Libri di G. Manganelli
L'assassinio come una delle belle arti
Thomas De Quincey
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2009
pagine: 142
"De Quincey parla effettivamente dell'omicidio, parla dell'orrore divertente, che, come sappiamo, è diventato uno degli ingredienti di una sana e normale convivenza. Il suo interesse per l'omicidio è in primo luogo tecnico; anche questo è un trucco, tuttavia non è inutile, con aristotelica saggezza, 'lasciarsi ingannare'. Come nel discorso di Swift, la tecnicità del procedimento, la sua economicità e funzionalità, coincidono con il divertimento, con la sommessa risata dell'Uomo. È interessante notare che gli omicidi di cui parla De Quincey non sono fittizi, ma sono onesti, concreti, tangibili, misurabili assassinii, con nome e cognome, data e luogo di esecuzione. De Quincey non è essenzialmente interessato all'astuta impunità dell'omicida; la stima, eventualmente, come indizio di 'Virtù', ma quel che gli si pone come problema è l'atto dell'uccidere, la sua grandezza e desolazione, la sua empia eleganza, e insieme, misteriosamente mescolata a tutto ciò, qualcosa di mostruosamente eccitante, qualcosa che non è noioso, che è il contrario del tedio; e, ancora oltre, quel che vi si custodisce di disperatamente ilare..." (dall'introduzione di G. Manganelli)
La duchessa di Amalfi
John Webster
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1999
pagine: 93
Il capolavoro di uno dei più importanti autori del teatro inglese nella traduzione di uno dei più importanti autori della letteratura italiana: la cupezza e l'originalità della tragedia di Webster rivivono nell'incontro con la vividezza e l'intensità dello stile in Manganelli.
Racconti (1831-1840)
Edgar Allan Poe
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 326
Agli inizi degli anni Ottanta Manganelli si è cimentato nella traduzione dei racconti di Poe, mettendovi tutta la sua competenza di anglista e i suoi estri di scrittore. Scrive Manganelli: "Poe è scrittore assai più mobile e articolato di quanto siamo abituati a giudicare, talora sottile, talora plasticamente invadente, lentissimo e mercuriale. La sua dinamica è il 'cattivo gusto' che mescolato d'astrazione e stravaganza produce risultati 'impossibili' assolutamente insuperabili".
L'assassinio come una delle belle arti
Thomas De Quincey
Libro
editore: TEA
anno edizione: 1990
pagine: 145
Memorie di un cane giallo e altri racconti
O. Henry
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Adelphi
anno edizione: 1993
pagine: 452
Aria di tempesta
Pelham G. Wodehouse
Libro
editore: TEA
anno edizione: 1994
pagine: 293
È una nuova puntata del ciclo dei Blandings. I protagonisti sono gli stessi: il vecchio Galahad Threepwood ha rinunciato a pubblicare i suoi piccanti ricordi di giovinezza, ma non ha tenuto conto di Lord Tilbury, l'avidissimo editore della Mammoth Press, a cui aveva promesso le memorie. Anche Ronnie Fish è occupato a risolvere uno spinoso problema: sposare Sue, dolce e senza soldi, nonostante l'avversione di sua madre. Un nuovo personaggio contribuisce a complicare la vicenda: il bel Monty Bodkin, arrivista senza scrupoli, disposto a tutto pur di essere riassunto dal suo vecchio principale Lord Tilbury.
Abitazioni immaginarie
Edgar Allan Poe
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1996
pagine: 238
Il rapporto tra Poe e Baudelaire è una storia straordinaria che racconta la profondità di una relazione in cui l'autore diventa un confidente e un nume protettore di chi lo traduce. E mostra come l'arte del tradurre possa unire l'ascolto scrupoloso della lingua originale con la cura inventiva per la propria lingua. Di quella vicenda il libro sceglie alcuni passaggi esemplari, che lo stesso Baudelaire aveva voluto raccogliere sotto il titolo di "Abitazioni immaginarie". Si tratta di due racconti di Poe connessi tra loro, "Le terre di Arnheim" e "Il villino di Landor", seguiti da un testo che di quei racconti è come la proiezione teorica "Filosofia dell'arredamento".