Libri di Daniele Morciano
Youth work in Europa e in Italia. Conoscere per ri-conoscere l'animazione socioeducativa
Daniele Morciano
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2021
pagine: 302
A livello europeo l'espressione 'youth work' si riferisce a un insieme di pratiche socioeducative rivolte ai giovani in una sfera di confine tra quella informale (famiglia, gruppo dei pari, socialità online ecc.) e quella formale (scuola, università, formazione professionale ecc.). Soprattutto su impulso dell'Unione Europea e del Consiglio d'Europa, in Italia si osserva un rinnovato interesse verso questo settore, denominato animazione socioeducativa giovanile nella traduzione dei documenti europei. Il libro ripercorre il processo di sviluppo di una comunità di pratica tra gli operatori di youth work in Europa, per poi esplorare la pluralità di tradizioni e attori che in Italia si possono far ricadere in questo specifico settore. L'autore, inoltre, traccia alcune linee di un percorso di riconoscimento istituzionale e di sviluppo professionale dell'animazione socioeducativa giovanile, oltre a inquadrarla come ambito di ricerca sociologica e valutativa in relazione al più generale processo di pluralizzazione dei contesti educativi e formativi.
Osservazione, riflessività e apprendimento nelle professioni d'aiuto. Esperienze di Work Discussion psicoanalitica
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 232
La Work Discussion è un metodo di apprendimento dall’esperienza che coinvolge gruppi di operatori impegnati in servizi o interventi complessi nel campo delle relazioni d’aiuto. Il volume, tra le poche pubblicazioni in Italia su questo tema, raccoglie resoconti su gruppi di Work Discussion a orientamento psicoanalitico, che hanno visto la partecipazione di insegnanti, educatori, infermieri, psicologi e assistenti sociali. L’opera inquadra le potenzialità della Work Discussion come metodo di ricerca qualitativa applicabile alla valutazione di programmi complessi, tracciando una possibile area interdisciplinare tra sociologia della formazione, teoria psicoanalitica applicata alle organizzazioni e valutazione basata su partecipazione e riflessività degli operatori. Nello specifico, la complessità con cui la Work Discussion psicoanalitica aiuta a confrontarsi riguarda i meccanismi psicologici e organizzativi attivati per difendersi dall’impatto emotivo del proprio lavoro, soprattutto quando arrivano a impedire un’efficace lettura dei bisogni, così come delle opportunità e dei confini del proprio operato. Finalità della Work Discussion è bonificare quei vissuti emotivi che si fa più fatica a tollerare, così da predisporsi ad affrontare la complessità di una relazione d’aiuto per la ricchezza di possibilità che racchiude. Tutti gli autori hanno avuto esperienze di formazione e collaborazione presso la Tavistock Clinic e il Tavistock Institute di Londra. Margaret Rustin, Emil Jackson e Jonathan Bradley sono psicoterapeuti dell’infanzia e dell’adolescenza specializzati nell’osservazione psicoanalitica e l’apprendimento di gruppo. William Halton e Nick Papadopoulos applicano la teoria psicoanalitica alla consulenza organizzativa nel settore pubblico e privato. Il collegamento tra psicoanalisi e ricerca sociale è al centro dei lavori di Michael Rustin e Paul Hoggett, rispettivamente sociologo presso l’Università East London e docente di politica sociale presso l’Università West of England di Bristol. Alcuni saggi sono curati da operatori che hanno partecipato a gruppi di Work Discussion, in particolare Alison Hall, infermiera specializzata in oncoematologia pediatrica, e Stuart Hannah, assistente sociale. Maxim De Sauma e Sarah Fielding sono rispettivamente direttore e psicologa del Brent Center for Young People di Londra, tra i primi centri di psicoterapia psicoanalitica per l’adolescenza nel Regno Unito.
Spazi per essere giovani. Una ricerca sulle politiche di youth work tra Italia e Inghilterra
Daniele Morciano
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 240
In che modo promuovere centri giovanili intesi come spazi educativi dove i giovani possano vivere la loro età quale condizione esistenziale specifica? Spazi, quindi, in cui fare esperienza dell'essere giovani e della tensione sempre presente tra le proprie spinte verso il nuovo e la tendenza delle istituzioni a preservare il sistema vigente di norme e rapporti di potere. A partire da questo interrogativo, il libro presenta una ricerca sui centri giovanili. Da una prospettiva sociologica, i centri giovanili sono spazi di socializzazione distinti dalla famiglia e dalla scuola dove i giovani possono costruire forme espressive di sé. Il libro presenta una dettagliata ricostruzione teorica e due ricerche empiriche utili a orientare responsabili di politiche pubbliche, professionisti e operatori sociali su come costruire spazi educativi dove i giovani abbiano un ruolo attivo, propositivo e decisionale: rinviare questa possibilità all'età adulta, infatti, appare sempre più una resistenza al cambiamento, se si considera la crescente fluidità e indeterminatezza delle soglie di passaggio verso lo status di adulti. Tenendo conto dei risultati del lavoro svolto in merito dal Consiglio d'Europa e dalla Commissione Europea, il volume offre uno spaccato comparativo con il caso dell'Inghilterra dove gli youth workers sono professionisti provenienti da specifici percorsi formativi e regolamentati da sistemi di accreditamento pubblici.
Voci dal sommerso. Storie di lavoro non regolare
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2008
pagine: 232
Culture giovanili e spazi trasformativi. Una ricerca sui processi creativi che generano il cambiamento
Daniele Morciano, Fausta Scardigno
Libro: Libro in brossura
editore: libreriauniversitaria.it
anno edizione: 2023
pagine: 162
Con il rafforzamento del ruolo delle Regioni nel campo delle politiche giovanili, in Italia si è diffusa una nuova generazione di spazi urbani alimentati da una cultura creativa del "fare", che vede i giovani muoversi in prima persona nell'ideazione e attuazione di progetti. Diverse culture emergenti danno forma a questi spazi e allo stesso tempo li usano come contenitori di risorse, ambienti di apprendimento, generatori di reti e relazioni, attivatori di energie, incubatori progettuali e diffusori di innovazione. Il libro presenta i risultati di una ricerca valutativa realizzata in Puglia che ha voluto contribuire a una conoscenza micro-sociologica sui processi di cambiamento che si possono osservare all'interno di questi spazi e nel territorio. Punto di partenza sono state le narrazioni raccolte tra i giovani che partecipano a questi progetti e gli operatori impegnati nella loro gestione.