Libri di Ferdinando G. Menga
L'emergenza del futuro. I destini del pianeta e le responsabilità del presente
Ferdinando G. Menga
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2021
pagine: 160
Cosa accomuna la vicenda planetaria della pandemia che stiamo attraversando e i numerosi eventi di protesta che, da qualche anno a questa parte, sono stati portati avanti con coraggio e determinazione da Greta Thunberg e dai Fridays for Future? Al netto delle differenze fra «l'evento Covid-19» e «l'evento Greta», entrambi possono essere compresi come avvenimenti che segnano una crisi della contemporaneità. Sebbene con modalità diverse, tutti e due penetrano il nostro presente, lo scuotono, lo interrogano, ne mettono in discussione i dispositivi vigenti, e, così facendo, lo spingono inevitabilmente a un ripensamento non più rinviabile del nostro rapporto con i destini del pianeta e con le generazioni future. È per questo motivo che una delle parole-chiave che sono maggiormente circolate negli ultimi tempi è esattamente futuro. Quali, allora, le poste in gioco di una responsabilità intergenerazionale? Quali le difficoltà di pensarla in modo radicale? Con quali strumenti e attraverso quali modelli? Queste sono le sfide che si impongono alle nostre comunità politiche e devono essere da esse accolte e affrontate.
Linee di frattura della globalizzazione. Ordinamento giuridico e politica dell'a-legalità
Hans Lindahl
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 455
Il volume rappresenta un'estesa analisi filosofico-giuridica espressamente dedicata al tema dei “confini” quale istanza costitutiva degli ordini istituzionali. La tesi che l’autore avanza, imbastendo un fecondo dialogo fra la tradizione continentale e quella di stampo analitico, è che ogni ordinamento giuridico riveli il suo carattere contraddistintivo nel fatto di essere espressione e riflesso dell’unità collettiva che sta alla sua base e che lo istituisce attraverso una dinamica immancabilmente connotata da limitatezza e contingenza. Di conseguenza, in contrapposizione alla visione oramai pressoché indiscussa, secondo cui l’assetto globale farebbe inevitabilmente segno verso un diritto senza confini, l’autore sostiene che ogni compagine giuridica, per quanto globalizzata voglia presentarsi, giammai potrà trasgredire il suo costitutivo carattere storico e delimitato. Delimitato secondo un quadruplice senso irriducibile e insuperabile: nella definizione del suo spazio, del suo tempo, dei suoi soggetti e dei suoi contenuti. Di fronte a siffatta limitatezza ogni processo di globalizzazione non può che arrestarsi.
Problemi fondamentali della fenomenologia (1919-20)
Martin Heidegger
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2017
pagine: XIV-223
In questo testo, che raccoglie il corso del semestre invernale 1919/20, Martin Heidegger - giovane docente presso la facoltà di Filosofia dell'Università di Friburgo - espone, per la prima volta, in modo esteso e puntuale, la struttura portante e i concetti chiave della sua prima dottrina fenomenologica, che si pone l'obiettivo di proporre una scienza filosofica in grado di cogliere la vita nella sua originarietà e radicale concretezza: il fenomeno della vita nel suo «essere di fatto» - così lo definisce precisamente Heidegger. In aperta contrapposizione alle tendenze filosofiche e scientifiche del tempo, che cercavano in genere di "oggettivare" il fenomeno della vita, inquadrandolo in una qualche rigida cornice epistemologica, Heidegger propone invece una modalità d'accesso esattamente opposta: penetrare la vita nella sua «fatticità» e nelle sue effettive manifestazioni - come vita che si presenta da sé nel mondo-ambiente, nel mondo collettivo e nel mondo-del-sé - evitando a ogni costo di renderla "oggetto" di studio; coglierla nella sua pulsante vitalità, riuscendo così a restituirla, sul piano conoscitivo, senza alcuna alterazione. Si delinea, in tal modo, l'enorme posta in gioco del tentativo filosofico condotto in questo corso friburghese, che per Heidegger dovrebbe aprire la strada a una «fenomenologia come scienza originaria della vita in sé»: come elaborare un afferramento conoscitivo della vita che, lungi dal ridurla a oggetto, sappia accompagnarla nella sua vitalità fino al punto di coglierla intatta nella sua figura originaria, nel suo «mysterium tremendum»? Svolta decisiva nel cammino speculativo del giovane Heidegger, questo corso - di cui si offre qui la prima edizione italiana integrale - non è soltanto uno strumento indispensabile per ricostruire la genesi di quel pensiero che, nel 1927, confluirà in Essere e tempo. Nell'opus magnum, infatti, non tutti i sentieri aperti in questa prima esplorazione potranno trovare adeguato sviluppo. Proprio la centralità della vita, anzi, sarà messa parzialmente in ombra, per fare spazio alla nuova analitica del Dasein. Dai "sentieri interrotti" di questi esperimenti giovanili, possono emergere, così, delle potenzialità ancora inesplorate, in grado di incidere in modo del tutto originale sul pensiero contemporaneo.
