Libri di Giuseppe Grampa
Vi affido alla Parola. Evangeli festivi dell'anno C secondo il rito ambrosiano
Giuseppe Grampa
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2018
pagine: 204
"Il mistico è un contemporaneo del Signore che annuncia, vive di un contatto diretto, ne fa esperienza personale, è uno sperimentatore. Ed è proprio questa la figura che oggi risulta credibile: quella di chi parla di quanto veramente sa perché ha visto, sentito, toccato. Nell'epoca della sperimentazione scientifica non c'è più spazio per i meri portavoce dell'istituzione, per le persone che riferiscono cose riferite loro da altri, senza che ne abbiano fatto esperienza in prima persona. Oggi i testimoni credibili sono solo coloro che vivono nella vita quotidiana l'esperienza spirituale di esposizione al Mistero e che insegnano ad altri con il loro esempio a fare lo stesso. È esattamente quello che fa don Giuseppe Grampa con la sua vita e la sua predicazione, di cui questa raccolta di omelie è una bellissima, quanto sobria ed essenziale, testimonianza. Non a caso egli dichiara in un'omelia di provare grande simpatia per Tommaso, il discepolo che non crede a quanto gli altri gli dicono perché vuole toccare con mano, fidandosi più del suo sperimentare che delle parole altrui. E io ritengo che il frutto più bello per chi leggerà con attenzione queste pagine possa essere proprio il desiderio di giocarsi in prima persona, divenendo a sua volta un testimone credibile perché a diretto contatto con il fuoco della novità evangelica." (Dalla prefazione di Vito Mancuso)
Vi affido alla Parola. Evangeli festivi dell'anno A secondo il rito ambrosiano
Giuseppe Grampa
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2016
pagine: 212
Prefazione di Pier Giacomo Grampa.
Vi affido alla Parola. Evangeli festivi dell'anno B secondo il rito ambrosiano
Giuseppe Grampa
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2017
pagine: 212
Chiamati a libertà. Parole e testimonianze di una vita appassionata
Giovanni Barbareschi
Libro: Libro in brossura
editore: In Dialogo
anno edizione: 2019
pagine: 240
A un anno dalla scomparsa, il 4 ottobre 2018, questo libro ci restituisce la parola di don Giovanni Barbareschi. Nel corso dei suoi ultimi trent'anni molte volte l'ho pregato di raccontare le vicende civili ed ecclesiali che aveva vissuto; ha sempre rifiutato. Ora quella storia viene ricostruita, non con la preoccupazione di offrire una biografia completa e puntuale, ma attingendo alle molte occasioni in cui don Giovanni ha parlato di sé, in incontri con gli studenti del Collegio San Carlo, nelle interviste televisive, giornalistiche e radiofoniche, nei numerosi incontri dell'Agesci o dell'Anpi in cui ha portato la sua testimonianza. Insieme alle sue parole, racchiuse nell'autobiografia della prima parte del libro, ci sono alcuni suoi testi illuminanti e molte testimonianze di chi ha condiviso con lui gli anni dello scoutismo giovanile, della scuola al liceo Manzoni di Milano o ha frequentato la Casa Alpina di Motta. Pagine dense di un messaggio che ancora oggi speriamo possa guidare le vite di tanti giovani e meno giovani, interpellati dall'energico appello di don Barbareschi ad essere uomini e donne liberi. Prefazione di Mario Delpini.
La metafora viva. Dalla retorica alla poetica: per un linguaggio di rivelazione
Paul Ricoeur
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2020
pagine: 427
Esistono, accanto ai linguaggi che constatano, descrivono, ordinano dei fatti, altri linguaggi — come quelli poetici, simbolici, religiosi — che ricorrono soprattutto alla metafora e sono linguaggi di ridescrizione e di metamorfosi della realtà. Una tradizione consolidata, quella retorica, considera tali linguaggi come esclusivamente rivolti alla persuasione, privi di valore informativo, di referenza alla realtà. È possibile superare questa lettura retorica della metafora e giungere a una lettura poetica, cioè considerare la metafora come strategia linguistica capace di dare conto della creazione di un nuovo significato, come linguaggio di rivelazione? Questo volume mostra che i linguaggi metaforici non sono carenti di un vero rapporto con la realtà, anzi sono portatori di una sovrabbondanza di senso. Tentare di mostrarne la legittimità vuol dire aprire al linguaggio umano, e all'uomo, altre vie che non sono quelle della dominazione: dominazione delle cose, dei segni ridotti alla loro funzione strumentale. L'esperienza metaforica rovescia il mio rapporto abituale con il linguaggio e con la realtà: non sono più io a dominare l'universo deí segni, è la parola che mi reclama e mi interpella.
