Libri di Christian Marazzi
La gratuità si paga. Le metamorfosi nascoste del lavoro
Spartaco Greppi, Samuele Cavalli, Christian Marazzi
Libro: Copertina morbida
editore: Casagrande
anno edizione: 2022
pagine: 167
Il lavoro gratuito è un fenomeno in espansione che sta avendo ripercussioni enormi sull'assetto dello Stato sociale e la qualità di vita delle persone. Il libro, frutto di anni di studi sulle trasformazioni del lavoro, fa il punto sul fenomeno, ne analizza origini e conseguenze, e spinge a riflettere su quanto sia importante agire.
Il posto dei calzini. La svolta linguistica dell'economia e i suoi effetti nella politica
Christian Marazzi
Libro: Copertina morbida
editore: Casagrande
anno edizione: 2021
pagine: 159
"Lavorare comunicando". La nostra epoca ha conosciuto una trasformazione profonda dei processi produttivi. Mentre la catena di montaggio escludeva ogni forma di linguaggio come fattore direttamente produttivo, oggi non si dà produzione senza comunicazione: anzi, lavoro e informazione collaborano per garantire il massimo effetto nel minor tempo possibile. Le tecnologie si sono configurate come vere e proprie macchine linguistiche e la versatilità si è imposta quale carattere fondamentale per i lavoratori, a scapito della specializzazione. In bilico tra filosofia politica e teoria economica, Il posto dei calzini ripercorre lo sviluppo del modello post-fordista fin dalle sue origini, ponendo al centro della riflessione l'irruzione del linguaggio nella sfera produttiva. Se quando apparve per la prima volta nel 1994 questo libro fu accolto come l'annuncio di un nuovo paradigma di pensiero, oggi, a quasi trent'anni di distanza, è considerato un piccolo classico che non smette di illuminare le dinamiche che caratterizzano le società del presente.
Il lavoro, la fabbrica, la città. Gli scritti di Sergio Agustoni, intellettuale militante
Sergio Agustoni
Libro: Libro in brossura
editore: Casagrande
anno edizione: 2020
pagine: 512
L’operaismo, corrente marxista nata negli anni Sessanta dall’esperienza teorica e politica dei «Quaderni Rossi» di Raniero Panzieri, ha fin dall’inizio posto al centro della sua attenzione il ruolo trainante dell’operaio della grande industria e dell'operaio migrante nell'Europa dello sviluppo economico post-bellico. Questa riflessione si è diffusa anche in Svizzera attraverso l’esperienza politica di Lotta di Classe, organizzazione nata dalle ceneri del Movimento Giovanile Progressista. La sfida dei suoi militanti era di analizzare il ruolo dei lavoratori migranti e dei salariati nella costruzione del benessere svizzero del secondo dopoguerra, ruolo al centro di quello sviluppo che farà del nostro paese uno dei poli dell’industria meccanica a livello internazionale. Tra gli intellettuali che aderirono a questa corrente una figura di spicco è stata quella di Sergio Agustoni, ricercatore e attivista in Lotta di Classe, poi giornalista alla Televisione svizzera di lingua italiana, che è riuscito nel corso degli anni a sviluppare un approccio teorico al capitalismo elvetico tenendo conto dei mutamenti economico-sociali avvenuti a partire dagli anni Ottanta. Il volume propone una selezione dei lavori più significativi di Sergio Agustoni introdotti da un ampio saggio di Mattia Pelli, che va a tracciare il percorso di questo «intellettuale militante» e a collocarlo nel più ampio contesto dell’operaismo svizzero e italiano. Antologia e saggio introduttivo di Mattia Pelli.
Che cos'è il plusvalore?
Christian Marazzi
Libro: Copertina morbida
editore: Casagrande
anno edizione: 2017
pagine: 85
Che cos'è il plusvalore? È facile rispondere che si tratta di quel plus, di quell'eccedenza che si crea all'interno di un processo produttivo, se non che non è affatto evidente capire quali forme abbiano preso, oggi, i processi produttivi. I tempi in cui il valore di beni e servizi poteva essere definito in termini di lavoro all'interno di un preciso ambito produttivo, la fabbrica, sembrano ormai definitivamente superati. La vita stessa è messa al lavoro e i processi di estrazione di plusvalore toccano il nostro corpo e le nostre emozioni. Come si pongono allora, nell'epoca della "stagnazione secolare", le antiche questioni dell'adeguatezza della domanda, dei redditi e della loro distribuzione, e quella della conversione del plusvalore in denaro? In questo breve, intenso saggio, nato come conferenza rivolta a un pubblico di non specialisti, Marazzi ci mostra come ragionare sui concetti dell'economia equivalga, in sostanza, a riflettere su noi stessi e sulle nostre società in senso antropologico e politico.
