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Libri di Denis Lotti

Documentazione Cinematografica ovvero Le fonti storico-cinematografiche

Documentazione Cinematografica ovvero Le fonti storico-cinematografiche

Paolo Caneppele, Denis Lotti

Libro: Libro in brossura

editore: Persiani

anno edizione: 2025

pagine: 209

Questo libro offre un quadro, ampio e completo, dei molteplici documenti utilizzabili per fare storia del cinema. Inventariare le fonti disponibili per il lavoro storico-cinematografico è uno sforzo, a nostro parere, necessario. Qui proponiamo un ordine orientativo, uno tra i molti possibili, per sistemare la moltitudine di documenti e testimonianze. Oltre a stabilire delle categorie ove ordinare i diversi tipi di documenti abbiamo cercato di individuare le tipologie d'informazioni che essi contengono. Il manuale propone quindi una metodologia per classificare e conseguentemente interrogare le fonti. Le lettrici e i lettori noteranno che in questo libro i riferimenti al periodo del muto sono preponderanti rispetto a quelli sulle epoche successive. Questo scaturisce dalla consapevolezza che tra il 1895 e il 1929 siano state costruite le basi per le successive evoluzioni, tecniche, organizzative e di marketing del cinema contemporaneo. Il muto, come periodo fondante del cinema, pur con i suoi scarti e le sue false partenze, ha lasciato un imprinting indelebile e in esso si riconoscono le tendenze di lunga durata che ne hanno influenzato i successivi sviluppi.
17,90

Prime luci. Itinerari nel cinema muto italiano. Temi, generi, forme

Prime luci. Itinerari nel cinema muto italiano. Temi, generi, forme

Denis Lotti

Libro: Libro in brossura

editore: Kaplan

anno edizione: 2024

pagine: 340

Prime luci propone un itinerario tra pellicole prodotte (perlopiù) in Italia, talvolta legate a eventi storici decisivi collocabili tra il 1909 e il 1930. L’approccio analitico adottato persegue vie in parte praticate dalla storiografia cinematografica antica e recente, impegnandosi a dare rilievo, di capitolo in capitolo, a singoli titoli corrispondenti a pellicole superstiti o disperse, di ambito fantastico, comico, divistico, bellico, politico, avanguardistico, dal vero, infine soffermandosi sul passaggio che dal muto conduce al sonoro. I film scelti vorrebbero stimolare in chi legge una riflessione dedicata a temi, soggetti, generi, rappresentazioni e stereotipi talvolta divergenti rispetto al tradizionale canone, o presunto tale.
30,00

Scrivere la storia, costruire l'archivio. Note per una storiografia del cinema e dei media

Scrivere la storia, costruire l'archivio. Note per una storiografia del cinema e dei media

Libro: Libro in brossura

editore: Meltemi

anno edizione: 2021

pagine: 573

A partire dal Convegno di Brighton del 1978 e dalle elaborazioni della New Film History, la ricerca storica ha progressivamente spostato il proprio baricentro dalla ricognizione critica a forme che ricordano to scavo archeologico e che hanno come proprio luogo d'elezione l'archivio. Esso si presta così a essere un sistema di organizzazione e di canonizzazione della memoria collettiva che ha trovato nel XX secolo uno straordinario momento di sistematizzazione teorico-epistemologica. In altri termini, l'archivio è la condizione di possibilità di una sfera culturale e della riflessione storica che a essa si lega: stabilisce che cosa sia dentro o fuori rispetto aí dibattiti che le dominano, che cosa sia possibile conservare a livello storico e che cosa non lo sia. All'interno di questo volume, si indagheranno attraverso più prospettive te principali questioni relative alla storiografia del cinema e dei media: il suo orizzonte istituzionale, il rapporto tra materialità ed elaborazione storica, "l'allargamento dell'archivio" dovuto all'inclusione di "oggetti storici" prima trascurati, le diverse forme che può assumere un archivio e la sua funzione per discipline "giovani" come la storia del cinema e dei media.
28,00

