Libri di Enrico Miletto
Torino. La città dell'automobile. Un secolo di industria dalle origini a oggi
Enrico Miletto, Donatella Sasso
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni del Capricorno
anno edizione: 2017
pagine: 164
Torino e l'automobile: un legame inscindibile, quasi ovvio. In realtà, la nascita dell'industria automobilistica in città non fu un evento scontato. Dopo la perdita del ruolo di capitale e il dissesto delle maggiori banche locali, protagoniste di infelici speculazioni finanziarie, le condizioni socioeconomiche della città erano tutt'altro che favorevoli. Proprio alla fine dell'Ottocento, però, cominciarono a riversarsi nel capoluogo piemontese importanti flussi finanziari, spesso provenienti dalle rendite fondiarie di cui erano titolari le famiglie più facoltose della città. All'epoca, quel che veniva dalla Francia continuava a far testo a Torino. E l'industria automobilistica transalpina faceva scuola in Europa. Fu l'inizio di un'avventura durata più di un secolo. Un volume inedito per raccontare il connubio fra Torino e l'automobile: l'epopea delle origini (con il censimento puntuale delle aziende, la localizzazione degli stabilimenti e il racconto delle vicende, spesso sconfinante nel mito, delle numerose sigle attive agli albori del Novecento), le grandi aziende pionieristiche e i loro fondatori, l'espansione tumultuosa in occasione dello sforzo bellico per la Grande Guerra, le prime corse e le grandi esposizioni, la nascita dell'Automobile Club e poi l'affermazione della FIAT, per molti anni il simbolo stesso di Torino e punto di arrivo dei lavoratori provenienti da tutta Italia, soprattutto dal Sud. In un libro dallo stile rigoroso ma agile, arricchito dalle immagini dei più importanti archivi cittadini e nazionali, la corsa alla modernità di una città intera.
Le parole dell'esclusione. Esodanti e rifugiati nell'Europa postbellica. Il caso istriano
Marco Buttino, Ugo Fabietti, Enrico Miletto, Giuseppe Palmisciano
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2005
pagine: 128
Al termine del secondo conflitto mondiale, un flusso obbligato di persone si riversò lungo una linea immaginaria che attraversava l'Europa, dal Baltico all'Adriatico. Lasciavano paesi nei quali conteggiavano presenze secolari, per ricongiungersi alle patrie che i protocolli e i trattati di pace indicavano come tali. A questi spostamenti, si sommavano espulsioni non dichiarate come quella degli Italiani d'Istria, che si protrasse a ondate per alcuni anni. Questo studio offre una contestualizzazione dell'esodo istriano, delle sue premesse e degli effetti a seguire, e propone un allargamento del campo di osservazione a quegli elementi che meglio si prestano a illustrare la fenomenologia dell'esclusione.
Istria allo specchio. Storia e voci di una terra di confine
Enrico Miletto
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2007
pagine: 304
L'Istria è un luogo di pietre, mare e bora, vento impetuoso che trascina con sé il fascino e le contraddizioni di territori segnati dal dolore della popolazione slava, sottoposta alla dittatura fascista, e di quella italiana, una buona parte della quale, dopo aver subito sulla propria pelle i tratti violenti del regime di Tito, è costretta a intraprendere la dolorosa via dell'esodo. Uno spostamento forzato di popolazione riguardante non meno di 250.000 persone che, dai villaggi e dalle città, si dirigono verso l'Italia, dove trovano ad accoglierli una realtà fatta di isolamento, indifferenza e campi profughi. Il libro ripercorre le vicende di una terra di confine, dagli anni bui del fascismo fino alla tragedia dell'esodo. È la storia di esistenze sospese, segnate da spaesamento e dolore, sogni e illusioni. Gli stessi sentimenti che scandiscono l'esistenza degli italiani che da queste terre hanno deciso di non partire, mantenendo vive, non senza fatica, la propria cultura e la propria identità.
