Libri di Angelo Panebianco
L'automa e lo spirito. Azioni individuali, istituzioni, imprese collettive
Angelo Panebianco
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2009
pagine: 264
Un robusto filo lega due delle questioni più controverse nelle scienze sociali. La prima ha per oggetto il rapporto fra determinismi sociali e libera volontà personale, fra eteronomia e autonomia degli individui. La seconda riguarda i processi mediante i quali l'aggregazione delle azioni individuali genera macroeventi. Nel suo nuovo libro Angelo Panebianco propone un articolato menù di strumenti per l'indagine sui percorsi e le modalità di conversione dalle situazioni "micro" ai fenomeni "macro". La scommessa sottostante è che una migliore conoscenza di questi processi possa accrescere la capacità della teoria sociale e politica di spiegare persistenze e mutamenti nelle società.
La società anarchica. L'ordine nella politica mondiale
Hedley Bull
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2004
pagine: XVI-366
Scritto nel 1977 e tradotto ora per la prima volta in italiano, "La società anarchica" è un testo classico il cui valore oltrepassa i limiti del contesto storico nel quale è stato concepito. Esiste un ordine nella politica mondiale? Come è possibile far convivere la società e il principio anarchico? Nel cercare una risposta a tali determinanti interrogativi, Hedley Bull tocca i temi essenziali della realtà politica internazionale: il contrasto tra i principi dell'ordine e della giustizia, il significato controverso della guerra e il ruolo delle grandi potenze, l'origine e il funzionamento delle istituzioni che hanno segnato la storia della società internazionale europea.
Il potere, lo stato, la libertà. La gracile costituzione della società libera
Angelo Panebianco
Libro: Libro rilegato
editore: Il Mulino
anno edizione: 2004
pagine: 370
Quali fattori rendono la "società libera", nelle sue rare incarnazioni storiche, così poco libera? Come mai il pensiero liberale ha prodotto descrizioni tanto insoddisfacenti della politica? Perchè il liberalismo ha sempre incontrato grandi difficoltà nel pensare la politica in modo realistico? Fra questi interrogativi esiste, secondo l'autore, uno stretto legame. Se, infatti, gli ostacoli a una più compiuta realizzazione della società libera sono di natura politica, l'incapacità del liberalismo di pensare la politica è parte integrante del problema. Un libro che tenta di comprendere meglio il rapporto fra potere politico e libertà individuale.
Lealtà, defezione, protesta. Rimedi alla crisi delle imprese, dei partiti e dello stato
Albert O. Hirschman
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2017
pagine: 215
Che scelte hanno i consumatori, gli iscritti a un partito, i cittadini di fronte al deterioramento di un prodotto, al declino dell'organizzazione partitica, all'inefficienza e ai segnali di disgregazione di uno stato? Secondo il pensiero degli economisti, il consumatore insoddisfatto opterà per la defezione. Ma non sempre ciò è possibile. Talvolta la strada dell'uscita è sbarrata o troppo costosa. In questo caso, come pensano j politologi, le persone insoddisfatte ricorreranno alla protesta, alla «voce». In quali condizioni si sceglie l'uscita e in quali la voce? Ormai divenuto un classico e ora riproposto con una illuminante introduzione di Angelo Panebianco, il libro è dedicato alla esplorazione di tali condizioni, all'esame delle possibili conseguenze del prevalere dell'uscita o della voce, alle diverse combinazioni fra le due opzioni, nonché al ruolo importante che in tali dinamiche gioca un terzo fattore, la lealtà.
L'oppio degli intellettuali
Raymond Aron
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2017
pagine: 432
Classico del pensiero liberale contemporaneo, a cavallo tra il pamphlet e il saggio di sociologia culturale, questo libro rappresenta forse la più penetrante critica agli intellettuali occidentali di sinistra che sia mai stata scritta. Raymond Aron da un lato ricostruisce gli argomenti di cui una certa intellighenzia si è nutrita nella sua polemica contro la «democrazia capitalista» e ne mostra tutti i punti deboli; dall’altro analizza le cause di questo atteggiamento mediante un esame delle diverse figure di intellettuale e delle funzioni sociali da esse soddisfatte, offrendo una spiegazione delle ragioni che spingono uomini intelligenti ad adottare idee stupide. Nelle prime due parti del libro, l’autore prende di petto soprattutto i «miti» politici (sinistra, rivoluzione, proletariato) e quella forma di idolatria della storia attraverso cui i maîtres à penser «progressisti» (Jean-Paul Sartre, Albert Camus, Maurice Merleau-Ponty…) hanno giustificato il totalitarismo sovietico e i suoi crimini. L’ultima parte è dedicata a una riflessione, sempre di grande attualità, sul ruolo degli intellettuali e sul rapporto tra questi e la politica.
