Libri di Stefano Rovinetti Brazzi
Al fiôl spanézz e däli étri parâbol ed Gesó Crésst-Il figliol prodigo e altre parabole di Gesù
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2019
pagine: 110
"Riascoltare le parabole nella lingua dei nostri nonni e bisnonni restituisce alla voce antica e sempre giovane del Vangelo un suono che, a tratti, ci sembra di non avere mai sentito prima. Ma che è in realtà il loro suono, il loro gusto più autentico. Quella parlata fluiva infatti - con una naturalezza oggi fattasi rara - da persone che abitavano un mondo assai più simile di quanto non lo sia oggi il nostro all'ambiente e alla cultura dei contemporanei di Gesù. Il dialetto petroniano ci fa sentire queste parole ancora più intimamente nostre, quasi fossero sempre appartenute alla stessa terra padana e appenninica di cui siamo figli e parte." (dall'Introduzione di Francesco Pieri)
A Bulaåggna i cínno i dsczårren in dialàtt. A Bologna i bambini parlano in dialetto. Bambini ieri, oggi e domani
Libro
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2018
pagine: 126
Il dialetto costituisce un'eredità preziosa e deve essere salvaguardato non in opposizione all'italiano, ma accanto alla lingua nazionale. Grazie a un finanziamento della Regione Emilia-Romagna sono stati messi a punto materiali innovativi per l'insegnamento del dialetto nelle scuole dell'infanzia e nelle scuole elementari di Castel Maggiore (Bo): una bella esperienza didattica di cui si dà conto in questo libro.
Cantico dei cantici. Canta dal canti
Libro: Libro in brossura
editore: Maglio Editore
anno edizione: 2015
pagine: 80
Poema sull'amore per eccellenza, anche se composto di soli 117 versi, il Cantico dei Cantici sfugge al tempo e continua a parlare a tutti i cuori a distanza di più di duemila anni. Parla anche tutte le lingue, come succede in questo volume che tenta l'inedita operazione di tradurre in dialetto bolognese un testo biblico, caposaldo della cultura ebraica e cristiana. Per dimostrare che anche lingue prive di una tradizione letteraria illustre, confinate in genere nel passato, nell'oralità e nel "quotidiano", possono invece esprimere testi aulici. Ma anche un atto d'amore nei confronti del bolognese, sempre più sofferente ma da salvaguardare perché in grado di sorprenderci ancora con potenzialità espressive inesplorate.