Libri di Cinzia Schiavini
Guida alla letteratura degli Stati Uniti. Percorsi e protagonisti (1945-2014)
Cinzia Scarpino, Cinzia Schiavini, Sostene Massimo Zangari
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2014
pagine: 560
Biografie e bibliografie, opere e aneddoti, frasi celebri e collaborazioni, tutto ciò che vorreste sapere di Flannery O'Connor, Raymond Carver, Truman Capote, Norman Mailer, J.D. Salinger, Joan Didion, Joe Lansdale, Toni Morrison, Cormac McCarthy, Philip K. Dick, James Ellroy, Stephen King, Alice Walker, Mario Puzo... Nomi noti e meno noti al pubblico italiano disegnano percorsi tematici, geografici e formali dedicati a esperti e non esperti. Uno sguardo sulla narrativa americana del secondo Novecento in cui personaggi, trame, temi ricorrenti, modelli formali si intrecciano all'avvicendarsi di correnti letterarie e grandi eventi storici e politici. E la musica? La poesia? Il teatro? I testi di Bob Dylan e Bruce Springsteen, le sperimentazioni del Living Theatre, le opere di David Mamet, Sam Shepard e Tony Kushner, la poesia di Adrienne Rich, Robert Lowell e Allen Ginsberg...
Leggere Twain
Cinzia Schiavini
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2013
pagine: 143
Quale fu il percorso che portò Twain a diventare, da apprezzato umorista dell'Ovest e conferenziere di grande successo, prima il cantore più celebre della vita e dell'infanzia sul Mississippi, e poi l'autore di apocalittiche visioni sul destino degli Stati Uniti, nonché sferzante critico della loro politica imperialista? Il libro esplora con un linguaggio chiaro e scorrevole la vita e le opere di un autore che, con i suoi mille volti e contraddizioni, ha saputo incarnare come nessun altro luci e ombre del mito e della realtà americani.
Americana. Storie e culture degli Stati Uniti dalla A alla Z
Mario Maffi, Cinzia Scarpino, Cinzia Schiavini, Sostene Massimo Zangari
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2012
pagine: 768
Ci sono motel, grattacieli, diner, drive-in, fast food, ponti, parchi, battelli a vapore. Ci sono metropoli, ghetti, piccole città e città fantasma. Ci sono treni, taxi gialli e aquile solitarie. Ci sono orsi, orsetti, trote e alligatori. Ci sono toffolette, apple pie, hamburger e hot dog, ziti e zeppole. Ci sono cowboy, telepredicatori, wobblies e flappers, quaccheri e mormoni. Ci sono Peanuts, Simpson, Barbie, nerd, supereroi e ufo. Ci sono i re Elvis e Michael, Charlie Parker, Dolly Parton e Billie Holiday. Ci sono Hollywood e Broadway, Dallas e E.R., Walker Evans e Edward Hopper, Dean Moriarty, Huck Finn, Gatsby, Achab e Rossella. E poi femministe tenaci, capi tribù, intellettuali radical, esploratori coraggiosi, scienziati visionari. Ma anche ammutinamenti di schiavi, massacri di indiani, battaglie coloniali, guerre sanguinose, lotte operaie, movimenti di protesta, scandali politici, armi, stragi, catastrofi ambientali. È l'America delle grandi città, certo, ma anche delle isole, dei luoghi isolati e sperduti, delle "cinture" della Bibbia e del cotone, delle aree postindustriali e postminerarie. È l'America dei deserti e del Mississippi, delle praterie e della Silicon Valley, della Route 66 e di Roswell, delle frontiere di ieri e di oggi. Ma poi, che cos'è l'"America"? Da che parte sta? A queste domande cerca di rispondere "Americana", dizionario atipico di più di trecento voci a stelle e strisce.
Sulle strade d'America. L'autobiografia di viaggio statunitense contemporanea
Cinzia Schiavini
Libro: Copertina morbida
editore: ShaKe
anno edizione: 2011
pagine: 238
Von the road non solo come viaggio nello spazio, ma anche come esplorazione in profondità, alla ricerca delle radici della cultura e dell'identità statunitensi. Questo volume è uno studio interdisciplinare dell'autobiografia di viaggio contemporanea che prende in esame la rinascita del travet writing nel periodo compreso fra gli anni settanta e la fine del Novecento. Da sempre segno distintivo dell'esperienza americana, il viaggio (come scoperta e conquista) è stato a lungo lo strumento prediletto nella costruzione identitaria nazionale. Al contempo, esso ha incarnato fin dall'inizio anche la protesta e il desiderio di fuga verso un altrove, spesso ricercato all'interno dei confini della madrepatria. La nuova narrativa on the road rivela quanto i significati del viaggio, del luogo e il senso di appartenenza siano tornati a essere cruciali nel discorso culturale odierno, proprio per le radicali e continue trasformazioni che i movimenti transnazionali e la ciclicità delle crisi economiche hanno generato nel tessuto sociale statunitense degli ultimi decenni. È una letteratura che contribuisce a gettare nuova luce sul rapporto fra gli Stati Uniti e l'altrove, sui processi migratori, sulla relazione fra i centri e i margini della nazione, sul legame fra gli Stati Uniti e il passato, nonché sulle geografie etniche e sulla mai sopita questione razziale.