Persone e mondi. Azioni individuali e ordine internazionale
Angelo Panebianco
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2018
pagine: 635
Che rapporto c'è fra le persone comuni, uomini e donne che non detengono posizioni di autorità, e le vicende internazionali? Quanto e come le loro azioni influenzano guerra e la pace, i rapporti fra economia e la politica internazionale e, più in generale, i legami fra i diversi gruppi umani? Che rapporto c'è fra quelle stesse azioni, le tradizioni culturali dei diversi territori, e le politiche estere degli stati? Per rispondere a tali interrogativi occorre guardare oltre il mero ruolo delle élites: le classi dirigenti infatti interagiscono, in modi spesso molto complessi, con una molteplicità di individui che stanno al di fuori delle ristrette cerchie del potere. Questo libro propone un punto di vista inconsueto e lenti teoriche originali per esplorare il modo in cui le azioni individuali e le interazioni fra individui condizionano vicende apparentemente così lontane dalla vita quotidiana, nell'intento di rendere più comprensibili i complicati processi che governano le arene internazionali.
All'alba di un nuovo mondo
Angelo Panebianco, Sergio Belardinelli
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: 132
Movimenti populisti in ascesa in quasi tutte le democrazie liberali, crisi economica e demografica, insicurezza collettiva: nei segnali del malessere che affligge la nostra società dobbiamo leggere il cupo presagio di un tramonto prossimo dell'occidente? E se invece di un inevitabile declino si trattasse di una fase transitoria? Due visioni diverse ma complementari - più attenta l'una alle dinamiche geopolitiche, l'altra alla dimensione religiosa e ai processi culturali - si confrontano in queste pagine sul destino dell'Europa. Nella convinzione che proprio nella tradizione della civiltà europea si possano trovare le risorse culturali, politiche e istituzionali per guardare con fiducia al futuro.
Democrazia e sicurezza. Società occidentali e violenza collettiva
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 344
L'opinione pubblica nelle democrazie è spesso portata a sottovalutare i rischi per la sicurezza del Paese. Questo è tanto più vero nel caso delle democrazie europee, in virtù della «lunga pace» che fu propria del periodo che va dalla fine della Seconda guerra mondiale alla fine della guerra fredda. Esaurito il confronto fra Stati Uniti e Unione Sovietica e finita la politica dei blocchi, le minacce alla sicurezza sono diventate più diffuse. Con la ripresa della competizione fra le grandi potenze, le guerre civili che insanguinano certi Paesi extraoccidentali e i cui effetti investono le nostre democrazie, e non ultimo con le azioni dei gruppi terroristici, i rischi oggi si sono moltiplicati. Tra l'altro non bisogna dimenticare che le democrazie sono solite risolvere pacificamente i conflitti interni e ciò può renderle impreparate quando si trovano a fare i conti con esplosioni di violenza collettiva o con minacce esterne. Un quadro dunque complesso e articolato su cui questo volume, che raccoglie studi maturati in ambiti e con competenze diversi, vuole fare chiarezza.
La parabola della Repubblica. Ascesa e declino dell'Italia liberale
Angelo Panebianco, Massimo Teodori
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2022
pagine: 256
Cosa sarebbe accaduto se Piero Gobetti, Giovanni Amendola, Carlo Rosselli e Giacomo Matteotti non fossero stati assassinati dal regime fascista? La democrazia liberale e socialista che rappresentavano avrebbe avuto maggiore fortuna? L'unica cosa certa è che il vuoto politico lasciato da quei delitti tra le fila dell'antifascismo ha influito sulle sorti della Repubblica. Le interpretazioni e le memorie più diffuse del Novecento italiano mettono l'accento su una storia segnata dall'impronta cattolica e da quella comunista con qualche riferimento alle destre. Ma quale è stato il ruolo dei liberali e perché è importante rievocarlo? Angelo Panebianco e Massimo Teodori rivivono e raccontano in questo volume le vicende nazionali da - gli anni Quaranta a oggi mettendo a fuoco proprio l'esperienza della «Terza forza» democratica. Teodori rievoca la sua attività di fondatore del Partito radicale con Pannunzio e Pannella, di militante federa - lista con Spinelli e per la libertà della cultura con Silone e Chiaromonte, oltre che di protagonista delle inchieste parlamentari su Sindona e la P2 fino al crollo della «Prima» Repubblica. Panebianco, da studioso di politica, ricostruisce la parabola liberale, stretta tra «bianchi» e «rossi», fino alla sua scomparsa di fatto nell'ultima stagione dominata dai populismi di destra e sinistra. Insieme scrivono una storia controcorrente del nostro Paese. Un affresco di vita vissuta che porta con sé la denuncia di un'assenza che pesa tuttora nello scenario politico nazionale.