Dal testo all'azione. Saggi di ermeneutica
Paul Ricoeur
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2020
pagine: 394
"Il lettore troverà qui raccolti i principali articoli che ho pubblicato sia in Francia che all'estero negli ultimi quindici anni. Questa raccolta fa così seguito a 'Il conflitto delle interpretazioni', che copriva il periodo degli anni Sessanta [...]. Dico anzitutto che l'ermeneutica - ovvero teoria generale dell'interpretazione - non ha mai finito di 'fare i conti' con la fenomenologia husserliana [...]. Passo poi a ricostruite gli ascendenti che l'ermeneutica contemporanea - cioè postheideggeriana - riconosce insieme alla sua ascendenza husserliana [...]. I testi della seconda serie illustrano meglio il tono irenico che mi concedo in quest'opera. A questo punto faccio dell'ermeneutica. Ho appena detto da dove vengo. Ora dico dove vado [...]. Ciò che mi ha maggiormente interessato nell'analisi semiotica o semantica dei testi, è il carattere paradigmatico della loro configurazione rispetto alla strutturazione del campo pratico nel quale gli uomini agiscono o subiscono. Certo, i testi - in particolare quelli letterari - sono insiemi di segni che hanno poco o tanto spezzato i loro ancoraggi con le cose che si ritiene designino. Ma, tra queste cose dette, ci sono uomini che agiscono e che soffrono; anzi, i discorsi sono a loro volta delle azioni; ecco perché il legame mimetico - nel senso più attivo del termine - tra l'atto di dire (e di leggere) e l'agire effettivo non è mai del tutto spezzato". (Dalla Prefazione di Paul Ricoeur)
Tempo e racconto. Volume Vol. 1
Paul Ricoeur
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2020
pagine: 340
Mai forse Paul Ricoeur aveva affrontato un campo così vasto come in quest'opera. Egli stesso definisce la problematica del presente volume "il carattere temporale dell'esperienza umana". L'autore così precisa: "Esiste tra l'attività di raccontare una storia e il carattere temporale dell'esperienza umana una correlazione necessaria e universale. In altri termini il tempo diviene 'tempo umano' nella misura in cui è articolato in un racconto; e d'altro canto, il racconto raggiunge il suo pieno significato quando diviene una condizione dell'esperienza temporale. Il tempo è un aspetto dei movimenti dell'universo. Se non ci fosse nessuno per contare gli intervalli non ci sarebbe tempo. L'attività del racconto consiste nel costruire degli insiemi temporali: configurare il tempo". La storia è dunque protagonista della teoria della narratività esposta in questo primo volume. Tempo e racconto si apre con una doppia prospettiva: la prima ci porta verso la meditazione sul tempo di sant'Agostino, la seconda verso la teoria del racconto di Aristotele. Le due prospettive vengono tessute dall'autore in una trama di pensiero che dall'affermazione secondo cui il tempo umano è sempre un tempo raccontato si apre ai sentieri della comprensione del racconto nella sua doppia veste di storia e di fiction.
