Libri di Shalom Aleichem
Tredici Robinson
Shalom Aleichem
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2023
pagine: 140
Tredici ebrei che provengono da tredici luoghi diversi si imbarcano sulla stessa nave per tredici diverse destinazioni. Improvvisamente irrompe una tempesta e si ritrovano naufraghi su un'isola. Hanno a disposizione grotte, alberi di banane, acqua fresca e cristallina e il latte di un gregge di capre. Le condizioni sono pressoché ideali, ma i tredici Robinson sono in disaccordo su tutto e si appassionano all'idea di colonizzare l'isola, costituendovi la prima repubblica ebraica.
Stazione di Baranovitch. Tre racconti ferroviari
Shalom Aleichem
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2023
pagine: 96
«Quello che voglio raccontarvi, dovete sapere, non è una ballata di quelle che si leggono nei libri, né una storiella dalle Mille e una notte. È una vicenda vera, mi capite?». Un vecchio treno è il luogo d'azione delle storie raccolte in questi «racconti ferroviari». Situazioni tragicomiche e grottesche passano davanti allo sguardo attento di Aleichem, che le racconta con il suo inconfondibile tono tenero e umoristico. Protagonisti della bislacca odissea ferroviaria sono gli ebrei dell'Europa orientale, un’umanità di piccoli commercianti, sarti, merciai, usurai, bottegai con le loro fissazioni e stramberie. «Stazione di Baranovitch» narra di un ebreo che per non essere umiliato in pubblico viene fatto credere morto e fugge in un altro paese, dal quale rivolgerà continue richieste di danaro alla comunità. «L’uomo di Buenos Aires» racconta di un uomo che ha fatto fortuna in modo misterioso e viene accolto come il Messia. «Tomba di famiglia», infine, esprime in modo quasi paradigmatico il conflitto generazionale tra padri e figli.
Buon anno!
Shalom Aleichem
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2020
pagine: 96
I racconti brevi di Sholem Aleichem, considerato il padre fondatore della letteratura yiddish, dischiudono un universo affascinante e ricchissimo in cui trovano spazio rabbini, orologi rotti e lezioni di violino, e in cui i riti religiosi e le tradizioni familiari costituiscono il telaio sul quale ogni storia sviluppa la propria trama. Grazie a una formidabile galleria di personaggi e di caratteri riprende vita la dimensione quotidiana di un mondo ormai perduto, che l'autore rievoca con vivido realismo, calda umanità e magistrale ironia. In questo volume, a cura di Franco Bezza, Haim Burstin e Anna Linda Callow, sono raccolti quattro indimenticabili racconti scritti tra il 1900 e il 1915: "Buon anno!", "Il piccolo «tallet»", "La pendola e Il violino".
Tewje il lattaio
Shalom Aleichem
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2020
pagine: 192
Il romanzo dal quale fu tratto il film "Il violinista sul tetto". "Tewje der Milchiker" fu pubblicato originariamente nel 1894. Attraverso i dialoghi e le citazioni bibliche sconclusionate che Tewje riversa a getto continuo, prende qui direttamente forma la vita della Shtetl, anche se quel mondo è già in sentore di declino. Devono ancora arrivare i peggiori pogrom, e ancora neppure si profila all'orizzonte la spazzata finale nazista, che cancellerà per sempre un'intera cultura, ma la modernità ha già iniziato a incrinare la vita degli ebrei dell'est. Aleichem percepisce la decadenza e la esemplifica profeticamente e magistralmente nei destini delle cinque figlie di Tewje, che rappresentano cinque destini diversi di quel mondo. La prima, Zeitel, rappresenta la fragile continuità, Hodel, la seconda, si sposa per amore con lo studente Pfefferl, del quale segue il destino quando verrà imprigionato come attivista comunista dalla polizia zarista; in questo matrimonio risuona l'eco della rivoluzione, alla quale molti ebrei si consacreranno. Chave scappa con Kvedike, un goi, un non ebreo; in un drammatico incontro con suo padre chiederà il suo perdono, ma non lo avrà: la via della conversione è imperdonabile, per Tewje come per Sholem Aleichem. Sprinze si innamora di Aronshik, industriale ebreo integrato nel sistema dei gentili, ma la famiglia rifiuta di mescolarsi con il misero mondo di Tewje e Sprinze si ucciderà gettandosi nel fiume; lo scontro tra i poveri ebrei della Shtetl e la nascente borghesia ebraica di città è tutto in quel suicidio. Beilke, infine, sposa senza amarlo il ricco imprenditore edile Pedozour, solo per ottenere il denaro necessario al vecchio e stanco Tewje per pagare il biglietto del vapore che da Odessa lo condurrà in Terra Santa, in un moto di sionismo a sua volta profetico.
Stazione di Baranovitch. Tre racconti ferroviari
Shalom Aleichem
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2017
pagine: 120
«Quello che voglio raccontarvi, dovete sapere, non è una ballata di quelle che si leggono nei libri, né una storiella dalle Mille e una notte. È una vicenda vera, mi capite?». Un vecchio treno è il luogo d'azione delle storie raccolte in questi «racconti ferroviari». Situazioni tragicomiche e grottesche passano davanti allo sguardo attento di Aleichem, che le racconta con il suo inconfondibile tono tenero e umoristico. Protagonisti della bislacca odissea ferroviaria sono gli ebrei dell'Europa orientale, un’umanità di piccoli commercianti, sarti, merciai, usurai, bottegai con le loro fissazioni e stramberie. «Stazione di Baranovitch» narra di un ebreo che per non essere umiliato in pubblico viene fatto credere morto e fugge in un altro paese, dal quale rivolgerà continue richieste di danaro alla comunità. «L’uomo di Buenos Aires» racconta di un uomo che ha fatto fortuna in modo misterioso e viene accolto come il Messia. «Tomba di famiglia», infine, esprime in modo quasi paradigmatico il conflitto generazionale tra padri e figli.