Un labyrinthe en miniature
Christian Marazzi, Mattia Bonetti
Libro: Copertina morbida
editore: Casagrande
anno edizione: 2017
pagine: 20
Artecrazia. Macchine espositive e governo dei pubblici
Marco Scotini
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2016
pagine: 288
Dopo la crisi finanziaria del 2008 è evidente che una indagine attenta dello «stato dell'arte» non può prescindere da una critica di quei meccanismi che creano l'illusione dell'esposizione come spazio aperto, non codificato, estraneo alle gerarchie prestabilite e alle egemonie d'impresa; come anche il nuovo ruolo assunto dai pubblici dell'arte nelle industrie creative e nell'economia dell'evento. Eppure nell'ultimo decennio numerose sono le esperienze artistiche, espositive e museali che hanno proposto nuove pratiche e nuove forme di relazione con gli spazi, le opere e il pubblico stesso. L'arte contemporanea si rivela così capace di misurarsi con il terreno della politica, facendo della critica all'economia e alla società neoliberale il luogo in cui mettere alla prova la libertà artistica come tale. Biennali e pubblici, misure del valore e display, mediatizzazione e attivismo sono al centro di questa disamina da cui lo statuto dell'arte non risulta più lo stesso, così come le sue funzioni e i suoi ruoli. Il libro raccoglie contributi critici su Guy Debord, Peter Friedl, Alberto Grifi, Sanja Ivekovic, Armando Lulaj, Deimantas Narkevicius, Oliver Ressler, Harald Szeemann, Franco Vaccari, Paolo Virno, Clemens von Wedemeyer, Li Xianting, fra gli altri.
Diario della crisi infinita
Christian Marazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2015
pagine: 191
L'indefinito prolungarsi e globalizzati della crisi, la sua cronicità, la devastazione sociale di cui è all'origine, ci costringono a interrogarci sulla natura del capitalismo finanziario. Un capitalismo che si è imposto con la distruzione della società fordista alla fine degli anni Settanta e si è poi finanziarizzato a tal punto da stravolgere le stesse categorie di denaro, salario, profitto e rendita. Se il lavoro salariato è andato in frantumi e lo Stato sociale è stato smantellato nella sua funzione di regolazione macroeconomica e sociale, se l'indebitamento privato ha preso il posto di quello pubblico nella creazione della domanda effettiva, se i mercati finanziari esercitano la loro sovranità al posto di quella statuale e se il denaro si è di fatto privatizzato per assecondare la sete di profitti delle imprese multinazionali e dei grandi investitori istituzionali, allora qualcosa di veramente profondo è accaduto in questi anni, qualcosa che ha intaccato alla radice la nozione stessa di capitalismo. Il capitale come rapporto sociale si è spezzato, la creazione di ricchezza è ormai incapace di generare crescita e benessere, mentre produce disuguaglianze vertiginose e sofferenza diffusa. Distruggendo la classe operaia fordista, il capitale ha distrutto al contempo quella dinamica che gli permetteva di crescere. Non c'è crollo, ma crisi come forma permanente di accumulazione e comando politico... Prefazione di Franco Berardi Bifo.
Il comunismo del capitale. Biocapitalismo, finanziarizzazione dell'economia e appropriazioni del comune
Christian Marazzi
Libro
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2010
pagine: 160
Finanza bruciata
Christian Marazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Casagrande
anno edizione: 2009
pagine: 140
Se è ormai evidente che ci si trova nel mezzo di una crisi economica di proporzioni storiche, l'interpretazione di questa crisi non è affatto scontata. C'è chi si affretta a puntare il dito contro la cosiddetta finanza creativa e i bonus ai manager delle banche, accusandoli di aver intossicato l'economia reale. C'è chi vede negli ormai famigerati prestiti subprime l'origine di ogni male e, di conseguenza, anche il punto su cui intervenire per risanare il sistema economico-finanziario. In questo breve saggio scritto con l'urgenza dei suoi libri migliori, Christian Marazzi suggerisce un'altra interpretazione e, sbarazzando il campo da categorie onnipresenti ma a suo avviso obsolete, costringe a una riflessione più radicale. Fin dove si è spinto il capitalismo nella sua insaziabile ricerca di profitto? Quali sono le sue mutazioni degli ultimi anni? Perché esso sembra accanirsi soprattutto contro il ceto medio e le classi meno abbienti, cioè contro persone che non hanno niente da offrirgli all'infuori della loro "nuda vita"? Esaminando questi argomenti, Marazzi offre una valutazione delle strategie adottate dai governi americano e europei per fronteggiare la crisi in corso e avanza alcune ipotesi sull'evoluzione della stessa. (Prefazione di Silvano Toppi)
Nuovi bisogni. Nuovo welfare. Analisi dell'evoluzione delle prestazioni sociali in Canton Ticino
Christian Marazzi, Spartaco Greppi, Emiliano Soldini
Libro
editore: SUPSI
anno edizione: 2007
pagine: 240
La moneta nell'impero
Andrea Fumagalli, Christian Marazzi, Adelino Zanini
Libro
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2002
pagine: 117
Capitale & linguaggio. Dalla new economy all'economia di guerra
Christian Marazzi
Libro
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2002
pagine: 168
Questo libro si concentra sulle cause che hanno portato alla depressione economica e finanziaria internazionale e sugli strumenti di cui il governo americano si sta dotando per rispondervi: la guerra. Tra la fine della new economy e la nuova economia di guerra non c'è un semplice legame di causa-effetto, ma un rapporto che è tessuto da molti fili: il passaggio da una forma di produzione di tipo industriale a una di tipo informatico, il ruolo della finanza e delle politiche neoliberali, la proprietà delle risorse mondiali e delle materie prime, e persino la radicale mutazione dello stesso capitalismo. Capire le premesse economiche del crollo delle Twin Towers significa capire il paradigma produttivo che si va imponendo: la guerra.