Libri di E. Badellino
Fantasmi a Pompei
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2014
pagine: 208
Il 24 agosto del 79 d.C. l'eruzione del Vesuvio seppellì sotto una spessa coltre di cenere Pompei e i suoi abitanti. A fine Settecento, grazie alla tecnica dell'iniezione di gesso, i corpi tornarono vivi, ognuno con la testimonianza del suo calco. È da questo immaginario potente e inconsueto che prendono vita i "fantasmi" di Pompei, le storie qui raccolte da Enrico Badellino: l'elegia sulla vanità delle umane cose di Delphine de Girardin, i misteri di Iside evocati da Gérard de Nerval, la stralunata ironia di Vittorio Imbriani e due sorprendenti storie d'amore: quella, narrata da Théophile Gautier, tra un parigino di metà Ottocento e una fanciulla della Pompei romana, e quella della Gradiva narrata da Wilhelm Jensen, così ambigua da dare a Freud l'occasione per il più straordinario esercizio di indagine psicanalitica su un personaggio letterario.
Ultimo atto d'amore-The final act of love
Alda Merini, Mimmo Rotella, Giuliano Grittini
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2010
pagine: 16
L'essenza intima del progetto risiede nell'incontro dell'inattesa triade: Alda Merini, Marilyn Monroe e Mimmo Rotella e riassume la carnalità e la materna comprensione, l'ineffabilità intrappolata dalle parole, il lirismo di Alda Merini e la fusione dei suoi versi con le opere di Mimmo Rotella e Giuliano Grittini, in un atto di reciproca fecondazione. È Alda Merini, la più grande, ed eccentrica, poetessa italiana dell'ultimo secolo, a tributare un altissimo "Ultimo atto d'amore" poetico a un'autentica icona, luminosa e dolente, quale Marilyn Monroe - in cui riconosce una sorta di arcana corrispondenza e che definisce a sua volta, con folgorante intuizione, inaspettatamente, "poetessa". All'eccezionale binomio Marilyn-Alda Merini dedica il proprio, non meno eccezionale, "Ultimo atto d'amore" Mimmo Rotella. È, il suo, un omaggio che finisce con l'essere "ultimo" in senso letterale, purtroppo, poiché l'artista viene a mancare proprio mentre sta realizzando la serie dei décollage ispirati alle poesie dedicate a Marilyn da Alda Merini, così che questo suo "Ultimo atto d'amore" acquista un ulteriore, inestimabile carattere di eccezionalità. A Mimmo Rotella è legato da lunga collaborazione, ancora una volta, Giuliano Grittini - artefice, in questo caso, di un "atto d'amore" che finisce per travalicare ampiamente il puro ambito professionale connesso alla sua, pur magistrale, attività di stampatore d'arte.
Lettere licenziose a Stendhal (1830-1835)
Prosper Mérimée
Libro
editore: Archinto
anno edizione: 1997
pagine: 88
Lettere a Ibis
Jean Genet
Libro: Libro in brossura
editore: Archinto
anno edizione: 2013
pagine: 88
Scritte nove anni prima di "Le condamné à mort", libro d'esordio di Genet, queste lettere conducono alla scoperta di un giovane ventitreenne che, nei caffè di Montparnasse e del quartiere latino di Parigi, frequenta artisti e intellettuali e si lancia nell'agone letterario proponendo un articolo a una piccola rivista, "Jeunes", fondata e diretta da una sua coetanea, Ibis. Donna libera e appassionata, Andrée Plainemaison, alias Pragane, alias Ibis, si interessa di teosofia e di pittura, di danza e letteratura, ma soprattutto introduce Genet nella cerchia dei suoi giovani amici letterati. La corrispondenza tra Jean e Ibis costituisce un'inestimabile testimonianza sul Genet degli anni Trenta - quando il futuro scrittore si arruola nella Legione straniera, scopre Damasco e l'Atlante marocchino, diserta e vaga attraverso mezza Europa -, cruciali per la sua formazione. Ma queste lettere anticipano anche i temi principali dell'opera futura. Genet, poco più che ventenne, possiede una spiccata consapevolezza del suo stile e preannuncia la sintassi ricca e complessa che gli sarà propria - "non arriverò mai a scrivere in modo semplice" afferma già nel 1933 - mentre, parallelamente, esplicita le sue ambizioni con una buona dose di ironia: "In futuro - dice - scriverò prose incandescenti fra i roseti e rigogliose terzine tra le sabbie ardenti".
Amarti non è stato un errore. Lettere 1929-1944
Pierre Drieu La Rochelle, Victoria Ocampo
Libro: Libro in brossura
editore: Archinto
anno edizione: 2011
pagine: 218
Un centinaio di lettere distribuite nell'arco di un quindicennio cruciale per la storia del Novecento - dal 1929 al 1944 - testimoniano la storia d'amore di due personaggi straordinari. Da una parte Victoria Ocampo, editrice e raffinata intellettuale, dall'altra Pierre Drieu la Rochelle, uno dei massimi scrittori francesi del Novecento. L'iniziale, travolgente passione dei sensi si trasforma pian piano in un'amicizia amorosa, che si riflette in un fitto scambio epistolare e si tramuta man mano nella storia di due anime, di due modi di concepire il mondo, negli anni che portano al secondo conflitto mondiale. Entriamo nell'incandescente officina di Drieu saggista e scrittore ma ci addentriamo, al contempo, nel suo complesso e travagliato pensiero politico, che dall'iniziale fascinazione per il comunismo approderà a quel "socialismo fascista" che molti intellettuali di destra pagheranno a caro prezzo, e che per Drieu culminerà nel tragico epilogo della sua esistenza terrena.
