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Libri di Andrea Minuz

C'eravamo tanto odiati. Breve storia dell'antiberlusconismo

C'eravamo tanto odiati. Breve storia dell'antiberlusconismo

Andrea Minuz

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2024

pagine: 128

«Ma come fa a vincere le elezioni? Non conosco nessuno che l'abbia votato!» L'antiberlusconismo come collante sociale, catarsi, esorcismo collettivo, manuale di conversazione e nuovo rito della borghesia occupò la scena pubblica dalla metà degli anni Novanta in poi. Fu il grande tratto identitario della sinistra di quegli anni e uno straordinario veicolo di carriere. Vetrina per scrittori, registi, giornalisti, opinionisti, martiri, epurati, personaggi TV. Come il berlusconismo, anche l'antiberlusconismo fu un'autobiografia della nazione e un romanzo di formazione della generazione che aveva vent'anni all'epoca della discesa in campo. Trent'anni dopo resta nella memoria come cumulo di appelli, marce, girotondi, conversazioni a tavola sempre uguali; un campionario di tic, frustrazioni e ritardi culturali del mondo intellettuale, non tutto certo, ma di gran parte sì.
11,00

The apartment. Analisi della sceneggiatura di Billy Wilder e I.A.L. Diamond

The apartment. Analisi della sceneggiatura di Billy Wilder e I.A.L. Diamond

Franca De Angelis, Andrea Minuz

Libro: Libro in brossura

editore: Audino

anno edizione: 2022

pagine: 127

Insieme a Viale del tramonto, La fiamma del peccato, A qualcuno piace caldo, L'Appartamento è uno dei vertici dell'opera di Billy Wilder e tra le più grandi commedie di tutti i tempi. La vicenda di C.C. Baxter (Jack Lemmon) e Fran Kubelik (Shirley MacLaine), le loro solitudini che si incontrano a New York, la rocambolesca storia d'amore che li unisce hanno appassionato e continuano ad appassionare gli spettatori di ogni generazione. In questo libro, Franca De Angelis e Andrea Minuz analizzano in dettaglio la sceneggiatura di Billy Wilder e I.A.L. Diamond, smontando e rimontando gli ingranaggi di un meccanismo narrativo perfetto, evidenziando lo stile di scrittura, la costruzione di personaggi, ambienti, dialoghi e le geometrie della trama. Emerge tutta l'esemplarità di uno script che ridisegna le regole di un genere (la commedia romantica) dentro un nuovo orizzonte di senso, dando vita a un film gioioso, ironico, ricco di colpi di scena, malinconico senza mai essere cupo, in perfetto equilibrio tra farsa e dramma.
15,00

Fellini, Roma

Fellini, Roma

Andrea Minuz

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2020

pagine: 168

"Roma" non è un "omaggio affettuoso" alla città, un album di ricordi o una cartolina nostalgica, ma il film di Fellini che più di altri ci trascina in una Roma apocalittica, caotica, da fine del mondo: l'ingorgo sul Grande Raccordo Anulare, le rovine negli scavi della metropolitana, il défilé di moda ecclesiastica, la scorribanda notturna dei motociclisti, sono scene che fanno ormai parte dell'immaginario della città e che all'alba degli anni Settanta intercettano, nella chiave dell'invenzione felliniana, la sua progressiva trasformazione in un magma metropolitano sempre più ingestibile. Attraverso una vasta documentazione e lo studio di materiali d'archivio, il volume analizza il film alla luce dei discorsi sul mito e il disfacimento di Roma che da sempre attraversano il carattere nazionale e l'identità italiana.
12,00

Hollywood Stardom. Il commercio simbolico della fama nel cinema hollywoodiano

Hollywood Stardom. Il commercio simbolico della fama nel cinema hollywoodiano

Paul McDonald

Libro: Libro in brossura

editore: Cue Press

anno edizione: 2020

pagine: 318

Integrando abilmente gli studi relativi alle star con quelli relativi all’industria cinematografica, "Hollywood Stardom" svela il legame indissolubile tra cultura e commercio nel concetto contemporaneo di "stardom" cinematografica. Lo studioso di cinema Paul McDonald esamina lo stardom nell’industria cinematografica moderna, attraverso le carriere delle star di maggior prestigio o successo: George Clooney, Mel Gibson, Tom Cruise e Daniel Dey-Lewis, Tom Hanks, Will Smith e Julia Roberts. Le star sono intese come brand. Costruito con precisione accademica, "Hollywood Stardom" offre un importante contributo agli studi cinematografici contemporanei e rappresenta il ruolo mutevole dello "stardom" nella moderna industria cinematografica hollywoodiana.
36,99

