Libri di Vico Faggi
Sandro Pertini. Sei condanne due evasioni. OVRA, tribunale speciale, galere fasciste: i documenti di una lunga resistenza contro la repressione nel ventennio nero
Sandro Pertini
Libro: Libro in brossura
editore: Nda Press
anno edizione: 2025
pagine: 384
OVRA, tribunale speciale, galere fasciste: i documenti di una lunga resistenza contro la repressione nel ventennio nero. La storia segreta della repressione fascista scritta giorno per giorno dai persecutori. Dal nudo referto dei documenti (dalle sentenze dei tribunali ai rapporti delle questure e giù giù fino alle anonime “soffiate” degli informatori dell’OVRA) emergono le vicende di un uomo e quelle di una classe politica. È la vita, nella clandestinità e nell’esilio, nel carcere e nel confino, di una piccola minoranza, composta di giovani che si sollevarono contro il fascismo proprio nel momento del suo trionfo. Tra questi giovani che, pur immuni da colpe sentono l’esigenza di battersi per riparare agli errori dell’Aventino e dell’antifascismo in genere, la necessità morale di pagare di persona per riaffermare la legittimità di una concezione politica diversa, Sandro Pertini si segnala per la sua impazienza, la sua ansia di azione, la sua intransigenza. Il libro getta luce su una parte di storia assai poco conosciuta. La storia dietro la facciata, quella che viene scritta con l’inchiostro della polizia politica e che si sostanziò in una rete fitta e capillare di provvedimenti repressivi, secondo la logica e la tecnica dell’inquisizione. In appendice la Costituzione della Repubblica Italiana nata dalla Resistenza.
Le commedie: La ragazza di Andro–Quello che castiga se stesso–L'eunuco–Formione–La suocera–I fratelli. Testo latino a fronte
P. Afro Terenzio
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Garzanti
anno edizione: 2006
pagine: XXVII-800
Equilibrio, grazia, misura, raffinatezza: non vi è più nulla in Terenzio della comicità irriverente e plebea di Plauto. Non vuole far ridere, ma sorridere; non ama i chiaroscuri violenti, ma le mezze tinte; non getta i suoi personaggi in pasto al pubblico ludibrio mettendone in risalto gli egoismi e le miserie, ma li pensa capaci di gesti di umanità, convinto che la naturale bontà dell'uomo finisca sempre col trionfare. Per l'attenzione che riserva alla figura femminile, al tema dell'educazione o della famiglia, per l'umana simpatia con cui nelle commedie – ce ne restano sei, rappresentate tra il 165 e il 160 a.C. – mette in scena i casi di giovani e vecchi, senza mai ergersi a giudice, senza mai strizzare l'occhio al pubblico, senza mai negare un tratto di nobiltà nemmeno alla cortigiana e al servo truffaldino, il suo è stato definito un «teatro della humanitas». Ma proprio questa comicità complessa, segnata da un gusto ellenizzante e adatta al pubblico sofisticato della capitale, gli attirò l'ostilità delle platee più popolari negandogli in vita il successo e la fama. Introduzione e traduzioni di Ferruccio Bertini e Vico Faggi Note di Guido Reverdito.
Gian Luigi e la gloria. Atto unico
Vico Faggi
Libro: Copertina morbida
editore: ERGA
anno edizione: 1996
pagine: 29
Anfitrione-Bacchidi-Menecmi. Testo latino a fronte
T. Maccio Plauto
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2004
pagine: 416
Sono qui raccolte tre commedie, probabilmente coeve e risalenti alla prima metà del II secolo a.C., giocate sul tema del doppio, sull'equivoco che può scaturire dalla presenza in scena di due personaggi simili e intercambiabili. Nell'Anfitrione, tragicommedia di inquietante ambiguità, Giove e Mercurio prendono i sembianti, con malizia e cattiveria, del protagonista e del suo schiavo, per vincere il pudore dell'amata di turno. Le Bacchidi sono una piacevole scatola a sorpresa, un gioco effervescente imperniato sull'inganno ordito da una coppia di sorelle. I Menecmi sono il prototipo della classica “commedia dei gemelli”, separati alla nascita e involontariamente rivali, fino alla liberatoria agnizione finale. In ogni caso il gioco degli equivoci è solo un pretesto: è lavis comica esplicita e prepotente di Plauto a fare di questi testi veri e propri capolavori del teatro antico.
Aiace-Trachinie
Sofocle
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 288
Aiace e Trachinie mettono in scena figure e temi della mitologia, chiamati a raffigurare da un lato lo scontro irrisolvibile tra passato e presente, dall'altro la sorte, dolorosa e insensata, di chi tra queste due dimensioni si trova a vivere. Pur costruite su strutture drammatiche differenti e composte probabilmente in periodi distanti, le due tragedie vivono dell'alternarsi di speranza e disillusione, nonché dell'ambiguità intrinseca nelle parole e nei gesti umani, riproponendo l'esemplare riflessione di Sofocle su senso e non-senso dell'esistenza umana.
