Libri di Simona Nicolosi
Cento anni «magistrali» dell'Istituto Margherita di Savoia di Roma. 1923-2023
Alfonso Liparulo, Maria Luigia Menditto, Simona Nicolosi
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2024
pagine: 224
Questo volume nasce dalla ricerca di dottorato relativa alle trasformazioni e alla gestione degli edifici storici adibiti a istituti scolatici e portata avanti in parallelo presso due facoltà di “Sapienza Università” di Roma, quella di Disegno, Storia e Restauro dell’Architettura e quella di Statistica metodologica. Il libro, per la cui pubblicazione hanno contribuito diversi enti e archivi pubblici, si pone come obiettivo la ricostruzione delle principali vicende storiche del secondo Istituto per l’istruzione superiore femminile più antico di Roma, nato nel 1888 e poi dedicato alla prima regina d’Italia, Margherita di Savoia. Da allora fino a nostri giorni, passando per diverse riforme e due grandi guerre, questa istituzione ha sempre operato per diffondere il sapere e i principi di democrazia tra le giovani donne, favorendone l’emancipazione economica, sociale e, soprattutto, culturale. Dopo un breve periodo presso la sede temporanea di via Giovanni Lanza, la scuola trovava sede in uno dei bellissimi palazzi di piazza Vittorio Emanuele all’Esquilino. Solo nel 1940 otteneva una sede costruita ad hoc, quella attuale, in via Cerveteri, nel quartiere dell’Appio Latino, all’interno di un intero isolato pensato come polo educativo. L’edificio, progettato da Elena Luzzatto Valentini, la prima donna architetto in Italia, superando il “giudizio del tempo”, continua ancora oggi a svolgere egregiamente la sua funzione di sede di uno dei più importanti istituti d’istruzione superiore di Roma. Presentazione di Anna Paola Sabatini. Prefazione di Claudia Scipioni.
Strategie didattiche per l'educazione motoria
Simona Nicolosi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 150
Il corpo e il movimento sono i primi strumenti che utilizziamo per conoscere e attraverso i quali percepiamo, cerchiamo, apprendiamo. Nonostante la nostra condizione esistenziale sia quella della cognizione "incorporata", il nostro sistema scolastico separa la cura della mente da quella del corpo, impone la prevalenza delle attività intellettuali su quelle fisiche, delle conoscenze teoriche su quelle procedurali. Nella pratica didattica dell'educazione motoria e fisica prevalgono infatti le tecniche addestrative e la trasmissione diretta dei contenuti, in cui l'insegnante decide ogni aspetto della lezione e l'allievo ha un ruolo limitato all'esecuzione della proposta didattica. La scelta di un approccio differente alla didattica delle attività motorie permette all'insegnante di rendere significativa l'esperienza della corporeità e del movimento, di stimolare la riflessione e la creatività in chi apprende, di costruire dei contesti che facilitano la scoperta di nuove conoscenze. Il volume propone una sintesi delle teorie e delle tecniche relative alla didattica induttiva delle attività motorie e alcune proposte operative a coloro che, per studio o per professione, vogliano approfondire e utilizzare strategie didattiche che contribuiscano al raggiungimento di una Physical Literacy, una "capability" umana essenziale che comprende le competenze fisiche, le motivazioni, la fiducia verso sé e la consapevolezza del valore dell'attività fisica lungo l'intero arco della propria vita.
Guardando ad est. La politica estera italiana e i progetti di confederazione danubiana. Prima e dopo il 1947
Simona Nicolosi
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 176
Il bacino danubiano-carpatico, al centro di interessi economici e strategici internazionali nel corso del secolo scorso, è da sempre il naturale approdo della politica estera italiana. La ricerca si riserva il compito di individuarne motivi e cause partendo da fattori geopolitici, culturali ed economici e di delineare - come espressione della trasversalità partitica e della necessità storica - l'Ostpolitik italiana. Nel volume l'autrice ripercorre anche le tappe dei progetti (con)federativi dell'area danubiana che hanno animato la diplomazia internazionale dalla seconda metà dell'Ottocento fino ai giorni nostri. Il 1947, inoltre, viene individuato come anno-chiave in cui, dopo il 1919 e prima del 1989, si sarebbe potuto dare un nuovo corso al destino dell'intera regione che rappresenta anche dal punto di vista geografico - oltre che culturale, politico ed economico - un unicum su scala europea.