Libri di Aurelio Manzi
L'uomo e il paesaggio. L'economia umana e la sua influenza sugli aspetti paesaggistici e sulla biodiversità di un territorio
Antonio Di Renzo
Libro: Libro in brossura
editore: Carabba
anno edizione: 2022
pagine: 152
L’Abruzzo è la regione appenninica per eccellenza, l’unica area dell’Italia peninsulare in cui la montagna è stata centrale nella vita economica, sociale e culturale, perlomeno fino agli inizi del ’900. Oggi la situazione è cambiata. La montagna è stata abbandonata dai suoi abitanti, richiamati dalle nuove attività economiche che si concentrano nel fondovalle, lungo la fascia costiera, nelle aree metropolitane sempre più bulimiche e caotiche. Il ruolo centrale e secolare della montagna, nella nostra regione, improvvisamente si è dissolto. Si tratta di un evento epocale, frutto di uno sconvolgimento avvenuto a partire dal XVIII secolo che ha portato l’uomo a distaccarsi dal suo ambiente naturale.
I progenitori delle piante coltivate in Italia. I parenti selvatici dei vegetali in coltura per uso alimentare, il processo di domesticazione e la salvaguardia
Aurelio Manzi
Libro: Copertina rigida
editore: Meta (Treglio)
anno edizione: 2020
pagine: 280
L'Italia è una terra che vanta una biodiversità vegetale eccezionale, che non trova riscontro in Europa. La sua flora annovera anche innumerevoli specie considerate i progenitori selvatici di piante coltivate per i più svariati usi. Il volume indaga sui parenti selvatici delle piante in coltura ad uso alimentare che vegetano nel nostro Paese. Ne illustra il processo di domesticazione e le prime fasi di coltivazioni. Per diverse specie, le prime esperienze di coltivazione sono state intraprese proprio in Italia, sia nella preistoria che nei tempi successivi, in particolare nel periodo romano e nel Rinascimento. L'Italia può vantare il primato della domesticazione di svariate colture anche impensabili come nel caso del papavero da oppio, di numerosi ortaggi, legumi e diverse specie di alberi fruttiferi. Inoltre, le forme selvatiche hanno concorso con i loro geni alla nascita e selezione di numerose varietà coltivate tra cui alcuni vitigni autoctoni, cultivar di olivo, alberi fruttiferi e piante orticole, concorrendo in maniera determinante alla formazione del cospicuo patrimonio agronomico della Nazione, fondamento solido e irrinunciabile della nostra civiltà agricola.
Cibo della miseria. Latirismo e altre malattie legate all'alimentazione contadina in Abruzzo
Aurelio Manzi
Libro: Copertina morbida
editore: Meta (Treglio)
anno edizione: 2016
pagine: 104
Il volume esamina gli effetti negativi dell'uso alimentare di alcune piante coltivate sulla salute umana, specialmente tra le classi sociali più deboli. Si tratta di colture comuni e diffuse che, però, possono risultare nocive per la presenza di alcuni parassiti fungini nonché di particolari infestanti, oppure per la carenza di determinati nutrienti indispensabili per il nostro organismo. Inoltre, nel caso di diverse colture minori o di uso zootecnico, in passato ben più diffuse e radicate, per il contenuto di pericolosi composti chimici tossici. In particolare, si ricostruiscono le vicende storiche e scientifiche legate ad una misteriosa epidemia di latirismo in un centro montano dell'Abruzzo, nella prima metà dell'Ottocento, a seguito dell'introduzione della coltivazione di una specie di cicerchia (Lathyrus clymenum). Vengono messe in luce l'opera e la figura di uno sconosciuto medico di provincia che riuscì a individuare le cause della grave malattia ed impedirne la diffusione nell'intero Regno di Napoli.
Storia dell'ambiente nell'Appennino centrale. La trasformazione della natura in Abruzzo dall'ultima glaciazione ai nostri giorni
Aurelio Manzi
Libro
editore: Meta (Treglio)
anno edizione: 2012
pagine: 316
L'Abruzzo è una terra, posta al centro del Mediterraneo, con una natura straordinaria che esprime una biodiversità eccezionale, raramente riscontrabile in ambito italiano ed europeo. Eppure, l'azione dell'uomo, fin dalla sua comparsa, ha influito sulla natura primordiale, ha sistematicamente trasformato l'ambiente per adattarlo alle sue esigenze di vita. Oggi non c'è ettaro di terreno che non abbia risentito dell'attività antropica. Aurelio Manzi ripercorre la storia dell'ambiente nella regione, dall'ultima glaciazione fino ai nostri giorni, con gli occhi del naturalista attento alle vicende umane. Analizza le trasformazioni ambientali nelle diverse epoche, i cambiamenti nel paesaggio e nell'agricoltura, le mutazioni nelle comunità faunistiche e floristiche. Si sofferma sulla distruzione di importanti ecosistemi come il lago Fucino, uno dei più estesi bacini italiani, oppure la preziosa torbiera di Campotosto, le aree paludose e la fascia costiera, indugia sulla devastazione dei grandi complessi forestali, in particolare le selve della pianura. Indaga su alcuni processi oggi in atto di portata storica, tra cui l'abbandono della fascia montana e collinare con la conseguente urbanizzazione della costa, i cambiamenti climatici e gli effetti ambientali che ne derivano.