Arrivare da lontano. L'esodo istriano, fiumano e dalmata nel biellese, nel vercellese e in valsesia
Enrico Miletto
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Storia Resistenza e della Società Contemp. nel Biellese, Vercellese e Valsesia
anno edizione: 2010
pagine: 287
Sono stati anni eroici. La Uil Terra e il sindacalismo riformista. Volume Vol. 1
Enrico Miletto
Libro: Libro rilegato
editore: Agra
anno edizione: 2015
pagine: 200
La storia della Uil Terra, dalla nascita nel 1951 al 1970, anno in cui fu sancita la divisione in due strutture ben definite: la Uisba (Unione italiana salariati e braccianti agricoli) e la Uimec (Unione italiana mezzadri e coltivatori diretti). Intrecciandole con le dinamiche che hanno scandito, dal primo dopoguerra, le tappe più significative della storia d'Italia, la ricerca, attraverso l'utilizzo incrociato di varie fonti (in parte inedite), ripercorre i passaggi cruciali e l'azione che caratterizzano il primo ventennio di attività della Uil Terra, in un'epoca avvolta da profondi mutamenti e significative trasformazioni in campo economico e sociale. Anni che vedono l'organizzazione crescere, sedimentarsi e radicarsi sul territorio, fino a raggiungere, nell'ambito del comparto agricolo nazionale, un ruolo di assoluto primo piano non solo nella tutela dei diritti dei lavoratori, ma anche nell'elaborazione di proposte e strategie. Un'analisi preceduta da una panoramica su eventi, organizzazioni e percorsi biografici di alcune tra le principali figure che, dall'ultimo ventennio del XIX secolo, hanno segnato in maniera indelebile la storia del movimento contadino e bracciantile.
Mundarìs. Donne e lavoro in risaia nel Novecento vercellese
Enrico Miletto
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Storia Resistenza e della Società Contemp. nel Biellese, Vercellese e Valsesia
anno edizione: 2015
pagine: 230
Le mondine fanno parte, impropriamente, più della leggenda che della storia e questo porta spesso a considerare queste donne come un mito del Novecento, trascurando tutti gli aspetti materiali che erano legati alla loro condizione lavorativa. Invece le mondine erano le protagoniste di un'immigrazione stagionale per un lavoro precario; erano pagate poco, con contratti strappati con lotte e sofferenze; vivevano e agivano in contesti igienico-sanitari che oggi sarebbero considerati degni di procedimenti per violazione dei diritti umani. Questa pubblicazione si propone di riportare al centro della scena il lavoro e l'ambiente, senza indulgere alle nostalgie di altri tempi o al fascino che si è creato intorno a queste donne, che hanno contribuito con le loro fatiche a consolidare l'economia agricola nazionale e, provenendo da regioni diverse, come emerge dai quadri statistici presentati, a favorire i processi di scambio culturale fra le comunità e a realizzare l'unità del Paese nella dimensione della quotidianità.
Torino '900. La città delle fabbriche
Enrico Miletto, Donatella Sasso
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni del Capricorno
anno edizione: 2016
pagine: 141
Tra la fine dell'Ottocento e lo scoccare del nuovo secolo, Torino conosce una straordinaria fase di espansione e crescita, che muta per sempre la sua fisionomia, connotandone il carattere più di qualsiasi altra città italiana. Attraverso una inedita narrazione per immagini, che si snoda lungo tutto l'asse del Novecento, il volume ripercorre le tappe più significative della parabola dell'industria torinese: dalle fabbriche tessili e alimentari delle origini al pionieristico sviluppo del settore automobilistico, dall'epopea cinematografica italiana (che all'inizio è anzitutto torinese) allo sforzo bellico della Grande Guerra, dalla nascita dell'industria chimica ai tragici bombardamenti durante il secondo conflitto mondiale. E poi la ricostruzione e il boom, i mutamenti epocali nel modo di produrre e quindi nel tessuto urbano e sociale della città, la grande immigrazione e le crisi degli anni Settanta, il declino industriale e le trasformazioni urbane del terzo millennio. Una storia per molti aspetti unica, vista attraverso le immagini dei luoghi e i volti delle donne e degli uomini che hanno contribuito per più di un secolo a plasmare la forma, la coscienza collettiva, l'identità stessa della città delle fabbriche.
