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Libri di Eugenio Mazzarella

Contro l'Occidente. Trascendenza e politica

Contro l'Occidente. Trascendenza e politica

Eugenio Mazzarella

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2025

pagine: 182

Un diario di guerra “domestico”, scritto all’indomani dei conflitti che, dal 2022, hanno scosso profondamente anche le nostre coscienze: Ucraina e Palestina non sono più guerre lontane, ma eventi che ci riguardano direttamente, che bussano alle porte dell’Europa e interrogano l’Occidente sul suo ruolo nel mondo globale. Eugenio Mazzarella affronta questi scenari con la lucidità del filosofo e l’urgenza del cittadino, proponendo una riflessione pubblica che intende rompere l’indifferenza e contrastare l’inerzia morale e politica. Contro l’Occidente denuncia l’illusione persistente dell’Occidente – generata dopo la caduta del muro di Berlino – di poter mantenere un ordine mondiale unipolare, fondato sulla supremazia americana. Un’illusione che oggi mostra tutte le sue crepe, mentre nuove potenze rivendicano legittimamente spazio e voce. Un invito a ripensare nel profondo le basi culturali e geopolitiche dell’Occidente, nella consapevolezza che solo un nuovo equilibrio potrà restituirgli una leadership legittima nel mondo interdipendente della globalizzazione.
20,00

Anima madre 2004-2013

Anima madre 2004-2013

Eugenio Mazzarella

Libro: Libro rilegato

editore: ArtstudioPaparo

anno edizione: 2015

pagine: 176

14,00

Opera media. Poesie

Opera media. Poesie

Eugenio Mazzarella

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2004

pagine: 95

"Opera media, mezzeria della vita, meridiano centrale del prima e del dopo, fuso orario ordinatore o disordinatore del di qua e del di là. Ma in quanto opera media potrebbe essere anche intermedia tra le "opere vive" che nel linguaggio della teologia indicano quelle compiute in grazia di Dio, dunque meritorie, e le "opere morte" compiute indipendentemente dall'ispirazione della fede, per puri motivi umani e perciò prive di merito soprannaturale." (dalla prefazione di Daniele Del Giudice)
8,00

Vie d'uscita. L'identità umana come programma stazionario metafisico

Vie d'uscita. L'identità umana come programma stazionario metafisico

Eugenio Mazzarella

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2004

pagine: 187

Oggi la vita non è più un presupposto indiscusso. È oggetto di biopolitica. Il che vuol dire che si tratta di decidere se e quale forma della vita si voglia tutelare o promuovere. La sussistenza dell'identità della vita, la sua resistenza a se stessa, non è più un dato dell'agire ma un compito per il pensiero. La filosofia non può sottrarsi a questa sfida, se vuole continuare ad essere azione storica, storia, sapere che se ne intende di un fenomeno e lo prosegue. D'altro canto una specie che si è posta al vertice della creazione o al centro della scala naturae perché dovrebbe evolvere fuori di sé? E pure è proprio questo paradossale voler trascendere la propria essenza, che talora abita l'immaginario dell'uomo tecnologico.
16,00

Memini. Piccole storie di storia delle musica

Memini. Piccole storie di storia delle musica

Franco Pavan

Libro: Libro in brossura

editore: Editoriale Scientifica

anno edizione: 2017

pagine: 128

Dolori, gioie, inizi e fini. Memorie. La storia del nostro tessuto musicale non è esente dal dramma e dal gioco ironico della storia della nostra esistenza occidentale. Piccoli e grandi momenti del passato tentano di rivivere in queste pagine attraverso gli occhi di compositori, osservatori, musicisti e semplici testimoni che vivono o tentano di ricordare particolare a volte del tutto dimenticati, a volte vissuti con passione dolorosa o con gli occhi ilari di chi ha compreso la povertà e al contempo la grandezza dell’animo umano. Melanconia che si associa alla potenza del ricordo, in una serie di brevi racconti che cercano, in fondo, di descrivere mondi persi e che al contrario dovremmo sempre cercare di portare con noi. Introduzione di Eugenio Mazzarella. Prefazione di Rinaldo Alessandrini. Postfazione di Vittorio Moroni
10,00

Europe, christianisme, géopolitique. Le rôle géopolitique de l'«espace» chrétien
10,00

