Libri di Claudia Giurintano
Potere e forme del consenso nella storia del pensiero politico
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2024
pagine: 552
Il volume raccoglie i saggi del Convegno nazionale dell'Associazione italiana degli storici delle dottrine politiche, tenutosi a Palermo nel maggio 2022, con l'obiettivo di mettere a confronto le concezioni che nel corso dei secoli hanno reso il. consenso uno dei momenti qualificanti della sovranità popolare. I contributi, arricchiti dal dialogo con studiosi di discipline affini - dalla filosofia politica e filosofia del diritto, al diritto costituzionale - declinano, con metodi e sensibilità differenti, il tema del potere e delle forme del consenso nella storia del pensiero politico, offrono un'analisi delle teorie con cui sono state poste in relazione le classi dirigenti e i regimi politici e, al tempo stesso, indagano la legittimazione del potere come esito determinato dal consenso del popolo, le cui questioni e tensioni si intrecciano in uno scenario nazionale e internazionale contemporaneo sempre più complesso. Prefazione di Claudio Palazzolo.
La redazione del «Domani d'Italia» (1922-1924). Valori cristiani e difesa delle libertà democratiche
Claudia Giurintano
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2023
pagine: 222
Noto periodico edito a Milano dal 24 dicembre 1922 al 9 luglio 1924 di ispirazione popolare, il «Domani d’Italia» nacque come una «piccola fiaccola» che avrebbe dovuto illuminare in quel momento di “buio” «fino all’alba del domani». Grazie allo sforzo congiunto, la redazione organizzò una resistenza “armata” solo di inchiostro per denunciare le conseguenze che il 28 ottobre 1922 avrebbe determinato nella storia italiana ed europea e per contribuire a creare una coscienza democratica ritenuta necessaria nella formazione della generazione che sarebbe stata chiamata a rinnovare le istituzioni politiche dopo la fine del fascismo. Attraverso il dibattito condotto dai redattori nelle pagine del «Domani d’Italia» e in altre pubblicazioni coeve, è possibile cogliere l’unanime impegno a difesa della libertà, «valore dei valori», diritto naturale prima che civile e politico, e della democrazia, che richiedevano il dialogo con tutti coloro che, pur appartenendo a sensibilità politiche assai differenti, desideravano rivendicare un’antitesi sociale, politica e morale con il fascismo, contribuendo a prospettare i diversi problemi di politica interna ed estera «come tante facce del più formidabile ed unico problema: quello della vita civile del nostro paese».
Nilde Iotti. Declinazioni di un'esperienza politica e istituzionale
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2021
pagine: 314
Le pagine del volume Nilde Iotti. Declinazioni di un'esperienza politica e istituzionale, curate da Claudia Giurintano, con la prefazione di Francesca Russo, Presidente del Comitato scientifico della Fondazione Iotti, testimoniano l'entusiasmo con cui alcuni docenti del Dipartimento di Scienze politiche e delle relazioni internazionali dell'Università di Palermo (A. Blando, M. Buscemi, D. Ferrara, C. Giurintano, M.C. Parlato, M. Patti, A. Pera e G. Tumminelli) hanno voluto aderire alla proposta della Fondazione Nilde Iotti di offrire il proprio contributo scientifico nel centenario della nascita di una grande madre della nostra Repubblica. In un'ottica pluridisciplinare, con approcci metodologici differenti, le relazioni qui proposte desiderano esprimere il momento di dialogo e di condivisione, tra storici, giuristi e sociologi, chiamati a declinare, secondo le proprie competenze, i tanti aspetti del pensiero e dell'azione di una protagonista politica poliedrica che in tutti i ruoli istituzionali seppe sempre trasmettere la passione, il senso del dovere e il rispetto per le istituzioni.
