Libri di Carmen Trimarchi
Governo dell’economia e rappresentanza funzionale. Un profilo istituzionale (1861-1937). Dalle Camere di commercio ai Consigli dell’economia corporativa
Carmen Trimarchi
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 186
Il volume è dedicato alla storia del sistema camerale italiano, dalla fondazione alla fusione all’interno del progetto corporativo fascista; letta attraverso le sue dinamiche e contraddizioni, i suoi punti di forza e di debolezza, i momenti di stallo e di rilancio, i ritardi e le accelerazioni, le crisi organizzative e le riforme, attuate o solo immaginate. Le vicende delle Camere di commercio, organismi, sospesi tra i compiti amministrativi affidati loro dallo Stato e la rappresentanza d’interessi privati, svelano in filigrana le tante Italie che il processo di unificazione non aveva potuto o saputo fondere tra di loro; raffigurando uno dei primi strumenti di costruzione e di consolidamento dell’unità nazionale. Le Camere di commercio costituiscono la rappresentanza di classi dirigenti locali che ambiscono a diventare nazionali, sicché nella loro attività si possono cogliere sia la gelosa difesa dell’interesse territoriale sia, al tempo stesso, l’ambizione crescente a una proiezione nazionale, e non solo.
Oltre l'Università. Storia, istituzioni, diritto e società, studi per Andrea Romano
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 1088
Immaginata in ideale continuità con il volume «Università "contro"? Il ruolo degli atenei negli ordinamenti in crisi», che raccoglie gli atti dell'omonimo Convegno internazionale tenutosi a Messina nel dicembre 2018, la presente opera collettanea, nel celebrare Andrea Romano, professore emerito dell'Ateneo peloritano e storico delle istituzioni universitarie, ne vuole ricordare anche le ulteriori, molteplici direttrici di ricerca. Il volume, aperto da alcuni «ritratti», risulta articolato in cinque sezioni (Le istituzioni e la storia, Storia, politica e società, Il diritto e la storia, Questioni di diritto, Università, scuole, saperi), corrispondenti ad altrettanti interessi del Maestro, nelle quali studiosi di generazioni diverse, provenienti da differenti ambiti scientifico-disciplinari, hanno voluto ricordare, attraverso i loro contributi, la lunga e prestigiosa carriera accademica di Andrea Romano. Storico del diritto e delle istituzioni, a lungo preside della Facoltà di Scienze politiche, segretario generale del Centro di documentazione per la storia dell'Università di Messina, Andrea Romano, medaglia d'oro del Senato accademico dell'Ateneo di Danzica, è stato insignito, nel 1998, del dottorato honoris causa in Scienze sociali di quell'Università. Tra il 2000 e il 2018 ha ricevuto la laurea honoris causa dagli atenei di Cordoba, Mariupol, «Rey Juan Carlos» di Madrid, «El Salvador» (Argentina). La comunità accademica, italiana e internazionale, ha inteso così onorare un intellettuale curioso, un lettore appassionato, un docente attento alla qualità della didattica e sensibile ai temi dell'internazionalizzazione, un Maestro severo quanto generoso.
Le camere di commercio italiane in età liberale (1862-1910). Dinamiche istituzionali, rappresentanza d'interessi e mediazione politica
Carmen Trimarchi
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 220
È l'istituzione Camera di commercio, la sua fondazione, il suo legame con il potere centrale, indagati nello spazio temporale che intercorre tra gli assetti normativi del 1862 e del 1910, l'oggetto di questo studio. Un'indagine che, partendo dal dato prescrittivo, si snoda attraverso fonti archivistiche e letterarie alla ricerca del réel administratif, dell'effettività di funzionamento degli apparati, in un periodo che coincide ed oltrepassa l'età liberale, nel quale la vicenda delle Camere di commercio, soggetto terzo chiamato a svolgere un ruolo di mediazione fra il centro e la periferia, è emblematica del mutare dei modi di inserimento e rappresentanza degli interessi dei privati nell'amministrazione pubblica e dunque del mutare del rapporto Stato-società.