L'uomo che deve rimanere. La «smoralizzazione» del mondo

L'uomo che deve rimanere. La «smoralizzazione» del mondo

Eugenio Mazzarella

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2017

pagine: 224

Tema di questo libro è "l'ospite più inquietante dei prossimi due secoli", vaticinato da Nietzsche: il nichilismo. Qui alla volta del suo secondo secolo come "nichilismo etico". Come sfida, all'uomo della tecnica nell'età della globalizzazione, della "smoralizzazione" del mondo; ovvero della perdita dell'autorità direttiva della "natura", in qualsivoglia senso, per l'autodefinirsi della cultura umana. Una perdita, nel titanismo della scienza-tecnica, già pericolosa sul piano tecnico-naturale, dove però ha un freno interno nel fatto che anche per "aggirare" la natura bisogna imitarla, vincolandosi ad essa; a pena della non riuscita dell'esperimento. Ma che sul terreno propriamente sociale - nell'inedito panorama sociale della "biografia-fai-da-te" -non trova freni nel venir meno dei tradizionali fondamenti biosociali a base naturale - nei nessi etici comunitari - della costruzione dell'identità individuale. Nessi etici rimessi ad una loro pura (auto) posizione biopolitica, che produce l'ossimoro sociale di una "comunità contrattata", dove l'identità umana è tutta de iure condendo. Sottratta come "cultura" al suo vincolo olistico alla natura, nella pretesa di poterla dedurla - produrla a sé stessa - dal puro immateriale della decisione di come deve essere la vita dello spirito.
20,00

Il mondo nell'abisso. Heidegger e i Quaderni neri

Il mondo nell'abisso. Heidegger e i Quaderni neri

Eugenio Mazzarella

Libro: Copertina morbida

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2018

pagine: 110

Con la pubblicazione nel 2014 dei tre volumi dei "Quaderni neri" si è di nuovo proposta una querelle classica della vicenda di pensiero di Martin Heidegger: «Heidegger e la politica». Più precisamente: «Heidegger e il nazismo». E più ancora «Heidegger e gli ebrei». Al di là, tuttavia, della evidente operazione di marketing editoriale che ruota attorno a questa riproposizione, i "Quaderni neri" pongono una serie di questioni rilevanti sul rapporto tra Heidegger e il suo tempo storico e sull'ultima fase della sua riflessione filosofica. Oggetto di questo libro sono esattamente tali questioni, strettamente connesse al grande tema heideggeriano della modernità e della tecnica. Eugenio Mazzarella mostra come dopo l'esplicita adesione al nazismo, attestata chiaramente dal celebre discorso del rettorato del 1933, Heidegger avviò un vero e proprio disimpegno dalla politica e dalla realtà storica del suo tempo. Disimpegno che assume un tono sempre più apocalittico man mano che, nell'inoltrarsi negli anni Trenta, diviene sempre più chiara, per il filosofo tedesco, la deriva di mera potenza del Reich «millenario»; da contropotenza politico-spirituale alla crisi dell'Europa a mera variante del mondo moderno, del calcolo della «tecnica». Un giudizio che consegna l'intero presente - il mondo, la vita, la storia, e l'umanità che vi è coinvolta - al puro abisso di un anatema gnostico, di fronte a cui non c'è scampo se non quello di un'altra possibile storia dell'Essere a venire, sancita dalla celebre espressione: «Soltanto un dio ci può salvare». La storicità concreta, esistenziale e storica, così come si offriva in Essere e tempo, viene in tal modo completamente abbandonata.
12,50

Scritti su Hegel

Scritti su Hegel

Giuseppe Cantillo

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2020

pagine: 176

Il volume raccoglie una selezione di recenti scritti di Giuseppe Cantillo che attraversano con acutezza e profondità alcune delle questioni più complesse della filosofia hegeliana: la costituzione del soggetto, la violenza, la comunità religiosa, il rapporto tra pensiero e vita. Come in un caleidoscopio, nel confronto con Hegel, prendono forma le complesse figure del romanzo della coscienza, le pagine della storia e della cultura, restituendo la stratificazione della forma umana della vita. Così facendo, questi testi raccolgono ermeneuticamente i nodi hegeliani in vista di un pensiero in grado di attraversare l’infinitizzazione immanente all’esperienza nel limite che si ripresenta di continuo all’uomo. Nella fedeltà all’appello hegeliano a “pensare la vita”, Giuseppe Cantillo ci invita e sollecita perciò a pensare con Hegel, oltre Hegel.
18,00