L'abolizione della schiavitù nelle colonie francesi. Il rapporto della commissione Broglie (1840-1843)
Claudia Giurintano
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 160
Presieduta dal duca Achille Léonce Victor de Broglie (1785-1870), genero di Madame de Staël, la Commission des affaires coloniales, approvata da Luigi Filippo d'Orléans nel 1840, operò sino al 1843 allo scopo di esaminare le questioni relative alla schiavitù e alla costituzione politica delle colonie francesi. Con il suo rapporto finale - definito da Alexis de Tocqueville "a chef - d'oeuvre" - e i suoi progetti di legge sull'emancipazione generale e simultanea e sull'emancipazione progressiva e parziale, essa ebbe il merito di preparare un piano per la liberazione degli schiavi. Nonostante l'importante lavoro svolto, la "Commissione Broglie" non riuscì a produrre gli esiti sperati a causa delle resistenze delle lobbies dei proprietari di piantagioni, desiderose di conservare le loro "società particolari" e, soprattutto, ostinate a difendere la schiavitù con la "doppia passione per il pregiudizio e per l'interesse". Per istituzionalizzare l'abolizionismo, fu necessario attendere gli eventi della Rivoluzione del 1848. Tuttavia, sarebbe un errore non ricordare che, oltre a quell'acceleratore che fu rappresentato dalla Rivoluzione di febbraio, e che consentì a Victor Schoelcher di raggiungere l'obiettivo, l'abolizione della schiavitù nelle colonie francesi s'iscrive in un lungo processo, nell'opera di molti uomini tra i quali Victor de Broglie, l'illustre presidente della Commissione impegnata a promuovere alcuni provvedimenti, poi recepiti nel decreto del 27 aprile 1848.
Letture e riletture sulla Sicilia e sul meridione
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 304
Il volume raccoglie alcune relazioni presentate in occasione del ciclo di seminari Letture e riletture sulla Sicilia e sul Meridione, inserito nell'ambito del progetto di ricerca FFR dell'Università di Palermo, coordinato da Salvatore Costantino, dal titolo Genesi dei fenomeni e dei comportamenti mafiosi: istituzioni, società civile e modelli teorici in Sicilia tra Otto e Novecento. Il volume sviluppa, attraverso letture e ri-letture di opere di autori passati e recenti, noti e meno noti, l'analisi di vecchie e nuove questioni sulla Sicilia e sul Meridione, argomentate con rigore metodologico, ricchezza di dati e di spunti di policy. Questa impostazione anima i diversi saggi di: E. Felice, S. Costantino, F.M. Lo Verde, C. Giurintano, M, Saija, M.T. Gammona, F. Sidoti, A. Bellavista, P.F. Asso, G. Scichilone, M. Di Figlia, M. Benfante, A. Zanca, G. Cappello, G. Frazzica, R. Foderà, N. Vara. I contributi mostrano, fra l'altro, come sia ancora importante interrogarsi sulla genesi, sulla diffusione e sulla permanenza di categorie subculturali che continuano a prodursi e riprodursi in assenza di politiche integrate, sino a costituire parti di una modalità dell'esistenza culturale che ha plasmato il divenire siciliano.
Augustin Cochin e il correspondant. Scritti sulla «Questione italiana» (1860-1862)
Claudia Giurintano
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Editoriale Toscano
anno edizione: 2012
pagine: 230
La res publica di F. Luigi Ferrari
Claudia Giurintano
Libro
editore: Centro Editoriale Toscano
anno edizione: 2009
pagine: 332
Riformismo e liberalismo in August Cochin
Claudia Giurintano
Libro
editore: Centro Editoriale Toscano
anno edizione: 2007
Sapienti per sempre. La ricerca storica e la produzione storiografica di Cataldo Naro
Claudia Giurintano, Roberto Osculati, Salvatore Valla
Libro: Copertina morbida
editore: Sciascia
anno edizione: 2009
pagine: 272
Ignazio Torregrossa. Carità cristiana e giustizia sociale
Claudia Giurintano
Libro
editore: SEI
anno edizione: 1996
pagine: VI-224
Saggista e giornalista brillante, uomo d'azione deciso, inizia accanto a Giacomo Cusmano il suo impegno sociale e politico, superando la concezione assistenziale e caritativa per approdare alla definizione di un progetto di società cristianamente avanzato e socialmente rispondente ai reali bisogni della popolazione. Le sue prese di posizione politiche, le sue scelte e soprattutto i suoi scritti gli hanno procurato l'accusa di modernismo. Torregrossa china la testa, si ritira dalla vita pubblica, accetta di fare il parroco, scompare dalla scena. Ma la sua lezione resta, raccolta ieri da discepoli intelligenti e decisi, attuale oggi per la chiarezza con cui imposta i problemi sociali e per l'efficacia delle soluzioni proposte.