Principati e repubbliche. Azioni individuali e forme di governo
Angelo Panebianco
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2024
pagine: 760
È possibile studiare le forme di governo che si sono succedute nella storia umana senza limitarsi a un'erudita descrizione di regole e istituzioni e senza presumere che a contare, a dare vita a quelle forme di governo, siano soltanto principi, re, imperatori, condottieri, capi-partito? Cosa collega l'agire delle persone comuni alla nascita e all'evoluzione delle forme di governo che nella storia si sono succedute innumerevoli? Utilizzando fonti archeologiche, antropologiche e storiografiche e rileggendole alla luce di uno schema interpretativo che considera le forme di governo come il prodotto di una pluralità di azioni umane, il libro tratta di stati arcaici, di imperi e di repubbliche (antiche, medievali, rinascimentali) nonché di quelle loro dirette filiazioni che sono i dispotismi e le democrazie contemporanee. Studiare le forme di governo mostra quanto sia grande la capacità degli esseri umani di dare vita a modi di organizzazione della vita sociale complessi e differenziati. E mostra che se le élite e, talvolta, certi leader dotati di particolari qualità, hanno un potere condizionante nella formazione e nella evoluzione di stati e regimi politici, coloro che delle élite non fanno parte non sono mai semplici comparse.
La politica, la guerra, la storia
Raymond Aron
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2024
pagine: 664
Il volume, pubblicato originariamente in italiano nel 1992, curato e introdotto da Angelo Panebianco, riunisce alcuni dei più importanti contributi di Raymond Aron nell'ambito della scienza politica, della sociologia e delle relazioni internazionali. Gli scritti sono organizzati intorno a quattro filoni: la teoria sociale e politica, dove si elaborano le categorie necessarie all'analisi della politica contemporanea nel confronto continuo con il pensiero dei classici. C'è poi la parte dedicata alla sociologia del potere, all'analisi delle élite e dei regimi politici della società industriale matura. Un altro filone è rappresentato dalla sua teoria della guerra e della politica internazionale. Emerge qui la posizione dell'Aron politologo internazionalista, distante sia dalle correnti idealiste (che sottovalutano il ruolo della forza), sia da una certa tradizione «iperrealista» che propone una visione caricaturale della politica. Chiudono il volume alcune riflessioni sulla metodologia delle scienze sociali, sul ruolo dello scienziato sociale e sul suo rapporto con il mondo contemporaneo; ne emerge un profilo completo di Aron politologo e sociologo della politica: un intellettuale rigoroso, dotato di una sensibilità scientifica aperta, nemico dei settarismi ideologici.
Equilibrio o egemonia. Un problema fondamentale della storia politica moderna
Ludwig Dehio
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2025
pagine: 288
Dal 1494, quando la discesa di Carlo VIII in Italia ha dato inizio alle contese per la spartizione della penisola, fino alla Seconda guerra mondiale, gli equilibri europei sono stati continuamente minacciati da ambizioni egemoniche: prima della Spagna di Filippo II, poi della Francia di Luigi XIV e Napoleone, infine della Germania di Hitler. Il volume ripercorre l'ascesa e il declino del sistema di Stati europeo indagando la diversa natura delle potenze continentali e insulari, il ruolo strategico del dominio sui mari e dei possedimenti coloniali, l'importanza crescente di attori extra-europei, le tendenze opposte all'unificazione e alla frammentazione. Alla radice sta la convinzione che «la situazione di politica estera, la civilizzazione economica e le energie morali» siano inscindibili: i conflitti di potenza influenzano lo sviluppo economico e tecnico, i cambiamenti sociali, politici e istituzionali interni ai singoli Stati e ne sono a loro volta influenzati. L'opera – scrive nella Prefazione Angelo Panebianco – è «un classico della storiografia», che «fonde geopolitica e ricostruzione delle dinamiche economiche, delle forze sociali e degli sviluppi politici nazionali, per raccontare e interpretare cinque secoli di storia europea».