Alla scuola della Parola. Provocazioni di un grande educatore ai giovani
Giovanni Barbareschi
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Ambrosiano
anno edizione: 2020
pagine: 196
"Sono trascorsi quarant’anni dall’inizio dell’esperienza della Scuola della Parola voluta dal cardinal Martini, che ha segnato il cammino della Chiesa ambrosiana e, in particolare, dei giovani. Lo vogliamo ricordare con questo libro che raccoglie trenta meditazioni di don Giovanni Barbareschi, che dal 1991 al 1998 predicò, seguendo con cura il metodo della lectio divina, quando l’iniziativa venne decentrata in una settantina di chiese della diocesi. Fedele al primato della Parola, che in queste pagine è davvero sovrana, egli lascia che sia sempre essa a parlare ai giovani e a provocare le loro esistenze credenti. Mettendo a disposizione i testi di don Barbareschi vogliamo continuare a ricordare questo indimenticabile prete, nel secondo anniversario della morte, avvenuta il 4 ottobre 2018." (dalla Prefazione di monsignor Franco Agnesi)
Il loro sguardo. Passione e risurrezione di Gesù
Silvana Ceruti
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2021
pagine: 128
"Ognuno di noi è chiamato anzitutto a guardare. Questa Via Crucis è fatta di sguardi, prima che di parole e di gesti. Spesso sguardi di sconosciuti, di gente senza nome, come il servo di Anna: «Lo guardavo... lo guardavo. La notte lo investiva da ogni parte, ma lui rimaneva nella luce». Come un altro, senza nome, solo con la qualifica di ladrone, il buon ladrone: «A fatica lui rialzò il capo e mi guardò. Lo guardai anch'io... Mi guardò soltanto, ma nei suoi occhi mi riconobbi uomo...». Come le donne sotto la croce: «Ecco non sapevamo far nulla per lui che amavamo, se non guardarlo... con gli occhi a poco a poco lo accoglievamo e lo lasciavamo entrare...». Uomini e donne senza nome che ci rappresentano, che possono avere il nostro nome". (dalla prefazione di Giuseppe Grampa). "Straordinaria e oltremodo toccante è la ricostruzione di quegli eventi che opera Silvana Ceruti scegliendo di partire dagli altri (oltre alla voce di Gesù nel Getsemani). La Passione e la Risurrezione del Cristo attraverso la vista, il pensiero e la coscienza di quei testimoni privilegiati: la moglie di Pilato, il centurione, il ladro pentito, san Pietro, Giuseppe di Arimatea, Simone di Cirene, Giovanni, la Maddalena... Sedici personaggi per un Messia. L'impianto dell'opera della Ceruti si muove fra prosa e poesia – e l'afflato è sempre potente". (dalla postfazione di Alberto Figliolia)
Tempo e racconto. Volume Vol. 2
Paul Ricoeur
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2023
pagine: 256
La configurazione nel racconto di finzione costituisce il secondo volume della trilogia Tempo e racconto. In continuità con il primo volume, i capitoli che lo compongono (La metamorfosi dell’intrigo, I condizionamenti semiotici della narratività, I giochi con il tempo, L’esperienza temporale di finzione) formano le tappe di un unico itinerario: «si tratta, dilatando, approfondendo, arricchendo, spalancando la nozione di costruzione di intrigo recepita dalla tradizione aristotelica, di diversificare la nozione di temporalità propria della tradizione agostiniana, senza uscire dalla cornice rappresentata dalla nozione di configurazione narrativa». La riscoperta del raccontare ha come correlato ontologico il tempo ritrovato. Gli intrighi narrativi sono il mezzo privilegiato mediante il quale noi riconfiguriamo la nostra esperienza temporale confusa e, al limite, muta. Nel solco della famosa affermazione di Benjamin, «Non si racconta più perché non c’è più alcuna esperienza da condividere», Ricoeur esplora quell’intreccio di sorpresa e di ordine che è al fondo di ogni attività narrativa.
Tempo e racconto. Volume Vol. 3
Paul Ricoeur
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2024
pagine: 456
Il terzo e ultimo volume della trilogia "Tempo e racconto" di Paul Ricoeur rimette in scena quelli che sono i tre attori dei due libri precedenti: la storiografia, la teoria letteraria del racconto di finzione e la fenomenologia del tempo. Ma il dibattito si sposta questa volta dal lavoro di configurazione temporale interna al racconto al potere di quest"ultimo di "rifigurare", ovvero di chiarire e trasformare, l'esperienza quotidiana del tempo.
La schiena di Dio. L'esperienza religiosa in tempi di fanatismo
Giuseppe Grampa
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Ambrosiano
anno edizione: 2006
pagine: 174
In un'epoca caratterizzata dalla minaccia dello "scontro di civiltà", don Grampa suggerisce qualche pista di riflessione per non perdere la speranza. Il testo propone infatti otto vie per evitare la deriva fanatica, soprattutto nell'esperienza religiosa, attraverso la custodia del dialogo, della libertà di coscienza e della testimonianza. E' un invito a custodire il mistero trascendente di Dio e non dimenticare che di lui ci dato solo di vedere la schiena. La complessità dei temi trattati resa attraverso un linguaggio semplice accessibile ai pi.