Storie di uomini e animali
Shalom Aleichem
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2007
pagine: 109
Polli in rivolta contro un intollerabile rito di espiazione, un cane docile e malmenato in fuga dalla ferocia dei suoi simili e degli uomini, un ronzino stremato da una vita di fatiche e bastonate: ecco i protagonisti di queste taglienti storie ambientate negli shtetl dell'Europa orientale. Ma protagonisti sono anche gli uomini che, nell'ansia di celebrare le loro feste, di vivere e di dimenticare, non sanno vedere le sofferenze degli animali, e tanto meno attenersi al precetto talmudico che impone "pietà per gli esseri viventi". Non sorprende allora che il bambino angustiato per la sorte di una carpa ("Non dice forse il rebe che tutte le creature sono care al Signore?") si senta dare dell'idiota dalla madre -e che questa, vedendolo poi piangere (per la piccola Perele, uccisa durante un pogrom), pensi semplicemente che gli è andato del rafano negli occhi. È un bestiario paradossale, quello creato da Shalom Aleichem, un mondo alla rovescia dove gli animali minano antiche usanze e sovvertono l'ordine naturale delle cose - un mondo còlto con lo sguardo impietoso ma partecipe che ben conoscono quanti hanno già amato gli stralunati personaggi di "Un consiglio avveduto" e gli amori tenaci e impossibili del "Cantico dei Cantici".
Cantico dei cantici. Storia di un amore giovanile
Shalom Aleichem
Libro: Copertina morbida
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2004
pagine: 104
Shalom Aleichem racconta la storia d'amore tra due ragazzi, Shimek e la sua nipotina coetanea Buzi, che vive con lui e i suoi genitori dopo la morte del padre. A scuola Shimek apprende il Cantico dei Cantici di Re Salomone, e quelle parole d'amore, ripetute ogni giorno, lo legano ancor più alla dolce Buzi, sua compagna di giochi e di fantasie infantili, che diventa quasi una cosa sola con la Shulamith del Canto. Ma il tempo circolare che i due ragazzi vivono come un ciclo che si ripete, da Pesach a Pesach, si interrompe quando Shimek lascia la casa paterna per studiare in città. Solo una lettera del padre con l'annuncio del fidanzamento di Buzi risveglia l'affetto di un tempo e Shimek torna a casa nello shtetl, per trovare tutto come prima. Quasi.
Cantico dei Cantici. Un amore di gioventù in quattro parti
Shalom Aleichem
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2004
pagine: 112
È attraverso le parole del "Cantico dei Cantici" che Shimek ha sempre pensato a Buzi, la nipote quasi coetanea che è stata accolta in casa dopo la morte del padre. Shimek e Buzi sono cresciuti insieme, insieme sono andati al tempio per la celebrazione delle cerimonie rituali e insieme hanno fatto lunghissime passeggiate in cui, nascondendo a Buzi la sua passione, Shimek le ha raccontato storie meravigliose. Partito per la grande città Shimek torna per scoprire che Buzi sta per sposare un altro e che non gli potrà mai appartenere. A Shimek non resta che ricominciare a raccontare la storia dall'inizio. L'evocazione di questo amore, unisce in una sola, brevissima vicenda, la felicità più acuta e il senso di una perdita inguaribile.
Un consiglio avveduto
Shalom Aleichem
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2003
pagine: 129
La cellula originaria del comico ebraico si trova plausibilmente nello "shtetl". E in uno di questi villaggi dell'Europa Orientale, in Ucraina, passò la sua infanzia Sholem Aleykhem, uno dei primi maestri di quel genere poi sviluppatosi sino a oggi tra molte diramazioni. "Un consiglio avveduto" è il primo dei tre racconti radunati in questo volume. È difficile non essere squassati dal riso mentre si segue il tormentoso e logorroico personaggio che cerca di farsi dare un "consiglio avveduto" per uscire da una situazione che è già irreparabile, giustappunto per la travolgente e lamentosa tediosità di colui che parla.
Racconti della Shtetl. Scene di vita ebraica in un'Europa scomparsa
Shalom Aleichem
Libro
editore: Bompiani
anno edizione: 2001
pagine: XXX-215
La Shtetl è il borgo ebraico d'altri tempi che l'Europa si è spazzata via di dosso come un granello di polvere fra il 1939 e il 1945. "In uno yiddish a tratti malinconico, ma più spesso brioso quando non corrosivo, Sholom Aleichem dà vita a un mondo che non c'è più fatto di giornate mai uguali a se stesse, di pioggia tenace e povertà endemica, di equivoci a non finire, ma soprattutto di uno spirito ilare che tutto capovolge." (E. Lowenthal)
Tewje il lattaio
Shalom Aleichem
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2000
pagine: 160
Tewje è una delle figure più note e più vive della letteratura ebraica. Vende latte e latticini di casa in casa, in un distretto russo di fine secolo, ed intrattiene con i suoi clienti un rapporto fatto di riflessioni sagge, di storpiate citazioni bibliche e di comprensione per il dolore altrui. "Piccolo eroe positivo" vive la sua odissea quotidiana a contatto con le brutture della vita e della storia, che è quella della diaspora ebraica ma anche quella dell'uomo contemporaneo di fronte al disordine che lo circonda. Eppure Tewje non si scoraggia e affronta con humor arguto tutte le difficoltà, forte di uno stoicismo che trova nel senso comico la sua grande forza. Con prefazione di Gad Lerner.