Sono stati anni eroici. La Uisba e il sindacalismo riformista. Volume Vol. 2
Enrico Miletto
Libro: Libro in brossura
editore: Agra
anno edizione: 2017
pagine: 172
Il secondo volume della storia del sindacalismo riformista in agricoltura è dedicato al periodo che va dall’esodo di massa dalle campagne verso le città industrializzate, negli Anni 60 e 70, ai primi Anni 90. Circa 25 anni di storia di cui è protagonista la Uisba, nata nel 1964 come evoluzione della Uil Terra. Sono anni di lotte e grandi conquiste realizzate dal sindacalismo agricolo, come la nascita del collocamento e la definizione dei primi contratti collettivi. La Uisba, e la Uimec in rappresentanza dei produttori agricoli, sono protagoniste dell’intreccio che lega l’evoluzione contrattuale della categoria con i provvedimenti di legge che negli stessi anni riguarderanno le prestazioni assistenziali e previdenziali dei lavoratori. Poi il libro racconta un’epopea della quale si rischia di perdere memoria, quella dei grandi scioperi. Drammaticamente attuale è la parte dedicata alla lotta al lavoro nero e allo scontro con i caporali. Le ultime pagine sono dedicate all’inizio del percorso che porterà alla fusione di Uisba e Uilias (sindacato dell’industria alimentare) e alla costituzione di un unico sindacato di categoria della Uil per il settore agroalimentare, la Uila.
Skf. Un modello di partecipazione industriale. Il contributo di Aldo Erroi e del Fali
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 136
Attraverso una prospettiva multidisciplinare, capace di far dialogare storici, economisti, dirigenti aziendali, sindacalisti ed esperti di organizzazione del lavoro, il volume approfondisce le vicende della contrattazione aziendale in Skf, un grande gruppo del settore metalmeccanico, che ha realizzato in oltre cinquant'anni esperienze contrattuali di notevole rilevanza, innovative e, spesso, anticipatrici di contenuti fatti propri, in seguito, dall'intera categoria. Un risultato raggiunto grazie all'abilità dimostrata dal management di sfidare il sindacato sul terreno della ricerca di soluzioni alle problematiche emerse nella quotidianità della vita aziendale. Una rappresentanza sindacale molto particolare, che ha avuto la propria presenza maggioritaria nel Fali, la cui azione, avviata nel quadro generale di un dialogo con i sindacati confederali, ha contribuito al raggiungimento di significative intese e allo sviluppo di una cultura partecipativa. La storia del Fali si lega a filo doppio con quella del suo fondatore, Aldo Erroi. Incrociando un patrimonio diversificato di fonti, il volume ripercorre la sua traiettoria biografica e sindacale che, dopo il '56 ungherese, incrocia il sindacalismo olivettiano e le influenze di Walter Reuther, fino all'arrivo in Riv-Skf e alla successiva nascita, sviluppo e crescita dell'organizzazione. Sullo sfondo le vicende storiche e sindacali dell'azienda, analizzate nei passaggi cruciali dalle origini ai giorni nostri.
Laici e solidali. Massoneria e associazionismo a Torino e in Piemonte (1861-1925)
Enrico Miletto
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 204
Nel panorama nazionale di metà Ottocento, il Piemonte rappresentava una delle regioni italiane a maggiore densità associativa. Nel successivo sviluppo, a partire dagli anni Settanta concorse in maniera decisiva la massoneria, ponendo le basi per la nascita di molteplici realtà impegnate in disparati ambiti di azione. Il ruolo primario svolto dalle logge piemontesi, e in particolare quelle torinesi, nell’ambito dei processi di formazione dell’associazionismo laico tra il 1861 e il 1925, sottende a un quadro di grande dinamicità, che vede gli ambienti laicisti e anticlericali avviare un processo di concorrenza nei confronti dell’associazionismo cattolico. Attraverso l’incrocio di un’ampia gamma di fonti, il volume restituisce una dettagliata fotografia dell’universo liberomuratorio piemontese, in termini di numero di affiliati, logge e loro dislocazione sul territorio. L’alta percentuale di massoni presenti nelle società operanti sul versante assistenziale, dell’edilizia popolare, della lotta al pauperismo, dell’istruzione e della difesa dell’infanzia abbandonata, porta lo studio ad analizzare in profondità le principali realtà impegnate in tali ambiti di intervento. Ne emerge un ritratto a tutto tondo, che consente di analizzare sia il ruolo di primo piano ricoperto da alcune personalità di spicco della liberomuratoria torinese, sia il profondo legame tessuto dai sodalizi – e dai loro rappresentanti – con il territorio e le istituzioni cittadine.