Il cinema tra le colonne. Storia, metodi e luoghi della critica cinematografica in Italia

Il cinema tra le colonne. Storia, metodi e luoghi della critica cinematografica in Italia

Denis Lotti

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2020

pagine: 200

Da almeno un secolo, in Italia, coesistono esperienze eterogenee di critica cinematografica, che disegnano un percorso discontinuo tra passato e presente, tra stampa cartacea e Internet. Dopo un compendio di storia della critica, rivisitata dai pionieri sino ai giorni nostri, l'autore analizza metodi, forme e stili della recensione cinematografica prendendo in esame un ampio ventaglio di quotidiani, periodici, testate, blog e social network. In appendice è presente una antologia di testi scelti, esemplari della vivacità del dibattito italiano sul cinema dall'epoca del muto sino a oggi.
14,00

I topi grigi (Ghione, 1918)

I topi grigi (Ghione, 1918)

Denis Lotti

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 2018

pagine: 98

I Topi Grigi è un serial tra i più lunghi prodotti durante il periodo del cinema muto italiano. Creato e interpretato da Emilio Ghione (1879-1930), fa parte della decennale saga di Za la Mort, un apache che si aggira nei bas-fonds di Parigi, iniziata nel 1914. Per la storiografia cinematografica ha da sempre rappresentato un esempio emblematico di cinema popolare, ispirato a diversi generi e sottogeneri letterari e cinematografici, soprattutto d’Oltralpe. Lungo le otto puntate emergono il racconto nero e il poliziesco, l’esotico di Salgari si intreccia al romanzo dumasiano, mentre l’improbabile e l’inverosimile si confondono con alcuni tratti naturalisti e con il bisogno oraziano dell’angolo al quale il protagonista tende, soprattutto dopo ogni metamorfosi che le mirabolanti avventure e disavventure richiedono al nostro eroe: uno Za la Mort in versione ulissiaca.
10,00

Quattro anni fra le «Stelle». Aneddoti e impressioni

Quattro anni fra le «Stelle». Aneddoti e impressioni

Alberto Rabagliati

Libro: Libro in brossura

editore: Nerosubianco

anno edizione: 2017

pagine: 120

Nel 1927, un giovane milanese approda a Hollywood: è il vincitore di un concorso indetto dalla Fox per trovare in Italia un'alternativa a Rodolfo Valentino, divo stellare allora in forza alla concorrenza, e si chiama Alberto Rabagliati (1906-1974). Quattro anni più tardi, la sua carriera d’attore è già finita, stroncata da questioni “amorose”. Tornato in patria, il futuro cantante confidenziale pubblica un resoconto diaristico dell’esperienza americana nel 1932. Nonostante risenta già dello stereotipo moralistico, il racconto di Rabagliati mitiga il ritratto della spregiudicata casta delle stars servendosi di un tono canzonatorio e si fa leggere come una sorta di edulcorato precursore di Hollywood Babilonia, per il quale bisognerà aspettare comunque il 1959. Oltre ai bagordi e agli incontri ravvicinati con i divi più noti, l’autore regala vivide istantanee d’epoca, da testimone d’eccezione di quel passaggio epocale e traumatico tra muto e sonoro che dice la complessa realtà del cinema di quegli anni; un cinema di cui Rabagliati riesce a osservare anche i colossali dati economici e produttivi e non solo i retroscena. Nulla sembra sfuggirgli. Tutto nutre il mito hollywoodiano.
12,00

Muscoli e frac. Il divismo maschile nel cinema muto italiano (1910-1929)

Muscoli e frac. Il divismo maschile nel cinema muto italiano (1910-1929)

