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Libri di Christian Mauri

Il volo di Achille

Il volo di Achille

Christian Mauri

Libro: Libro in brossura

editore: Casa Editrice Pagine

anno edizione: 2024

pagine: 242

Il Volo di Achille nasce dal desiderio di fondere insieme tre grandi passioni della sua vita: il volo, la storia e la mitologia greca. L'autore a voluto immaginare una storia con al centro il più grande eroe di tutti i tempi inserito in un contesto più moderno, dove il guerriero si fonde con la macchina, con l'aereo, dando vita ad epiche battaglie, proprio come Achille fece sui campi di battaglia di fronte alla possente Troia.
19,00

Le ali spiegate

Le ali spiegate

Christian Mauri

Libro: Libro in brossura

editore: Casa Editrice Pagine

anno edizione: 2024

pagine: 221

In questo suo primo libro autobiografico, l’autore Christian Mauri inizia la sua narrazione da un sogno in cui si immedesima nel volo di un’aquila, poi si sveglia e sbatte contro la realtà. Vuole fare il pilota di aerei militari, questo è il suo unico desiderio, e da quando ha memoria di sé sogna di volare ma le cose non andranno proprio così e a 14 anni, invece che ritrovarsi tra i banchi in una classe dell’Istituto Tecnico Aeronautico, inizia il Liceo Classico (che alla fine non lo porterà a varcare la soglia della prestigiosa Accademia Aeronautica ma quella dell’università per iniziare, senza successo, gli studi di Economia e Commercio così come auspicato dalla famiglia). Dopo un anno di inutile frustrazione e insuccessi accademici, da cui si generò anche una bella depressione, arrivò come per tutti i giovani della sua epoca, la “cartolina” per il servizio militare e, inaspettatamente, questo fu un inatteso salvataggio da cui poté ripartire con una nuova vita al servizio del proprio Paese come Ufficiale di Complemento dei Carabinieri. Qui vi rimase per tre anni, due dei quali in un prestigioso reparto speciale in Sardegna, occupandosi di sequestri di persona e ricerca di latitanti, immerso in un’attività operativa di cui il cuore stesso era rappresentato dal volo in elicottero che, sebbene non ne fosse il pilota ma uno dei passeggeri, rappresentò una bellissima esperienza. Dopo il congedo, finalmente maturo e capace di compiere il proprio destino, decise di intraprendere il percorso per il conseguimento della licenza di pilota civile, lavorando il giorno e studiando la sera presso la scuola dell’Aeroclub di Roma con sede nello storico aeroporto dell’Urbe, fino al giorno in cui decise di partecipare alle selezioni per la più prestigiosa delle scuole di volo: l’Accademia dell’Alitalia. Vinse il concorso e iniziò un percorso meraviglioso e formativo della durata di un anno e mezzo che lo porterà prima in America e poi nella famigerata scuola di Alghero dove si sono formati decine di ottimi piloti della nostra compagnia di bandiera. Ha volato vent’anni per Alitalia. In questo periodo si è creato una famiglia e oltre le gioie della vita familiare dovrà sperimentare purtroppo diverse delusioni professionali che, iniziate a causa del fallimento del 2008 e della fusione con Airone, sono diventate via via sempre di più in una picchiata inarrestabile che si concluderanno solo il 14 ottobre del 2021 con l’inevitabile fallimento di Alitalia e la conseguente nascita di ITA. Decise di offrirsi volontario proprio quel giorno per effettuare quello che sarebbe passato alla storia come l’ultimo volo di Alitalia dopo 76 anni di vita e quell’ultimo volo alla fine risulterà il più bello, il più commovente, quello della riappacificazione con un mondo avaro di soddisfazioni e ricco di delusioni, decidendo, alla fine, di smettere di fare il pilota di linea perché nessun’altra le avrebbe rapito il cuore così come fece Alitalia venti anni prima. Ora, alla soglia dei 50 anni, ha riscoperto il volo solo per passione con i piccoli aerei monomotore e trovandosi nella necessità di ricostruire una nuova vita professionale ha iniziato a svolgere l’attività di istruttore di volo con un nuovo sogno nel cassetto: pilotare i Canadair dei Vigili del Fuoco.
16,00