Lo scandalo del futuro. Per una giustizia intergenerazionale
Ferdinando G. Menga
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2017
pagine: 160
Le generazioni di oggi hanno dei doveri nei confronti di quelle future? Esiste di fatto un'etica intergenerazionale? Il volume non soltanto intende presentare al lettore in modo agevole le principali posizioni del dibattito in corso ma, partendo dai punti deboli ad esse inerenti, si prefigge lo scopo di aprire nuove strade affinché venga riconosciuta una legittimazione radicale di responsabilità verso gli uomini e donne di domani.
La mediazione e i suoi destini. Profili filosofici contemporanei fra politica e diritto
Ferdinando G. Menga
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2011
pagine: 219
La dissoluzione della credenza in un fondamento originario della realtà caratterizza l'avvento stesso dell'epoca moderna, che fin dai suoi esordi oscilla tra l'accettazione della contingenza e il tentativo di esorcizzarne la dimensione tragica. La scena del pensiero contemporaneo è ancora animata dal conflitto suscitato dall'impraticabilità d'ogni via d'accesso immediata e diretta al significato ultimo dell'esperienza. Emerge da qui il ruolo centrale e inaggirabile della mediazione, unica strategia possibile per dare senso al reale. Seguendone le vicissitudini sul piano ermeneutico, politico e giuridico, nelle parti di questo libro - dedicate rispettivamente alle opere di Heidegger, Waldenfels, Ricoeur, Arendt e Böckenförde - l'esperienza contemporanea della soggettività, della società e del diritto diventa intelligibile come luogo di produzione del senso a partire dall'inaggirabile contingenza del dato.
Potere costituente e rappresentanza democrativa. Per una fenomenologia dello spazio istituzionale
Ferdinando G. Menga
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2011
pagine: 366
L'appuntamento mancato. Il giovane Heidegger e i sentieri interrotti della democrazia
Ferdinando G. Menga
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2010
pagine: 218
Si può parlare della questione filosofico-politica in Heidegger prescindendo dal suo coinvolgimento con il nazismo? Questo volume intende sostenere che ciò non soltanto è possibile ma che nei corsi universitari del primo periodo friburghese sono addirittura rinvenibili tracce importanti - e ancora inesplorate - di un pensiero della democrazia. Resta il fatto, però, che Heidegger non ne tematizza mai in modo esplicito la portata filosofica. Si tratta di una semplice svista, dovuta a una mancanza di interesse politico da parte del giovane e già brillante docente dell'Università di Friburgo? O non sarà il caso di riconoscervi i primi sintomi di un malessere più profondo del suo pensiero, incapace di reggere la coabitazione di due opposte tendenze nei confronti del politico? Prima ancora ch'egli stesso ne adotti la formulazione, si possono cogliere qui le premesse del primo "sentiero interrotto" della sua opera, che renderà per l'intero filosofare di Heidegger quello con la democrazia un appuntamento mancato.