Libri di Cesare Rota Nodari
Il «Don Palla» 1981-2018
Michele Iagulli, Cesare Rota Nodari
Libro: Copertina rigida
editore: Corponove
anno edizione: 2019
pagine: 184
Storia e caratteristiche strutturali del Centro Sociale Polivalente "Don Stefano Palla" di Piazza Brembana. Nella prima parte del libro, Michele Iagulli evidenzia come Il "Don Palla" sia l'esito di intuizioni felici e avveniristiche che, dall'idea iniziale e dalle risorse economiche di Don Palla, hanno coinvolto l'intera alta Vale Brembana, grazie alla volontà di Pietro Busi, che ne raccolse il testimone con determinazione, con passione e grande fiducia nella Provvidenza. La seconda parte curata dall'architetto progettista Rota Nodari, attraverso disegni, grafici e fotografie scandisce la genesi e l'evoluzione del "Don Palla" nel corso dei decenni. Il tutto per garantire agli ospiti e al personale adeguate risposte alle diverse necessità assistenziali, sanitarie, sociali sempre nell'attenzione alla "felicità" della persona, come attesta anche il "giardino sensoriale", ultimo pezzo del grande puzzle "Don Palla", metafora dell'agire politico di Pietro Busi e "impareggiabile monumento di solidarietà, di cura e amore verso gli anziani" come venne definito il Centro, in occasione del Premio Mamma Calvi al commendatore Pietro Busi.
Saluti da...
Cesare Rota Nodari
Libro: Copertina morbida
editore: Grafica e Arte
anno edizione: 2018
pagine: 128
I gioppini
Cesare Rota Nodari
Libro: Libro spiralato
editore: Museo del Falegname Tino Sana Fondazione
anno edizione: 2017
Presepi
Cesare Rota Nodari
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2015
pagine: 72
"La storia del presepio di Almenno San Bartolomeo è assai lunga. Ha origini assai lontane. Testimoniate dalle antiche statue in gesso utilizzate fino a circa trent'anni fa per il presepio della chiesa parrocchiale e reimpiegate, negli anni successivi, nel presepio permanente ubicato nello scurolo, sempre della chiesa parrocchiale. Le notizie relative alla storia remota sono scarne, come lo sono quelle di tutte le storie minori. Come lo è quella di tutti i presepi minori, quelli non appartenenti alle aree italiane classiche della produzione presepistica così detta 'd'arte': quella napoletana e siciliana, quella genovese, quella tirolese. Statue povere dunque, per presepi poveri: in gesso perlopiù, realizzate con gli stampi e colorate a mano. Si ha memoria di un laboratorio che anche a Bergamo produceva 'a stampo' statue in gesso. Forse provengono proprio da quel laboratorio le statue in gesso che venivano impiegate e ancora conservate gelosamente quale memoria storica importante delle tradizioni almennesi. Quale testimonianza della loro sofferta e lunga sopravvivenza, documentata dalle mutilazioni, dalle tracce dei numerosi interventi riparativi, dalle ferite." (dalla prefazione)
È Natale
David Maria Turoldo, Cesare Rota Nodari
Libro: Libro in brossura
editore: Servitium Editrice
anno edizione: 2002
pagine: 76
"È Natale" dice il grande evento dell'incarnazione del Verbo, sconvolgente e perenne novità nella storia e in ogni storia del farsi carne della parola divina, e, insieme, il ripetersi rituale di una celebrazione entrata nella civiltà, che ha creato costume, con tutte le sue contraddizioni. Turoldo, con il tipico suo linguaggio di fede pura, immediata, e di denuncia senza veli dell'ipocrisia e della scandalosa, perfino orrenda, lontananza dal senso della festa, riporta il lettore al centro del gioioso annuncio di liberazione e all'inesauribile principio di umanità che scaturisce dalla presenza in mezzo a noi del Figlio di Dio.
È Natale
David Maria Turoldo, Cesare Rota Nodari, Damiano Tavoliere
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Servitium Editrice
anno edizione: 2002
pagine: 76
"È Natale" dice il grande evento dell'incarnazione del Verbo, sconvolgente e perenne novità nella storia e in ogni storia del farsi carne della parola divina, e, insieme, il ripetersi rituale di una celebrazione entrata nella civiltà, che ha creato costume, con tutte le sue contraddizioni. Turoldo, con il tipico suo linguaggio di fede pura, immediata, e di denuncia senza veli dell'ipocrisia e della scandalosa, perfino orrenda, lontananza dal senso della festa, riporta il lettore al centro del gioioso annuncio di liberazione e all'inesauribile principio di umanità che scaturisce dalla presenza in mezzo a noi del Figlio di Dio.