Latium arcaico

Latium arcaico

Christian Mauri

Libro: Copertina morbida

editore: Aracne (Genzano di Roma)

anno edizione: 2022

pagine: 216

Il volume prende in considerazione alcuni centri arcaici meno conosciuti del Latium vetus, di difficile e controversa localizzazione, tra cui ad esempio le cittadelle arcaiche di Corioli (Monte Giove) e Apiolae (Monte Savello), nonché gli insediamenti volsci di Pollusca (Aprilia) e Longula (presso Anzio). Soltanto in una occasione si è giunti ad una nuova proposta di localizzazione, come nel caso del Lucus Ferentinae con il santuario di Vallericcia. L'indagine ha interessato anche i laghi ormai prosciugati di Valle Ariccia e Pavona, con le relative opere di ingegneria idraulica di epoca pre-romana. Lo studio ha coinvolto anche alcuni centri fortificati romani di età repubblicana, fondati durante le guerre di annessione del Latium vetus e del territorio volsco, e precisamente le cittadelle di Maecium (San Gennaro) e Mugilla (su via di Fioranello). È stata portata nuova luce su alcuni aspetti oscuri del Lazio arcaico ed è stata ricostruita quindi una fetta storico-topografica del Latium vetus che rischiava di andare perduta. L'indagine ha riguardato da ultimo i 30 populi albenses, ovvero le 30 colonie latine fondate dalla capitale Albalonga, di cui ne è stata proposta anche una plausibile localizzazione. Nei casi di Pavona e di Aprilia infine questo studio è stato esteso anche al Medioevo, tramite l'ubicazione delle numerose località e toponimi riportati dalle fonti medievali, che hanno permesso una ricostruzione topografica medievale di questi territori.
26,00

La Sabina prima dei sabini: gli aborigeni e l'età del Bronzo. I santuari romani in opera poligonale

La Sabina prima dei sabini: gli aborigeni e l'età del Bronzo. I santuari romani in opera poligonale

Christian Mauri

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2018

pagine: 152

Dionigi di Alicarnasso riporta l'elenco degli insediamenti che occupavano la Sabina in epoca protostorica, in un periodo assimilabile oggi all'età del Bronzo. La descrizione di Dionigi prende in considerazione quattro itinerari, lungo cui egli collocava questi abitati riportando anche le distanze, espresse in stadi, tra un centro e l'altro. Oggi, confrontando la mappatura dei siti protostorici della provincia di Rieti con le indicazioni topografiche dello stesso Dionigi, è stato possibile localizzare ogni singolo abitato degli Aborigeni. Sono state quindi identificate le antiche città di Palatium, Suesbula, Suna, Mefula, Orvinium, Vatia e, nell'area dell'antico Lago Velino, le città perilacustri di Carsula, Marruvium e l'isola di Issa. È stata condotta inoltre una ricognizione in territorio cicolano alla ricerca delle strutture romane in opera poligonale segnalate dagli esploratori ottocenteschi e pertinenti in genere a santuari. In questo modo sono state identificate le città di Lista e Cliternia.
19,00

Cecchina archeologica. Guida storica e topografica al territorio di Cecchina dall'epoca romana al medioevo e Seicento

Cecchina archeologica. Guida storica e topografica al territorio di Cecchina dall'epoca romana al medioevo e Seicento

Christian Mauri

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2018

pagine: 216

Il volume raccoglie tutti i dati archeologici e storici del territorio di Cecchina, suddividendoli per epoche. Si parte dalle ville di epoca romana, circa una dozzina, la più importante delle quali fu certamente quella del console Memmio Regolo. Si passa quindi al medioevo e al Seicento, dove lo studio si è concentrato sui molti casali e torri risalenti alle due epoche che si possono ammirare lungo una vasta area che da Fontana di Papa giunge fino a Cancelliera, lungo l'asse della via Nettunense: tra i più importanti il Casale di Tor Paluzzi (oggi Vecchio Montano), il Casale dei Cecchini (che ha lasciato il nome al paese) e la tenuta di Montagnano, dotata di casale turrito, mulino, chiesetta e stalle. L'ultimo capitolo tratta la nascita del paese moderno, sorto intorno alla stazione ferroviaria fatta erigere da papa Pio IX nel 1862. Prefazione di Roberto Libera. Presentazione di Nicola Marini.
20,00

La civiltà medievale di Lanuvio

La civiltà medievale di Lanuvio

Christian Mauri

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2013

pagine: 164

Gli studi su Lanuvio hanno portato inaspettatamente alla "scoperta" di una colonia romana dell'età di Silla (riportata dalle fonti e le cui mura sono conservate nelle fondazioni del castello medievale) ed anche alla "scoperta" della Civita Novina del IX secolo, ovvero una fortificazione altomedievale, in genere molto rare nella zona dei Castelli Romani e di cui a Lanuvio se ne ignorava l'esistenza. Nel tardo Medioevo e primo Rinascimento il castello di Lanuvio è stato oggetto di una serie di restauri e di ristrutturazioni, che ne hanno conferito l'aspetto attuale. Lo studio delle torri di difesa ha consentito di datare al 1480 il grande Torrione cilindrico posto all'ingresso del centro storico (e di attribuirne la costruzione al cardinale G. d'Estouteville) ed anche di datare le torri rotonde al 1501-1503 e di attribuirle a un intervento diretto di papa Alessandro VI Borgia, con l'ausilio di architetti fiorentini.
15,00

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