Pastori, lanaioli e contadini. La pastorizia e la lavorazione della lana nel versante orientale della Maiella
Aurelio Manzi, Giuseppe Manzi
Libro: Copertina morbida
editore: Meta (Treglio)
anno edizione: 2007
pagine: 108
Giardini d'aranci sull'Adriatico. L'agrumicoltura nelle Marche: aspetti colturali e artistici
Aurelio Manzi, Germano Vitelli
Libro: Libro in brossura
editore: Andrea Livi Editore
anno edizione: 2018
pagine: 176
Nel volume si è voluto esaminare il territorio che si estende lungo la fascia costiera da Porto San Giorgio a San Benedetto del Tronto e lungo le località limitrofe medio-collinari e collinari sino a 500 metri di altitudine sul livello del mare, dove sono ancora leggibili i segni della tradizione agrumicola piena dal secolo XVI ai giorni nostri.
Maiella orientale. Quando la geologia diventa mito-The Eastern Maiella. When geology becomes myth
Aurelio Manzi
Libro: Libro in brossura
editore: Textus
anno edizione: 2022
pagine: 261
Il volume percorre tutto il territorio orientale del monte Maiella alla scoperta di uno dei tragitti meno noti inclusi nel Parco nazionale della Majella, divenuto nel 2021 diventa Geoparco Mondiale dell'UNESCO con il nome di Majella Geopark. L'autore, Aurelio Manzi, botanico e studioso delle trasformazioni del paesaggio, ne fornisce una descrizione naturalistica, geologica e storica. Accanto ai testi si snoda un vero e proprio racconto fotografico, fatto di immagini d'autore che il fotografo Bruno D'Amicis ha scattato accompagnando l'autore nelle sue ricognizioni. Il risultato è un'incursione nel cuore dell'Appennino, utile tanto al lettore che voglia intraprendere il viaggio quanto agli appassionati di storie e fotografie di montagne.
Giardini d'aranci sull'Adriatico. L'agrumicoltura nelle Marche: aspetti colturali e artistici
Aurelio Manzi, Germano Vitelli
Libro: Libro in brossura
editore: Andrea Livi Editore
anno edizione: 2016
pagine: 176
Nel volume si è voluto esaminare il territorio che si estende lungo la fascia costiera da Porto San Giorgio a San Benedetto del Tronto e lungo le località limitrofe medio-collinari e collinari sino a 500 metri di altitudine sul livello del mare, dove sono ancora leggibili i segni della tradizione agrumicola piena dal secolo XVI ai giorni nostri.
Casoli città dell'olio. Guida naturalistica, storica, artistica e culturale della città
Maria Concetta Nicolai, Mario Pellegrini, Aurelio Manzi
Libro: Libro in brossura
editore: Ianieri
anno edizione: 2011
pagine: 108
Origine e storia delle piante coltivate
Aurelio Manzi
Libro
editore: Carabba
anno edizione: 2006
pagine: 344
Piante sacre e magiche in Abruzzo
Aurelio Manzi
Libro
editore: Carabba
anno edizione: 2003
pagine: 144
I gessi di Gessopalena e della valle dell'Aventino
Giovanni Di Falco, Aurelio Manzi, Giuseppe Manzi
Libro
editore: Ianieri
anno edizione: 2003
pagine: 64
I gessi, oltre a costituire una grande valenza di carattere geologico, speleologico, paesaggistico e floristico-vegetazionale, di fatto presentano un eccezionale valore culturale in quanto sin dall'antichità l'uomo ha utilizzato questa pietra nell'edilizia e in diversi altri campi, elaborando e differenziando nel corso dei secoli una vera e propria "cultura del gesso". Questa particolare cultura legata ad una risorsa naturale, comune a molti centri della vallata dell'Aventino, proprio a Gessopalena si manifesta nei suoi aspetti più complessi ed articolati, e per certi versi unici e spettacolari. La conoscenza serve a restituire identità e forza ad una regione come l'Abruzzo.