Perché i poeti. La parola necessaria

Perché i poeti. La parola necessaria

Eugenio Mazzarella

Libro: Copertina morbida

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2020

pagine: 220

Nel 1946 Martin Heidegger tenne una conferenza, Perché i poeti?, pubblicata poi nei saggi di Holzwege. Negli scritti di Heidegger, è tra quelli che segnano il grande confronto del pensiero heideggeriano con il dire dei poeti, e la cosiddetta svolta nel pensiero del filosofo tedesco dall'analitica esistenziale di Essere e tempo alla riflessione sul senso dell'essere come evento del linguaggio custodito nella poesia. Passaggio che avviene soprattutto attraverso un'interrogazione sull'essenza della poesia in Hölderlin. In questa piccola opera, Eugenio Mazzarella ritorna sui temi propri del confronto di Heidegger con la poesia, e la domanda sulla sua essenza, in una prospettiva, però, in cui l'analitica esistenziale non è affatto abbandonata. Il senso dell'essere, la verità dell'essere, schiusa dalla poesia, appare come un "fatto di parola", come l'evento stesso del linguaggio, ma è, ad un tempo, anche un'esperienza esistenziale. Lo "strano fatto" della poesia è "l'istituzione linguistica del mondo" prima che ci siano le singole cose, è l'apertura stessa del mondo. Ma questa "istituzione linguistica" è imprescindibile dall'Esserci, dall'Io che nomina il mondo e, nominandolo, ritrova sé stesso. Di qui il ruolo, centrale e fondativo, come insegnerà Leopardi, dell'Io lirico. In un attraversamento, dell'esperienza della grande lirica moderna, del "nichilismo" poetico di Leopardi, del suo presupposto spirituale nell'Ecclesiaste, e in un confronto con la stessa lettura di Heidegger di Hölderlin, Mazzarella mostra in queste pagine la parola necessaria della poesia e la sua insostituibilità come fenomeno peculiare dell'esistenza umana.
14,50

Tecnica e metafisica. Saggio su Heidegger

Tecnica e metafisica. Saggio su Heidegger

Eugenio Mazzarella

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2021

pagine: 332

Il volume, pubblicato per la prima volta nel 1981 e ormai considerato un classico della letteratura heideggeriana, ha contribuito a impostare su basi nuove l’interpretazione della Seinsfrage mettendo da parte le contrapposte letture del suo carattere “ideologico” ovvero di “antiumanismo” che nel suo legarsi all’“essere” chiudeva ad ogni effettiva concretezza epocale dell’esserci umano. L’interpretazione che qui si offre assume proprio il rapporto essere-uomo come perno su cui si organizza la questione dell’essere e la sua stessa ragione d’essere, e propone di questo pensiero una lettura, che ha fatto scuola, come radicale “ultraumanismo”, per il quale ogni domanda circa l’essere è insieme domanda sull’esserci umano nel più vasto contesto del “mondo”. E poiché la concretezza mondana dell’uomo oggi è, nella sua radice, “tecnicità”, logicamente e conseguentemente il problema dell’essere diventa il problema della tecnica. Un’interpretazione che ha avuto larghissima eco negli studi heideggeriani e che sottrae il “secondo” Heidegger, dopo Essere e tempo, a qualsiasi equivoco di linguaggio mitopoietico e ne delinea la portata etica, che non era già ritorno a un ideale pretecnologico dell’esserci, bensì il tentativo di guardare in faccia il destino dell’uomo tecnologico. Nel contesto della ricostruzione proposta, il libro offre inoltre una lettura innovativa del nesso tra metafisica e storia della metafisica, ovvero tra oblio dell’essere e ritorno all’essere come “genealogico” e non “genetico”, come domanda cioè sempre a disposizione del pensiero, al di là dello stesso assunto di Heidegger.
32,00

Europa, cristianesimo, geopolitica. Il ruolo geopolitico dello «spazio» cristiano

Europa, cristianesimo, geopolitica. Il ruolo geopolitico dello «spazio» cristiano

Eugenio Mazzarella

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2022

pagine: 108

A dar peso geopolitico al contributo cooperativo al mondo multipolare della globalizzazione che può dare l’Europa, abbiamo bisogno dell’utopia che lo spazio della civilizzazione cristiana ritrovi sulla scena del mondo la sua ecumene, non solo spirituale, ma politica e culturale. Molto può fare la differenza europea, che questo spazio ha generato, custodita nella cattolicità romana a resistere da un lato all’individualismo mercatorio di stampo anglosassone e dall’altro all’interpretazione lasca dei valori di democrazia liberale in molte aree della civilizzazione cristiana latina o ortodossa. Solo un’ecumene cristiana come spazio-geopolitico – dalla Russia alle Americhe, dall’Europa alle pertinenze cristiane dell’espansione europea – potrà porsi al servizio dell’ecumene umana in cooperazione con gli altri grandi spazi spirituali che si sono fatti nazioni, istituzioni, spazi geopolitici, civilizzazioni: dall’Islam al Confucianesimo, all’Induismo. A indicare la via del cosmopolitismo oggi possibile: Fratelli tutti.
9,00

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