Steven Spielberg

Steven Spielberg

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2019

pagine: 184

Steven Spielberg non è soltanto uno dei più noti registi del cinema contemporaneo ma un personaggio pubblico, un fenomeno culturale, un’icona del nostro tempo. Nessun altro filmmaker ha avuto un ruolo altrettanto decisivo nel ridefinire il modo di produzione, l’assetto e le strategie di Hollywood, fissando alcune delle regole che sono alla base dell’entertainment contemporaneo. Se il giudizio critico sulla sua opera è stato a lungo condizionato dagli incassi stratosferici dei suoi film, Spielberg incarna oggi la memoria, l’immaginario e la grandezza del cinema e della cultura americani. Da Lo squalo a Munich, da E.T. a Schindler’s List, da Minority Report a Ready Player One, passando per le saghe di Indiana Jones e Jurassic Park, Steven Spielberg ha esplorato generi, forme e mitologie del cinema nella sua dimensione più fantastica, epica e popolare.
12,50

L'attore nel cinema italiano contemporaneo. Storia, performance, immagine

L'attore nel cinema italiano contemporaneo. Storia, performance, immagine

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2017

pagine: 288

In che modo gli attori italiani di oggi definiscono le caratteristiche del nostro cinema? Quali modelli di recitazione propongono? Quali tipologie sociali o stili di vita rappresentano? Quanto orientano le scelte del pubblico? Che rapporto c'è tra l'idea di "nuovo cinema" e gli attori? Il volume analizza le performance di alcuni dei più significativi interpreti della scena contemporanea (Valeria Bruni Tedeschi, Margherita Buy, Pierfrancesco Favino, Fabrizio Gifuni, Valeria Golino, Valerio Mastandrea, Giovanna Mezzogiorno, Isabella Ragonese, Toni Servillo, Filippo Timi) e la costruzione dell'immagine divistica o antidivistica (Kim Rossi Stuart, Elio Germano, Riccardo Scamarcio, Luca Marinelli). Nell'ambito dei film studies italiani e della critica più sofisticata esiste ancora una forte sproporzione tra l'enorme mole di studi dedicati a registi, stili, generi, tendenze, e le ricerche che si concentrano sulla componente attoriale. Attraverso lo studio dell'attore e della sua immagine è possibile ridiscutere alcuni nodi decisivi della storia del cinema italiano: dalla definizione di uno star system domestico al rifiuto dei modelli divistici messo in atto dal neorealismo, dalla creazione di icone nazional-popolari (come gli attori della commedia all'italiana) alla cifra poetico-politica di antidivi come Anna Magnani e Gian Maria Volonté, fino ai significati contrastanti che assume l'attore nel cinema italiano contemporaneo.
25,00

Imago. Studi di cinema e media. Volume Vol. 13

Imago. Studi di cinema e media. Volume Vol. 13

Libro: Libro in brossura

editore: Bulzoni

anno edizione: 2017

pagine: 220

20,00

Cinema e storia. Volume Vol. 2

Cinema e storia. Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2013

pagine: 128

Nel 2013 l'Italia non ha ancora un museo della Shoah. Nonostante i ripetuti proclami della politica, manca tuttora un'istituzione nazionale che, al pari di quel che avviene nel resto d'Europa, racconti attraverso la lente d'ingrandimento delle vicende italiane la storia dello sterminio degli ebrei d'Europa. La memoria, nel nostro paese, ha seguito altre vie, molte delle quali sono passate per la narrazione cinematografica. I saggi che compongono il secondo numero di "Cinema e Storia" si interrogano sul ruolo svolto dal cinema e dalla televisione, coprendo un arco che va dai primi film e documentari, oggi pressoché sconosciuti, ai successi internazionali come La vita è bella, dalla ricezione dei grandi film americani, come Schindler's List, ai meno studiati generi "autoctoni" come quello che ha mescolato, fin dagli anni Settanta, erotismo e nazismo. Forme del racconto eterogenee che hanno attraversato la cultura italiana e che, di volta in volta, hanno intrecciato il discorso sulla Shoah ai grandi nodi della rimozione collettiva, dell'antifascismo, dell'identità cattolica, dei persistenti fantasmi dell'eredità mussoliniana.
16,00