Gli italiani di Tito. La Zona B del territorio libero di Trieste e l'emigrazione comunista in Jugoslavia (1947-1954)
Enrico Miletto
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2019
pagine: 336
Tra il 1947 e il 1954 la Zona B del Territorio libero di Trieste (Tlt) fu al centro di mutamenti geopolitici, trasformazioni culturali, sociali e demografiche legate alla conclusione della Seconda guerra mondiale, al quadro internazionale e alla questione confinaria, che con la firma del Memorandum di Londra raggiunse un suo punto dí definizione pressoché conclusivo. Se la prima fase dell'esodo giuliano-dalmata ha oramai trovato una stabile collocazione nel panorama storiografico nazionale, minore risalto hanno avuto le vicende della popolazione italiana della Zona B, rimasta per quasi un decennio sotto l'amministrazione jugoslava. Le politiche adottate dai poteri popolari, le linee di intervento del governo italiano, l'esodo, la condizione degli italiani rimasti dopo il passaggio dell'area alla Jugoslavia e il loro difficile mantenimento di un'identità culturale e nazionale, rappresentano i principali segmenti della ricerca, che approfondisce anche le tematiche legate all'emigrazione dei comunisti italiani in Jugoslavia. Un passaggio analizzato attraverso l'esperienza degli operai monfalconesi e dei militanti che, spinti dall'ideale e dalla volontà di partecipare attivamente alla costruzione di una società socialista, decisero di varcare il confine per trasferirsi nel paese di Tito. Qui, dopo la scissione del Cominform e la loro scelta di schierarsi a favore di Stalin, conobbero il volto più crudo del comunismo jugoslavo che, per alcuni di loro, coincise con una lunga prigionia nei lager titini. Agli altri non restò che rientrare in Italia. Un rientro traumatico, scandito da isolamento, difficoltà economiche, diffidenza e silenzio. Assordante fu quello imposto dal Partito comunista italiano, determinato a porre le loro vicende sotto un fitto cono d'ombra, che questo lavoro ha l'ambizione di contribuire a scalfire.
Novecento di confine. L’Istria, le foibe, l’esodo
Enrico Miletto
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
Stupisce che le foibe e l’esodo istriano, temi spinosi quanto complessi, siano tutto sommato ancora poco noti. Fatti avvolti per decenni da un fitto cono d’ombra e intorno ai quali si è sviluppata una narrazione pubblica decontestualizzata e senza filtri, spesso intrisa di luoghi comuni e definizioni approssimative. Collocare gli eventi nel contesto in cui si snodano è un’operazione essenziale per analizzare ogni processo storico. Lo è ancora di più per comprendere quanto avvenuto al confine orientale d’Italia, territorio segnato da tensioni e conflitti, dove si intrecciano irredentismi e nazionalismi, fascismo di confine, occupazione tedesca e comunismo jugoslavo. Uscire dalle contrapposizioni strumentali, riportare queste tematiche lungo i corretti binari storiografici e sgomberare il campo da interpretazioni fittizie è l’obiettivo di questo libro, che intende consegnare al lettore gli elementi necessari a comprendere la storia del lungo Novecento istriano. Una storia nella quale le foibe e l’esodo della popolazione italiana rappresentano soltanto un aspetto. Certamente drammatico, doloroso e tragico. Ma non l’unico, in quella che appare come una tormentata pagina del Novecento italiano.