Libri di Simona Munari
L'antologia illustrata in miniatura di Vanni Scheiwiller. «Poeti stranieri del '900 tradotti da poeti italiani». Atti del Convegno (Roma, 17 novembre 2023)
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2025
pagine: 242
I testi qui riuniti raccolgono e integrano gli interventi proposti durante la giornata di studi su "L'antologia illustrata in miniatura di Vanni Scheiwiller. Poeti stranieri del '900 tradotti da poeti italiani", svoltasi il 17 novembre 2023 presso la Macroarea di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma Tor Vergata. Volumetto strenna per il 1956, "Poeti stranieri del '900" tradotti da poeti italiani, curato e pubblicato dall'editore milanese Vanni Scheiwiller nel dicembre del 1955, rappresenta una pietra miliare nel dialogo non solo tra le letterature ma anche tra la poesia e gli altri linguaggi artistici del Novecento (dal disegno grafico alla pittura, alla musica). È un piccolo libro-scrigno, in cui è stata mirabilmente riversata la miglior poesia post-baudelairiana internazionale, tradotta dai più prestigiosi nomi della poesia e della critica italiana e graficamente commentata da riproduzioni di alcuni noti capolavori della pittura contemporanea. Gli studiosi, poeti e traduttori presenti all'incontro si sono interrogati sul senso di quella “transduzione”, riconoscendo in Vanni Scheiwiller l'editore visionario che ha saputo cogliere nella traduzione e nel dialogo inter-artistico quel gesto di apertura e di rinnovamento rivelatosi, poi, decisivo per l'evoluzione – anche in chiave multimediale – del formato libro di poesia tra la fine del Novecento e l'inizio del nuovo Millennio.
Il traduttore in gioco. Classici francesi in traduzione d'autore
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2025
pagine: 100
Questa raccolta di saggi è dedicata ad alcune importanti traduzioni di classici francesi. Il traduttore è qui osservato anzitutto come lettore, nelle pieghe di una decodifica del testo originale su cui agiscono ricordi, associazioni e intuizioni; poi come interprete di un progetto personale che, in modo più o meno esplicito, confluisce nella sua opera; infine come agente di una mediazione che si sostanzia in una rete di relazioni intertestuali continuamente riformulate. Il lettore finale, ma anche lo studioso, si trovano in questo modo implicati in un prisma di affinità e risonanze. In un gioco che, da una traduzione all'altra, di lettura in lettura, apre a nuove suggestioni, nuove ipotesi, nuovi testi.
L'invitata
Simone de Beauvoir
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 420
A Rouen, in quella Normandia asfittica su cui aleggia il fantasma letterario di Emma Bovary, Pierre e Françoise, raffinati intellettuali parigini, conoscono Xavière, una ragazzetta per la quale entrambi provano un morboso attaccamento. Sono gli anni a cavallo tra i Trenta e i Quaranta del Novecento, la Francia è sull'orlo della guerra e dell'occupazione, l'ultimo scampolo di leggerezza, forse, prima che il conflitto segni un'intera generazione. In questo clima sospeso, la giovane è "invitata" a entrare nella coppia, e presto diventa il fulcro di un delicatissimo ménage à trois : inesperta, capricciosissima, malinconica e irascibile, sconvolgerà gli equilibri dei suoi due mentori, trascinandoli in un valzer di ingenuità e cinismo, fino a un tragico finale. Ricchissimo di echi autobiografici, L'invitata (1943) è il primo romanzo di Simone de Beauvoir: il ritratto di un groviglio affettivo fatto di solitudini e ossessioni, ma soprattutto di una ricerca di senso che va ben oltre la riflessione – pur acutissima – sui possibili modelli di coppia e d'amore. Il libro infatti – sostiene Simona Munari nella sua introduzione – «determina nel pensiero di de Beauvoir la scoperta e l'elaborazione della dimensione sociale e politica del destino umano, ed è l'inizio acerbo di un cammino filosofico e di una vita pubblica alla quale invano, ripetutamente, si è cercato di applicare categorie».
Sigismond Duc de Varsau. Tragi-comédie dediée à La Reyne à Paris chez Toussainct Quinet à Palais dans la petite Salle sous la montée de la Cour des Aydes 1646...
Simona Munari
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2006
pagine: 160
La tragicommedia Sigismond Duc de Varsau (1646) di Gillet de la Tessonerie mette in scena un'antica leggenda polacca dai molteplici esiti letterari.
Il mito di Granada nel Seicento. La ricezione italiana e francese
Simona Munari
Libro
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2002
pagine: 192
Io non sono un albero. Storia di un esilio persiano
Maryam Madjidi
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2018
pagine: 176
Iran, fine degli anni '70. I genitori di Maryam sono giovani, comunisti e innamorati del loro Paese. Ma l'Iran sta sprofondando verso uno dei regimi più oscurantisti dell'epoca moderna, e la famiglia è costretta a fuggire. Quando, a sei anni, Maryam raggiunge il padre in esilio in Francia, ad accoglierla è prima di tutto una nuova lingua, che lei subito rifiuta, per poi invece sceglierla come unico salvagente possibile, al punto da respingere ogni richiamo alle origini: ''Io non sono un albero, non ho radici''. Solo anni dopo, quando ai genitori ormai stanchi le parole iniziano a mancare, Maryam trova la forza di volgersi indietro, recuperando la lingua come unico strumento per ritrovare la memoria. Con una scrittura intessuta di poesia e di humour, Maryam Madjidi racconta come le radici possano essere un fardello, un'arma di seduzione, un incubo, un'inesauribile risorsa. Il ritorno pieno di strazio e di allegria nella Teheran contemporanea, il viaggio alla riscoperta delle voci perdute dell'Iran, il rifiuto e l'amore come poli fondamentali per la costruzione di ogni identità: questo mémoir è un viaggio di liberazione dall'esilio interiore in cui ogni figlio rischia di confinarsi se dimentica la propria lingua madre.