Libri di Stefania Baragetti
Dante a Milano e nel mondo
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Ambrosiano
anno edizione: 2023
pagine: 292
La Classe di Italianistica è stata prevista e voluta dal nuovo Statuto dell’Accademia Ambrosiana, emanato il 20 marzo 2008 dal card. Dionigi Tettamanzi. Nel quadro di profondo rinnovamento della Veneranda Biblioteca Ambrosiana e di apertura verso una dimensione ecumenica del sapere, la Classe di Italianistica, fianco a fianco delle neonate classi di studi classici, slavistici ed orientali e in spirito di dialogo e di collaborazione con esse, si è effettivamente insediata il 27 novembre 2008 con la nomina del direttore, dottore dell’Ambrosiana, e dei sette accademici fondatori, docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, della Università degli Studi e della Facoltà Teologica di Milano. Secondo gli obiettivi che la Classe di Italianistica persegue, saranno continuate e approfondite le indagini sui cospicui tesori di cui la Biblioteca Ambrosiana è depositaria; saranno studiati protagonisti e testi maggiori e minori della nostra gloriosa tradizione letteraria, in fecondo dialogo con gli esperti di tante discipline di confine (dalla storia alla erudizione, alla iconologia); saranno progressivamente coinvolti negli studi e nei convegni docenti italiani e stranieri delle più prestigiose istituzioni di ricerca per offrire un luogo di incontro e di fertile scambio di idee e promuovere lo sviluppo di una comunità attenta ai valori della tradizione e in grado di comprendere ed illuminare i cambiamenti in atto nella cultura dei nostri tempi.
Giuseppe Parini. Nuove prospettive dopo il centenario
Libro: Libro in brossura
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2021
pagine: 304
Si pubblicano in questo volume gli Atti del convegno su Giuseppe Parini svoltosi a Friburgo il 17-18 ottobre 2018. Come recita il sottotitolo, l’idea di partenza è stata quella di sondare lo status della secolare fortuna dell’abate milanese attraverso l’apporto di alcuni riconosciuti specialisti, nell’alveo di un generale rinnovamento degli studi pariniani in particolare, e settecenteschi più in generale, che ha avuto importanti e sintomatiche manifestazioni anche nelle varie sedi universitarie svizzere (tra Ginevra e Basilea, Losanna e Zurigo). A due decenni dalle celebrazioni scientifiche che hanno accompagnato il secondo centenario della morte del poeta, e hanno costituito un fondamentale momento di rilancio delle indagini monografiche, la nuova Edizione Nazionale delle Opere di Parini, promossa dall’Università Cattolica di Milano, dalla Biblioteca Ambrosiana e dalla Biblioteca Nazionale Braidense, ha fornito il punto di convergenza e d’irradiazione delle riflessioni storiche e critiche, anche perché molti degli autori dei saggi qui raccolti sono stati curatori di singole porzioni dell’impresa o membri del comitato scientifico che ad essa ha sovrinteso. Sullo sfondo dell’identikit (intellettuale, morale e stilistico) del poeta-tipo di metà e secondo Settecento, grazie alle riflessioni che si dipanano in queste pagine, risaltano con forza i margini di incongruenza e originalità del profilo pariniano: a partire dalla sua refrattarietà o impermeabilità ad alcuni dei tratti allora più in voga, come il cosmopolitismo, il commercio epistolare, la moda dei viaggi, il culto della pluralità delle lingue. Non che sia giusto credere a un Parini imbozzolato difensivamente nella sua couche lombarda: occorrerà, piuttosto, riconoscergli una strenua autonomia di giudizio, aliena da ogni stereotipo, formalismo e mondana superficialità, in nome di una perpetua fiducia nel valore politico e civile, morale e pedagogico dell’esperienza letteraria, e al di là di ogni pretesa di dilettantesca autoreferenzialità.