Vivere è superare se stessi. Lettere a Jean-Louis Barrault 1935-1945
Antonin Artaud
Libro: Libro in brossura
editore: Archinto
anno edizione: 2011
pagine: 122
Benché quasi irrilevanti da un punto di vista numerico, le lettere di Antonin Artaud a Jean-Louis Barrault consentono di ripercorrere in modo esemplare alcune tappe fondamentali della complessa vicenda umana e culturale di uno dei più grandi e atipici artisti della nostra epoca. Grazie anche a una esauriente e documentatissima biografia, questo libro ci consente di seguire Artaud nell'avventura teatrale parigina, quindi nel suo viaggio iniziatico in Messico, poi in Irlanda e infine nell'ultimo viaggio all'interno di quell'istituzione cui la Società fa ricorso ogniqualvolta sia messa di fronte a un autentico irriducibile.
Coco Chanel
Elisabeth Weissman
Libro: Copertina morbida
editore: Archinto
anno edizione: 2009
pagine: 142
L'immagine del tailleur rosa di Jackie Kennedy macchiato del sangue del marito assassinato ha fatto il giro del mondo. Era firmato Chanel. In che modo un'orfanella abbandonata dal padre tra le mura di un convento è diventata la celebre Coco Chanel, alla testa "del più grande impero mai costruito da una donna"? È stata la leggendaria "Mademoiselle", creatrice del tubino nero, del profumo N° 5, dei gioielli fantasia, del tailleur con i bottoni d'oro, della borsa matelassé e di tanti altri classici. È stata la mecenate discreta di Cocteau, Radiguet, Stravinsky, Reverdy... Ha avuto amanti ricchi e celebri, duchi e artisti, ma anche uomini dalle dubbie frequentazioni. Ha avuto il successo, il denaro, ma non è mai stata una donna veramente felice...
La macchina dei sensi. Lettere 1787-1798
P. Augustin de Beaumarchais, A. Houret de La Morinaie
Libro: Libro in brossura
editore: Archinto
anno edizione: 2008
pagine: 142
Ritrovata di recente, la corrispondenza tra Pierre-Augustin de Beaumarchais e Amelie Houret de La Morinaie, sua ultima amante, porta alla luce un'appassionata storia d'amore che, scoccata alla vigilia della Rivoluzione, sembra simbolicamente suggellare lo splendore di un secolo al tramonto, lo spregiudicato e libertino Settecento. All'inizio, per il cinquantacinquenne Beaumarchais, è il colpo di fulmine, il "tempo del delirio", e la trentenne, bellissima Amelie gli diviene subito "necessaria": "Siete un'incendiaria - le scrive - appiccate il fuoco dappertutto". Beaumarchais è già sposato, e Amelie non intende affatto rimanere relegata nel ruolo di "sposa del cuore". Si arriva così al classico ménage a trois, con la moglie e l'amante sotto lo stesso tetto, che però non regge a lungo. Nel frattempo, infatti, Beaumarchais si ritrova fisiologicamente sprovvisto delle risorse necessarie per soddisfare la passione, ed è a questo punto che il linguaggio epistolare subisce una violenta impennata, colorandosi di un tono "rosso acceso". Beaumarchais, infatti, esige che l'amante adotti un linguaggio estremamente licenzioso, illudendosi di rianimare un ardore ormai estinto. Amélie si rifiuta di svolgere la funzione di una "macchina dei sensi", e si ribella. Amore, galanteria, libertinaggio tramontano ingloriosamente tra toni aspri e risentiti: ironia della sorte, i due ex amanti moriranno a poche settimane di distanza, mentre sulla Francia scintilla già l'astro di Napoleone.
Aspettando Flaubert. Quattro racconti preludio ai capolavori
Libro: Libro in brossura
editore: SEI
anno edizione: 2006
pagine: XX-202
I racconti giovanili di Flaubert costituiscono uno strumento importante non solo per conoscere a fondo il grande autore francese, ma soprattutto per ritrovare già tutti gli spunti, le immagini, l'ispirazione che troveranno una piena realizzazione nei grandi capolavori come Madame Bovary o L'educazione sentimentale. Tali racconti sono difficilmente reperibili in traduzione italiana; vengono dunque qui raccolti, ma soprattutto vengono tirati tutti i fili che li legano ai romanzi della maturità, segnando una coerenza e continuità di temi e di atmosfere; è come un "dietro le quinte" di Flaubert, è come assistere, grazie al puntuale e prezioso lavoro del curatore, all'affilarsi delle armi stilistiche e della poetica che faranno di Flaubert la voce immortale che è poi divenuta. "Una lezione di storia naturale" (1837); "Passione e virtù" (1837); "Memorie di un pazzo" (1838); "Smar" (1839).