Medea-Fedra-Tieste
Lucio Anneo Seneca
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2005
pagine: 176
Il corpus delle dieci tragedie di Seneca, composte probabilmente intorno alla metà del I secolo d.C., serba al lettore moderno tutto ciò che ci resta di integro della produzione tragica latina. Caratterizzati dallo scontro di passioni estreme, dal gusto del macabro e del truce, i tre drammi qui raccolti mettono in scena personaggi del mito, conferendo loro una forza nuova, che scaturisce dall'urto violento e irreparabile degli istinti contro la ragione. Medea e Fedra, entrambe respinte dall'amato e pronte a tutto pur di vendicarsi, e Tieste, inconsapevole vittima di un orribile inganno, sono altrettanti esempi «dell'anima umana che è in guerra con sé stessa», del contrasto tra volontà e destino. Un contrasto che in Seneca non è mai completamente superato, ma che per la prima volta sembra recepire l'esigenza di affermare la libertà dell'uomo. Introduzione e note di Caterina Barone.
Pseudolo. Testo latino a fronte
T. Maccio Plauto
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2010
pagine: 192
Commedia della beffa, Pseudolo mette di fronte due campioni di ribalderia: Ballione, crudele mercante di fanciulle, e lo schiavo Pseudolo, disposto a ogni inganno pur di aiutare il suo padrone Calidoro a riscattare la bella Fenicia, la giovane cortigiana di cui è innamorato ma che è vittima dell'avido lenone. Con mille astuzie e raggiri, Pseudolo riesce infine ad avere la meglio sul laido trafficante. Lo schiavo si conferma così uno dei personaggi chiave della commedia plautina: motore dell'intreccio, ne è allo stesso tempo il padrone e il creatore, quasi che per suo tramite il poeta stesso si manifesti sulla scena. Annoverato insieme alMiles gloriosus e al Truculentus tra le «commedie della caricatura» incentrate su una figura comica dominante, loPseudolo è per la ricchezza di scene irresistibili, per l'esuberanza del linguaggio, per l'audacia beffarda del protagonista quella che meglio esprime le caratteristiche del teatro plautino. Introduzione e note di Margherita Rubino.
Cui dono lepidum novum libellum? Poesie per gli amici
Vico Faggi
Libro
editore: De Ferrari
anno edizione: 2012
pagine: 54
"Cui dono lepidum novum libellum? Poesie per gli amici" è un insieme di poesie scritte da Vico Faggi nel corso della sua vita e inviate all'amico Werther Romani, che le ha raggruppate nella raccolta dedicata al poeta. Si tratta di 25 componimenti divisi per temi: dopo la poesia d'apertura, "Le case del Chioppo" dedicata agli amici bolognesi, ne seguono sette di argomento filosofico-esistenziale, alle quali ne seguono altre che riflettono sul valore dell'amicizia, facendo riemergere ricordi adolescenziali. Le ultime poesie sono dedicate agli amici del paese natale e ai momenti felici trascorsi con la moglie Mirta.
Aulularia-Miles gloriosus-Mostellaria. Testo latino a fronte
T. Maccio Plauto
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2014
pagine: 432
Pregio di Plauto è la sua prodigiosa ricchezza linguistica: i giochi di parole, le assonanze, i doppi sensi; le espressioni che spaziano dall'arcaico al neologismo, dalle deformazioni grottesche a volgarità che oggi si direbbero surreali; la magistrale padronanza delle possibilità musicali della parola, lo scoppiettante incalzare dei dialoghi. Tutto questo, insieme alla comicità esplicita e prepotente e alla rapidità del movimento scenico, comunica alle commedie plautine una verve irresistibile. Il teatro di Plauto è stato un importante modello per quello rinascimentale e per la successiva commedia dell'arte, fornendo una galleria di tipi e di situazioni cui hanno attinto, nei secoli, autori italiani e anche europei. Introduzione e note di Margherita Rubino. Traduzione e saggio critico di Vico Faggi.
Edipo re-Edipo a Colono-Antigone. Testo greco a fronte
Sofocle
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 388
"Edipo re" è uno dei momenti più alti del pensiero greco. Il re tebano che inconsciamente uccide il padre e sposa la madre, e che poi lentamente scopre i propri misfatti, non è solo il protagonista di un dramma scenico tecnicamente perfetto, ma altresì il simbolo dell'oscura vicenda dell'uomo, creatura di enorme e nessun valore. Ma quando poi "Edipo a Colono" riprende la storia e presenta il protagonista che, a distanza di anni, con l'unico sostegno della figlia Antigone, approda ad Atene per morirvi, il delitto e la sventura hanno trovato nella sofferenza la catarsi. Dopo la morte di Edipo, è Antigone a pagare il suo gesto di pietà nei confronti del fratello Polinice trasgredendo le leggi civili in nome di quelle divine. Completano il volume un'introduzione generale, un saggio esplicativo che precede ogni singola tragedia e un apparato di note.