Poesie varie ed extravaganti
Giuseppe Parini
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2020
pagine: 640
Vedono la luce in questo volume i risultati di un progetto di ricerca avviato nel 2014, quando Giorgio Baroni, direttore dell’Edizione Nazionale delle Opere di Giuseppe Parini, predispose la preparazione di un tomo che raccogliesse il corpus delle poesie varie, ovvero della cospicua produzione in versi che, a latere delle opere più note, aveva accompagnato l’intera parabola pariniana, dagli esordi, intorno alla metà del Settecento, fino alla conclusione dei suoi giorni, sullo scorcio del secolo. I testi sono stati quindi criticamente riconsiderati, per riesaminarne forma, tradizione e criteri di ordinamento, in vista di un nuovo commento, che desse ragione del loro significato storico e del loro valore stilistico e ideologico. Prefazione di Uberto Motta.
Poesie varie ed extravaganti
Giuseppe Parini
Libro: Libro rilegato
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2020
pagine: 640
Vedono la luce in questo volume i risultati di un progetto di ricerca avviato nel 2014, quando Giorgio Baroni, direttore dell’Edizione Nazionale delle Opere di Giuseppe Parini, predispose la preparazione di un tomo che raccogliesse il corpus delle poesie varie, ovvero della cospicua produzione in versi che, a latere delle opere più note, aveva accompagnato l’intera parabola pariniana, dagli esordi, intorno alla metà del Settecento, fino alla conclusione dei suoi giorni, sullo scorcio del secolo. I testi sono stati quindi criticamente riconsiderati, per riesaminarne forma, tradizione e criteri di ordinamento, in vista di un nuovo commento, che desse ragione del loro significato storico e del loro valore stilistico e ideologico. Prefazione di Uberto Motta.
Geografie e storie letterarie. Studi per William Spaggiari
Libro: Libro in brossura
editore: LED Edizioni Universitarie
anno edizione: 2019
pagine: 532
Questo volume costituisce l’omaggio che allievi, amici e colleghi rivolgono all’esemplare attività didattica e scientifica di William Spaggiari, professore ordinario di Letteratura italiana presso le Università di Parma e Milano, al momento della conclusione di un magistero accademico nel quale il rigore metodologico si è sempre accompagnato alla passione per la ricerca, all’intelligenza critica, alla più ampia valutazione dei dati storici e testuali. I contributi raccolti, che sono anche la testimonianza della vasta rete di relazioni in cui il festeggiato ha saputo collocarsi e operare fattivamente, si legano in gran parte ai vari àmbiti delle sue indagini sulla letteratura italiana, con particolare attenzione per gli autori da lui maggiormente frequentati (Metastasio, Parini, Monti, Leopardi, Carducci). Nella certezza che il dialogo continuerà, le curatrici esprimono al loro maestro la più affettuosa gratitudine.
Milano dall’unità alla fine del secolo. Letteratura, storia, editoria
Libro
editore: Centro Ambrosiano
anno edizione: 2019
pagine: 352
La Classe di Italianistica è stata prevista e voluta dal nuovo Statuto dell’Accademia Ambrosiana, emanato il 20 marzo 2008 dal card. Dionigi Tettamanzi. Nel quadro di profondo rinnovamento della Veneranda Biblioteca Ambrosiana e di apertura verso una dimensione ecumenica del sapere, la Classe di Italianistica, fianco a fianco delle neonate classi di studi classici, slavistici ed orientali e in spirito di dialogo e di collaborazione con esse, si è effettivamente insediata il 27 novembre 2008 con la nomina del direttore, dottore dell’Ambrosiana, e dei sette accademici fondatori, docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, della Università degli Studi e della Facoltà Teologica di Milano. Secondo gli obiettivi che la Classe di Italianistica persegue, saranno continuate e approfondite le indagini sui cospicui tesori di cui la Biblioteca Ambrosiana è depositaria; saranno studiati protagonisti e testi maggiori e minori della nostra gloriosa tradizione letteraria, in fecondo dialogo con gli esperti di tante discipline di confine (dalla storia alla erudizione, alla iconologia); saranno progressivamente coinvolti negli studi e nei convegni docenti italiani e stranieri delle più prestigiose istituzioni di ricerca per offrire un luogo di incontro e di fertile scambio di idee e promuovere lo sviluppo di una comunità attenta ai valori della tradizione e in grado di comprendere ed illuminare i cambiamenti in atto nella cultura dei nostri tempi.
