di Torino
anno edizione: 2005
pagine: 348
Potere e territorio lungo la strada di Francia
Giuseppe Sergi
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1981
pagine: 340
L'aristocrazia della preghiera. Politica e scelte religiose nel Medioevo italiano
Giuseppe Sergi
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 1994
pagine: 208
Ricordo di due maestri. Giovanni Tabacco e Cinzio Violante nella medievistica europea
Ovidio Capitani, Giuseppe Sergi
Libro
editore: Fondazione CISAM
anno edizione: 2004
pagine: 72
L'idea di Medioevo. Fra storia e senso comune
Giuseppe Sergi
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2005
pagine: 111
Qual è il senso del medioevo? In che cosa gli siamo debitori? Perché studiarlo o insegnarlo? In questo breve, densissimo scritto, uno storico insigne prova a cimentarsi con le domande più radicali, e solo apparentemente più ovvie. In questa nuova edizione, ampliata e riveduta, l'autore partendo dai luoghi comuni e dai distinguo degli specialisti arriva a definire il medioevo un grande "laboratorio", un cantiere dove lavorano molteplici esperienze e idee.
Buttigliera Alta nella storia. Prima e dopo l'istituzione del Comune nel 1619
Daniela Cereia, B. Alice Raviola, Pierangelo Gentile
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni del Graffio
anno edizione: 2019
pagine: 144
Alpi da scoprire. Arte, paesaggio, architettura per progettare il futuro. Catalogo della mostra
Antonio De Rossi, Giuseppe Sergi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni del Graffio
anno edizione: 2008
pagine: 360
Dieci secoli di Medioevo
Giuseppe Sergi, Renato Bordone
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 415
Da questo libro emerge un millennio medievale depurato degli "stereotipi colti" che caratterizzano le conoscenze su questa fase storica. Gli approfondimenti innovativi sono collocati all'interno di una trama espositiva che, per chiarezza, rispetta l'andamento cronologico e seleziona con cura le conoscenze che è bene facciano parte della nostra cultura, dedicando spazio maggiore ai temi che per molto tempo si sono prestati a equivoci e a interpretazioni semplicistiche. La centralità europea e continentale della trattazione non esclude uno sguardo aperto alle civiltà che, dall'Asia all'Africa settentrionale, dagli Urali alle isole britanniche, entrarono in contatto con la dominazione dei Franchi, la condizionarono e con essa interferirono. Con un'ulteriore centralità delle strutture del potere, questo Medioevo è dunque un repertorio di risposte che consente sia di acquisire saperi consolidati, sia di costituire una ideale premessa per gli studi che stanno applicando una nuova strumentazione a una lunga fase storica che occupa nella cultura diffusa un posto rilevante ma anche ricco di ambiguità.
Antidoti all'abuso della storia. Medioevo, medievisti, smentite
Giuseppe Sergi
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2010
pagine: 420
Uno dei maggiori storici italiani del Medioevo si domanda quali pericoli nascondano l'uso e l'abuso politico del passato. Rimeditando le battaglie culturali di almeno tre generazioni e misurando il ruolo di grandi maestri, Sergi, studioso attento al presente, attraversa strade, ambienti, popoli e comportamenti dell'età di mezzo e individua i tre caratteri del Medioevo più ovvio: il feudalesimo, la "chiusura", il modo di comunicarlo buio o magico. Nelle Conclusioni, un giornalista, due storici e un esperto di didattica ne discutono con l'autore, diventato qui un vero "professionista della smentita". Contro le molte banalità strumentali di scuola, giornalismo e politica l'unica soluzione, disperata e utopica, è forse rinunciare all'uso della storia.

