Libri di S. Manghi
Lo sguardo della vittima. Nuove sfide alla civiltà delle relazioni. Scritti in onore di Carmine Ventimiglia
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2009
pagine: 160
Questo libro affronta un argomento che, nell'interpretazione dei curatori, costituì il senso dell'impegno culturale, civile e umano di Carmine Ventimiglia. La sua opera - testimoniata da libri, articoli e interventi a convegni di studio, dal lavoro con gli studenti presso l'Università di Parma, dalla generosa dedizione con cui s'impegnò più d'ogni altro in Italia per dar vita alla Sociologia della sessualità proponendola a un ambiente accademico più spesso refrattario e trovando invece appoggi entusiastici presso associazioni culturali, movimenti d'opinione e Istituzioni Sanitarie - si presta a diverse letture proprio in ragione del fatto che il suo autore si avventurò in lidi prima inesplorati e gli toccò, strada facendo, di confrontarsi con argomenti e metodi di lavoro consolidati in discipline diverse da quella cui lavorò e con ambienti culturali e politici spesso divisi, sulla materia, da dispute incandescenti. Nel mondo accademico e negli ambienti impegnati ad affermare i diritti e la cultura femminile, il nome di Carmine Ventimiglia è piuttosto legato al tema della violenza contro le donne che affrontò con determinazione dal 1987 imponendo tra l'altro all'attenzione degli studiosi e dei lettori un concetto che solo ora, e a fatica, sembra imporsi all'opinione pubblica, la prevalente responsabilità, negli atti di violenza sulle donne, di mariti, parenti, amici, insospettabili vicini di casa, rispetto a efferati criminali o a stranieri.
L'uomo e la morte
Edgar Morin
Libro: Libro in brossura
editore: Erickson
anno edizione: 2014
pagine: 370
Questo libro, ormai un classico, costituisce un unicum nella storia del pensiero poiché non è soltanto una summa di quanto sia stato detto, pensato e pubblicato sulla morte, ma è anche un orizzonte capace di ridare alla luce una consapevolezza e una sensibilità moribonde, ai giorni nostri ancor più di quando il libro era stato scritto. L'idea della morte ha subito un processo di rimozione coatta. Tutto quanto non risulti tangibilmente fruttuoso per il godimento immediato o per la realizzazione di una carriera viene rimandato al mittente, tutto e specialmente la morte. Il problema è che rinunciando alla riflessione non si riesce a bandire sul serio il punto di approdo di ogni vita e così la morte, a cui si sbatte in faccia la porta, ritorna attraverso le finestre della nostra disattenzione o penetrando nelle fessure di tutta la nostra vita interiore creando un vertiginoso sperdimento che ci spinge nelle direzioni più svariate alla ricerca di una pacificazione che né gli "esperti" né i guru sanno dare. Questa edizione si arricchisce di una nuova traduzione, che restituisce mimeticamente la "voce" e lo stile così peculiare dell'autore, e di una lunga intervista in cui Morin affronta temi come il prolungamento della vita, il concetto di transumanità, l'accompagnamento del morente, il suicidio e l'eutanasia: poiché, se la morte non cambia, cambiano le condizioni in cui si verifica.
Il gioco della verità e dell'errore. Rigenerare la parola politica
Edgar Morin
Libro: Libro in brossura
editore: Erickson
anno edizione: 2009
pagine: 175
Il Novecento, il secolo della politica per eccellenza, è alle nostre spalle. In questi anni stiamo scoprendo che non siamo a un passo dall'età dell'oro, dalla vittoria finale della verità sull'errare, promessa dalla politica moderna, ma al cuore di un'età dell'incertezza. La nostra parola politica non ha ancora fatto i conti con questo inatteso scenario. Non è ancora uscita dal Novecento. Non si è ancora pienamente avveduta che non siamo nell'era dei Lumi, ma nel vortice di una seconda preistoria: la preistoria dell'umanità mondializzata, unita per la prima volta in un'unica avventura societaria. È soltanto dal cuore stesso dell'incertezza, e cioè delle nostre fragilità esistenziali e sociali, dove pulsano i nostri desideri, le nostre paure e le nostre speranze, che la politica può ricominciare, aiutandoci a coltivare i circuiti generativi e a limitare quelli distruttivi, nel vortice inarrestabile che ci trascina tutti quanti, insieme, verso un futuro ignoto.
Attraverso Bateson. Ecologia della mente e relazioni sociali
Libro
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 1998
pagine: 276
Gregory Bateson è noto soprattutto in ambito psichiatrico e per la sua influenza sui movimenti ecologisti. Ma è all'interno di una prospettiva sociale che possono essere comprese a fondo la sua originalità e l'attualità del suo lavoro. Frutto di una ricerca coordinata alla quale hanno partecipato sociologi, psicologi, pedagogisti, antropologi e filosofi italiani, questo libro situa l'opera di Bateson nei suoi rapporti con le più importanti correnti culturali del nostro secolo e ne articola la ricchezza.