Milano dalle Cinque Giornate all'Unità (1848-1861). Erudizione e cultura letteraria
Libro: Libro in brossura
editore: Bulzoni
anno edizione: 2018
pagine: 304
La Colombiade. Le poesie in dialetto. Gli Scherzi
Giuseppe Parini
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2015
pagine: 192
Esiste un corpo di composizioni pariniane diverse tra loro per metri e dimensioni, per toni, occasioni, collocazione e fortuna. Di esse questo volume presenta tre gruppi di versi: la traduzione del IX canto della Colombiade di Madama du Boccage, le poche liriche composte in dialetto milanese e, infine, Gli Scherzi. Le poesie in dialetto fungono da elemento di coesione, da un lato con la Colombiade per i comuni collegamenti con il contesto culturale e accademico milanese, dall'altro con Gli Scherzi per il modo di mostrare particolarità e conseguenze dei costumi del tempo, fra riso giocoso e ironia, offrendo frammenti significativi di uno spaccato che naturalmente con più ampio respiro si realizza nelle opere maggiori.
I poeti e l'accademia. Le «rime degli Arcadi» (1716-1781)
Stefania Baragetti
Libro: Libro in brossura
editore: LED Edizioni Universitarie
anno edizione: 2012
pagine: 634
Ripercorrere la storia del primo secolo di vita dell'accademia dell'Arcadia attraverso la sua produzione poetica ufficiale, consegnata ai quattordici volumi di Rime pubblicati a Roma fra il 1716 e il 1781: tale è l'assunto di questa monografia, che oltre a documenti e carteggi inediti mette a frutto, indagandone peculiarità e aspetti tecnici e stilistici, un ingente e trascurato materiale poetico (quasi seimila componimenti di circa cinquecento verseggiatori, appartenenti al Bosco Parrasio di Roma e alle molte colonie periferiche). Dalla fondazione nel 1690, con le istanze del razionalismo promosse da G.M. Crescimbeni, alle tensioni sollecitate dallo "scisma" di G.V. Gravina, dalla crisi delle poetiche nella prima età dei Lumi alle sperimentazioni di una moderna poesia didascalica e scientifica la ricerca arricchisce il quadro di una consolidata interpretazione critica, ed offre per la prima volta una catalogazione e un'indicizzazione completa delle Rime. Si delinea così il quadro della storia del sodalizio, capace di diffondere un gusto letterario comune e di coinvolgere, con la nobiltà degli intenti e il fascino dei rituali accademici, personalità come Goethe e Voltaire.
Carducci e la rivoluzione. I sonetti di Ça ira. Storia, edizione, commento
Stefania Baragetti
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2010
pagine: 282
La corona dei dodici sonetti di Ça ira dà voce poetica alle riflessioni di Carducci sul "momento più epico della storia moderna", come egli stesso definì il Settembre 1792 in una nota posta in calce alla prima edizione del poemetto nel maggio 1883. Sullo sfondo dell'opera, il cui titolo riprende le parole del canto che risuonò nelle strade di Parigi, era anche il contrasto di interpretazioni sull'eredità della Rivoluzione francese, che la fase critica dei rapporti italo-francesi aveva riacceso fra moderati e democratici. Superate le asprezze della giovanile esperienza giambica, ma ancora animato da una forte passione civile, Carducci restituisce il senso degli episodi rivoluzionari "senza mistura di elementi personali", adottando una forma metrica del tutto insolita per un tema storico e rielaborando alcuni spunti delle narrazioni di Carlyle, Blanc e Michelet. Nei "settembrini", che inevitabilmente rinfocolarono le polemiche (l'autore replicò nei mesi successivi con una lunga e battagliera prosa apologetica), è riaffermato il valore non soltanto delle idee del 1789, ma anche dei successivi esiti, drammatici e violenti, della Rivoluzione, fino alla luminosa giornata di Valmy (20 settembre 1792), quando anche Goethe, presente all'epica battaglia, volle cogliere, nella vittoria dell'esercito francese, l'inizio di una nuova era per l'umanità.