Viaggio al termine dell'Italia. Fellini politico

Viaggio al termine dell'Italia. Fellini politico

Andrea Minuz

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2011

pagine: 242

Se Federico Fellini è uno dei più grandi autori della storia del cinema, egli rientra anche nel solco di una tradizione di intellettuali e artisti che da Leopardi a Pasolini si è interrogata sul rapporto tra l'identità italiana e la modernità nelle sue implicazioni sociali, culturali, politiche. I motivi che notoriamente attraversano la sua opera, dalla nostalgia dell'infanzia ai fantasmi della femminilità, dall'invenzione del ricordo al sogno, assumono così, alla luce della lettura politica proposta in questo saggio, un'unica connotazione patologica. E diventano, anzitutto, l'allegoria di un Paese incapace di uscire da un'adolescenza permanente, tratto dominante della sua storia e del carattere nazionale. Il libro è corredato da un'appendice che esplora il rapporto tra Federico Fellini e Giulio Andreotti a partire dalle lettere conservate nell'archivio del senatore.
16,00

Friedrich Wilhelm Murnau. L'arte di evocare fantasmi

Friedrich Wilhelm Murnau. L'arte di evocare fantasmi

Andrea Minuz

Libro

editore: Fondazione Ente dello Spettacolo

anno edizione: 2010

pagine: 190

Friedrich Wilhelm Murnau (1888- 1931), considerato uno dei più grandi autori della storia del cinema, è stato tra i principali protagonisti dell'intensa stagione del cinema di Weimar. Nonostante una filmografia assolutamente eclettica per generi e temi affrontati, nella sua opera prende forma un discorso sulla visione e sull'organizzazione della forma tra i più incisivi dell'intera stagione del muto, che attraversa tanto il cinema europeo che i modelli del film hollywoodiano. Un'immaginazione creativa totalizzante e un controllo di tutte le componenti della messa in scena che trova nelle atmosfere gotiche di Nosferatu il vampiro (1921), negli innovativi movimenti di macchina messi a punto in L'ultimo uomo (1924), e nella composizione plastica di Faust (1926), Sunrise (1927) e Tabù (1931), alcuni degli esiti più alti della storia delle forme filmiche. Rielaborando il lavoro di figurazione sul paesaggio del cinema scandinavo degli anni Dieci alla luce della tradizione pittorica del romanticismo tedesco, fondendo la lezione del teatro di Max Reinhardt con alcuni motivi e suggestioni dell.espressionismo, Murnau elabora un progetto di formalizzazione radicale dell.inquadratura che si muove tuttavia sullo sfondo di un sensualismo della visione e di una più generale malinconia della natura in cui le sue immagini sembrano dissolversi.
12,90

Dell'incantamento. Hitchcock, Bergman, Fellini e il motivo dello sguardo

Dell'incantamento. Hitchcock, Bergman, Fellini e il motivo dello sguardo

Andrea Minuz

Libro

editore: Ipermedium Libri

anno edizione: 2009

pagine: 120

Se nel corso del XX secolo l'esperienza filmica ha introdotto nella nostra cultura un nuovo modo di guardare, definendosi come la struttura della visione specifica della modernità, è lo stesso motivo dello sguardo ad aver messo in movimento una molteplicità di discorsi sul cinema e affascinato l'immaginazione dei registi. Può essere lo sguardo con cui siamo temporaneamente collocati nel punto di vista di un personaggio (come nella soggettiva) oppure quello di un volto che riempie il quadro (come nel primo piano) o un colpo d'occhio rivolto direttamente allo spettatore (come nello sguardo in macchina) e altro ancora - a cominciare dagli incroci che si attivano tra questi casi emblematici. Il cinema deve proprio ai vari modi che ha di includere, esibire e rinviare all'atto stesso di guardare, gran parte del fascino che ha avuto e continua ad avere nella nostra cultura visuale. In quell'incerto orizzonte che colloca lo spettatore tra la fascinazione e il disorientamento, la presa di coscienza della propria visione e l'incantamento, il motivo dello sguardo è qui discusso alla luce del linguaggio e del lavoro di tre grandi autori del cinema, quali Alfred Hitchcock, Ingmar Bergman e Federico Fellini.
13,50

La Shoah e la cultura visuale. Cinema, memoria, spazio pubblico

La Shoah e la cultura visuale. Cinema, memoria, spazio pubblico

Andrea Minuz

Libro: Copertina morbida

editore: Bulzoni

anno edizione: 2016

pagine: 222

22,00

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