Libri di Giulia Iannucci
Rive berlinesi. Racconti, idrografia, vita, ecosistema
Antonella Gargano, Giulia Iannucci
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2025
pagine: 96
Sulla scia del contemporaneo watery turn e attraverso una ricognizione idrostorica e socioculturale della città di Berlino, il volume vuole tentare di ripensare la capitale tedesca a partire da una prospettiva acquatica che tenga conto del modo in cui la città si sia venuta a modellare proprio sulla base del rapporto tra capitale storico-culturale ed elemento acquatico. Seguendo il corso della Sprea e degli altri corsi d'acqua cittadini è infatti possibile ripercorrere le fasi della storia urbana e culturale di Berlino e l'interazione di queste istanze con singoli tratti del fiume, e non solo, individuando di volta in volta le mutazioni delle caratteristiche che segnalano contestualmente la specificità del momento storico e della struttura urbanistica sullo sfondo di uno scenario ambientale inalterato nella sua sostanza.
Männlichkeit/en. Pluralità maschili e cultura tedesca
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 204
La percezione odierna colloca il maschile, inteso come categoria discorsiva, in costante oscillazione tra uno stato di crisi, che mette in discussione il concetto di norma egemonica, e una tendenza che reitera le strutture patriarcali. Tale movimento, che prelude a una de/costruzione del maschile, trova riscontro nel contesto culturale della Germania degli anni che comprendono l’Età guglielmina, la Grande guerra fino alla Repubblica di Weimar. Partendo da tale presupposto e mantenendo sempre attiva una prospettiva contemporanea che risponda alla domanda “perché oggi parliamo tanto di mascolinità?”, il volume si configura come dialogo tra le riflessioni scientifiche contemporanee e l’orizzonte culturale tedesco a cavallo tra Ottocento e Novecento, con l’obiettivo di creare un inventario che racchiuda le declinazioni linguistiche, artistiche e storico-letterarie delle Männlichkeit/en.
Cultura tedesca. Volume Vol. 65
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 278
"Cultura tedesca" è una rivista semestrale dedicata alla civiltà letteraria di lingua tedesca. Con un comitato scientifico composto da studiosi di fama internazionale, la rivista articola ogni numero in una seziona monografica dedicata a un autore significativo oppure a un luogo emblematico di quella cultura (Austria, Praga, Trieste) o a movimenti, motivi, correnti (Romanzo, Mito, Simbolo, Poesia e Immagine, Ebraismo). La seconda sezione è riservata a interventi liberi con saggi, articoli, rassegne, recensioni.
Anja ed Esther. Un dramma romantico in sette tableaux
Klaus Mann
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2022
pagine: 96
Dramma in sette atti pubblicato nel 1925, “Anja ed Esther” è la prima pièce di Klaus Mann, scritta all’età di diciotto anni e accolta con scandalo per le allusioni all’amore lesbico. La vicenda prende luogo in un antico monastero divenuto riformatorio che conta soltanto sedici pazienti-bambini; i quattro più grandi sono Anja, Esther, Jakob e Kaspar, che abitano quel mondo isolatissimo e malinconico come un guscio, un mondo poetico intessuto di relazioni umane più o meno torbide. Tutto cambia quando il guscio si rompe, e il mondo di fuori fa il suo ingresso nella persona del ballerino Erik, di cui Esther non può che innamorarsi. L’esordio a teatro di Klaus Mann è fulminante, e reso indimenticabile dai suoi quattro giovanissimi protagonisti.
Ambienti e migrazioni umane. Una storia di ecosistemi
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2022
pagine: 180
Il rapporto tra ambienti di vita e migrazioni umane ha caratterizzato e continua a segnare l’intera esistenza della nostra specie, accompagnandosi da sempre ad articolazioni sociali, politiche e ideologiche spesso drammatiche. In questo fenomeno biologico-evolutivo entrano in causa fattori culturali che danno luogo alle forme di accoglienza e rigetto dell’altro: si tratta delle diverse articolazioni del tema del razzialismo e del razzismo, delle vicende costitutive dell’identità personale e dell’alterità così come si presentano nei differenti contesti sia cognitivi che linguistici. Tali dinamiche attraversano la storia profonda che lega antropogenesi e tecnologie a migrazioni e ibridazioni di popoli. Il volume affronta in dieci saggi questa costellazione di tematiche sempre più attuali. Lo fa attraverso uno stile di ragionamento prospettico e ad ampio spettro. Nel libro confluiscono diverse angolazioni della storia, della biologia e del significato filosofico-politico delle migrazioni umane, e si correlano le loro principali ragioni con le trasformazioni ecologiche degli ambienti di vita. I saggi vanno dall’evoluzione antropica, all’ecologia delle migrazioni, dalla dimensione ideologica sottesa a stanzialità ed erranza, alla storia e alla persistenza del razzialismo, al ruolo costitutivo per la psiche dell’altro da sé, al rapporto tra la storia delle migrazioni linguistiche e le conseguenti ibridazioni del multiculturalismo. Esaminate in letteratura spesso frammentariamente, si tratta di questioni ineludibili anche per la governance del nostro presente: grazie a un intreccio di riflessioni teoriche e di concreti rimandi tra diverse discipline, tra storia e attualità, il libro offre strumenti analitici per inquadrare in modo inedito questi temi rivelando inaspettate connessioni.
La scena alternativa nella Repubblica di Weimar. Una topografia berlinese
Giulia Iannucci
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2020
pagine: 303
Berlino, anni Venti. La città, come la Germania intera, seppur uscita sconfitta dalla Prima guerra mondiale, si trasforma in metropoli e accoglie in sé le diversità più disparate. Tra queste, la scena alternativa ha finalmente l'occasione di trovare i suoi spazi urbani, interni ed esterni. Attraverso un processo di sedimentazione topografica - azione costantemente monitorata dalle autorità in virtù dell'articolo di legge 175 che vietava i rapporti uomo-uomo - l'omosessualità berlinese del tempo, guidata dall'azione pionieristica del sessuologo Magnus Hirschfeld, attraversa la città e determina la propria personale topografia tra il Tiergarten e il quartiere di Schöneberg. Tra tolleranza apparente e reale, l'auto-affermazione della comunità queer sembra realizzarsi in una convivenza possibile all'interno di quel laboratorio culturale, sociale, urbano, economico e politico che fu la Repubblica di Weimar, e in particolare Berlino.