Libri di Bruno Montanari
Potere e negoziazione. Il diritto al tempo del post-pensiero
Mario Barcellona, Bruno Montanari
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2023
pagine: 144
In questo libro si presenta una riflessione a due voci sulle condizioni di possibilità di una comprensione teorico-generale del nostro tempo. Gli autori, un giuscivilista e un filosofo del diritto, si chiedono se l’esperienza giuridica, ridotta a negoziazione tra poteri, e il pensiero, sostituito da linguaggi numerici e iconici, possano servire ancora a garantire i soggetti e a progettare la società.
Lettere del Madagascar
Bruno Montanari
Libro: Copertina morbida
editore: Duc Arti Grafiche
anno edizione: 2007
pagine: 128
Itinerario di filosofia del diritto
Bruno Montanari
Libro
editore: CEDAM
anno edizione: 1999
pagine: XVI-276
Effettività e giuridificazione. Il diritto sindacale negli anni '80
Bruno Montanari
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2002
pagine: 144
Potevo fare meglio? Ovvero Kant e il lavavetri. L'etica discussa con i ventenni
Bruno Montanari
Libro
editore: CEDAM
anno edizione: 2008
pagine: 264
Il volume non vuole proporre un'interpretazione del pensiero kantiano in senso stretto bensì attraverso l'utilizzo degli strumenti critici che la prospettiva teoretica di Kant fornisce
L'avventura della parola. Venti anni di filosofia del diritto (2000-2020)
Bruno Montanari
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2022
pagine: 304
Due parole su questa pubblicazione. Vuole essere una testimonianza su come una persona della mia età ha interpretato il mutamento culturale avvenuto a partire dagli anni 2000; mutamento segnato dall’affermazione di quello che più volte mi è capitato di definire “post pensiero”, costruito come degenerazione, in chiave aridamente pragmatistica, di quel funzionalismo luhmanniano, che aveva alla sua origine ben altra ricchezza culturale, permeata anche dalle novità della fisica e della chimica del XX secolo. Si è affermato, “poi” (avrebbe detto certamente Luhmann), un mondo costruitosi attraverso la negoziazione tra poteri di mero fatto, perché divenuto orfano delle categorie di riconoscimento e di qualificazione sia dei soggetti, sia delle loro azioni. In un tal mondo sono divenute di fatto irrilevanti, sia per gli addetti ai lavori, sia per l’ambiente sociale, le categorie giuridiche e politiche, ed anche antropologiche, che si può dire abbiano segnato, pur con le ovvie differenze storiche, ma conservandone, fino alla maggior parte del ’900, il nome apparente: “modernità”.
La sera
Bruno Montanari
Libro: Libro in brossura
editore: Casa Editrice Pagine
anno edizione: 2009
pagine: 100
Già il titolo di questa raccolta di Bruno Montanari, ne suggerisce la tensione interiore: la vita sembra essere una "corsa" affannosa verso la "sera" e, arrivato il crepuscolo, si fanno strada i rimpianti per le sensazioni perse, per le emozioni non pienamente gustate. Attraverso versi spesso, volutamente scarni e aridi, a mimare sapientemente la mancanza di aspettative e speranze, prende forma un io poetico estremamente denso e sensibile: "Ora ho davanti giornate / prive di colore. / Non scorrono più i sogni / e arido è il cuore". Apparentemente semplice ed essenziale, il verso di Montanari, ad una lettura più attenta, si rivela ricco di scelte espressive e di analogie simboliche in grado di regalare emozioni forti e farci riflettere sui particolari della vita, che svelano, così, la loro intima essenza, il loro sorriso e le loro lacrime.
La dolce stagione della partenza
Bruno Montanari
Libro: Copertina rigida
editore: MA. GI. (Patti)
anno edizione: 2014
pagine: 96
La fragilità del potere. L'uomo, la vita, la morte
Bruno Montanari
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 179
Il potere è fragile e oneroso. È fragile, perché dipende dagli "altri", che pur deve materialmente dominare. È oneroso, perché l'obbedienza ha un suo prezzo: la minaccia o la lusinga, la paura o il consenso. Appartiene all'uomo, alla sua ambizione e alla sua ignoranza. L'ambizione lo spinge alla conquista, l'ignoranza gli cela la causa della precarietà di ciò che ha ottenuto. Tutto dipende dall'uomo, dalla sua mente, dal suo carattere, dalla sua psiche, dalla sua immaginazione, dalla sua parola, dai suoi muscoli, dalla sua destrezza: dalla sua "testa" e dal suo "corpo". Vi sono epoche in cui l'uomo onora l'esistenza, pur vivendo in mezzo alla miseria ed alle persecuzioni; e tempi nei quali non sperimenta altro, ad ogni livello, che la propria mediocrità. Il saggio è pensato, dunque, in una chiave, che definisco "antropologico-esistenziale": il potere, infatti, è una dimensione esclusivamente umana, che ha la sua cifra nel non accettare la propria finitudine. Non è effettivo se non si pensa "assoluto", ma la tensione dell "io" per realizzare quell'assolutezza incontra sul suo percorso l'"alterità"; e la incontra sempre di nuovo, nonostante ogni tentativo per eluderla, schiacciarla, renderla inoffensiva e impotente. Di qui una ineliminabile "fragilità": il potere che l'"io" accumula, quali che siano le forme materiali in cui si manifesta, incrocia strutturalmente l'"alterità" e da essa, oggettivamente, dipende.
Filosofia del diritto: il senso di un insegnamento. Teoria e critica della regolazione sociale. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 96
Atti del Convegno - Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano, 2-3 Ottobre 2015.