Denis Lotti

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2016

pagine: 228

Un'esplorazione approfondita del divismo cinematografico maschile nella produzione nazionale, resa finalmente oggi possibile grazie ai recenti restauri delle pellicole del muto. Il fenomeno divistico maschile, accanto a quello femminile, ha attraversato i drammatici cambiamenti culturali e sociali del nostro Paese a cavallo della Grande guerra, dall'epoca giolittiana sino all'avvento di Mussolini. Il libro ne ripercorre le varie fasi: da quelle aurorali legate al teatro, sino alle interpretazioni cinematografiche più consapevoli. Dal protodivismo dei mattatori, passando per la nascita del tipo elegante - spalla della diva -, sino ai forzuti più o meno muscolosi. Si giunge, infine, al confronto con modelli e stereotipi che influenzano fortemente l'immaginario dello spettatore italiano, anche politico. Il percorso si presenta come una parabola che, di schermo in schermo, collega il vate al duce alla storia del primo Novecento italiano.
14,00

La documentazione cinematografica ovvero le fonti storico-cinematografiche. Manuale per studiosi, studenti, appassionati

La documentazione cinematografica ovvero le fonti storico-cinematografiche. Manuale per studiosi, studenti, appassionati

Paolo Caneppele, Denis Lotti

Libro: Libro in brossura

editore: Persiani

anno edizione: 2014

pagine: 200

«Questo libro vuole offrire a studenti e studiosi un quadro, ampio e completo, dei molteplici documenti utilizzabili per fare storia del cinema. Inventariare le fonti utilizzabili per scrivere la storia cinematografica è uno sforzo, forse vano e discutibile, ma, a nostro parere, necessario. L'impresa non è facile perché la storiografia del cinema non ha finora tentato di dare una struttura alle proprie fonti. Qui proponiamo un ordine orientativo, uno tra i molti possibili, per sistemare la moltitudine di documenti, testimonianze e fonti che parlano di cinema. Oltre a stabilire delle categorie ove ordinare i diversi tipi di documenti abbiamo cercato di individuare le tipologie d'informazioni che essi contengono. Il manuale propone quindi una metodica per classificare e conseguentemente interrogare le fonti. Queste, infatti, come bambini ben educati, parlano solo se interrogate: "Records, like the little children of long ago, only speak when they are spoken to, and they will not talk to strangers". I lettori noteranno che in questo libro i riferimenti al periodo del muto sono preponderanti rispetto a quelli sulle epoche successive. Questo non è il vezzo da storico ma scaturisce dalla consapevolezza che tra il 1895 e il 1929 siano state costruite le basi per le successive evoluzioni, tecniche, organizzative e di marketing del cinema contemporaneo. Il muto, come periodo fondante del cinema, pur con i suoi scarti e le sue false partenze, ha lasciato un imprinting indelebile e in esso si riconoscono le tendenze di lunga durata che ne hanno influenzato i successivi sviluppi» (gli autori)
17,90

Emilio Ghione. L'ultimo apache. Vita e film di un divo italiano

Emilio Ghione. L'ultimo apache. Vita e film di un divo italiano

Denis Lotti

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Cineteca di Bologna

anno edizione: 2008

pagine: 206

Uno studio approfondito e organico intorno alla figura di Emilio Ghione, che grazie a un sistematico lavoro di esplorazione in archivi italiani e stranieri, non punta solo a ricostruirne la filmografia e la biografia attoriale e registica, ma gli restituisce in pieno il ruolo cruciale di punto di confluenza e irradiazione di molte tensioni e spinte del cinema muto italiano. Emilio Ghione, cineasta e divo, è l'eroe notturno del primo cinema italiano. Za-la-Mort è il suo personaggio emblema, incarnazione del mito popolare dell'apache: "buono" e "malvagio", abitante ambiguo e irredimibile dei bassifondi urbani. Una figura e un nome che, dagli anni Dieci del secolo scorso, hanno percorso tra oblio e carsiche riapparizioni la cultura e l'immaginario del nostro paese. Non solo viene qui ricostruito l'albero genealogico da cui nasce la figura di Za-la-Mort, ma anche tutto il tessuto di relazioni letterarie, teatrali, sociali e culturali europee, l'humus, da cui il principale personaggio di Ghione prende vita e si sviluppa.
14,00

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