Libri di Romano Starace
Torri costiere della Capitanata. L'ispezione del marchese di Celenza
Romano Starace
Libro: Libro in brossura
editore: Sudest
anno edizione: 2010
pagine: 134
I grandi conflitti continentali nel Cinquecento e le tragedie che videro ripetutamente vittime, per mano dei turchi o dei corsari berberi loro alleati, le popolazioni rivierasche fanno da sfondo al racconto di questo libro. Gli scenari del cruento scontro tra Occidente e Oriente, il fenomeno piratesco e le strategie militari del Viceregno spagnolo per la difesa dei litorali precedono l'accurato esame di un "soggiorno di lavoro" in Capitanata (e in Abruzzo) nel 1594 del marchese di Celenza Valfortore Carlo Gambacorta, chiamato a relazionare sull'efficienza delle torri costiere innalzate più di vent'anni prima. Costruito e scritto con intenti divulgativi, ma con interessanti e originali elementi iconografici e di analisi, il saggio di Starace getta uno sguardo su questi avvenimenti e sul personaggio, compilatore di cento fogli manoscritti, dei quali vengono riprodotte ed approfondite le parti relative a tutte le quaranta torri (di Capitanata e del Molise, ma anche di Abruzzo in appendice). Da esse emerge un'involontaria esposizione, pagina dopo pagina, dell'inefficienza e delle contraddizioni di un sistema militare monolitico e forse superato.
Santa Maria di Stignano nel Cinquecento. I francescani in Capitanata
Romano Starace
Libro: Libro in brossura
editore: Sudest
anno edizione: 2009
pagine: 104
Il convento di Santa Maria di Stignano è nel comune di San Marco in Lamis (Foggia), da cui dista pochi chilometri, lungo la comoda strada statale 272 che s'inerpica sul Gargano occidentale, in un habitat naturale molto singolare. Innalzato a partire dai primi anni del Cinquecento, venne completato nelle linee essenziali nell'ultimo quarto dello stesso secolo. La ricerca di Starace, anche attraverso documenti inediti, e con l'ausilio di numerose foto e ricostruzioni grafiche, ne ripercorre le vicende, legandole alla presenza dei francescani e al contesto storico dell'epoca. Attualmente il santuario, meta di ritiri pastorali e di incontri giovanili, è ancora devotamente visitato. Lo Stato italiano lo ha inserito da tempo nell'elenco dei monumenti d'interesse nazionale.