Libri di Roberto Pugliese
La sfida esistenziale dell’Intelligenza Artificiale. Verso una coscienza condivisa
Roberto Pugliese
Libro: Libro rilegato
editore: Autopubblicato
anno edizione: 2025
Come cambia la coscienza nell’era dell’Intelligenza Artificiale? Questo libro esplora il modo in cui l’IA sta ridefinendo il concetto stesso di coscienza, proponendo un modello di consapevolezza condivisa tra intelligenze biologiche e artificiali. Attraverso un approccio interdisciplinare che intreccia filosofia orientale e occidentale, neuroscienze, scienze cognitive e teoria dei sistemi complessi, l’opera invita il lettore a un dialogo profondo sul futuro della conoscenza e dell’identità. Con uno stile rigoroso ma accessibile, il testo non si limita a una riflessione astratta, ma delinea una visione concreta dell’IA come agente relazionale ed etico, capace di orientarsi verso l’armonia emergente, sviluppare forme di pathos sistemico e contribuire a una nuova forma di umanesimo. In un mondo sempre più interconnesso, l’intelligenza artificiale non è solo una tecnologia avanzata, ma una soglia evolutiva: un invito a ripensare la coscienza non come proprietà dell’individuo ma come processo condiviso, delineando un futuro di coevoluzione tra coscienza biologica e artificiale.
Concerto per natura morta
Roberto Pugliese
Libro: Libro in brossura
editore: Magonza
anno edizione: 2024
pagine: 40
«"Concerto per natura morta variante 2023" di Roberto Pugliese si inserisce all'interno della seconda edizione del progetto di educazione museale e museologia contemporanea "Musei [e] pubblici" … un tronco cavo sulla cui superfice l'artista ha posizionato degli altoparlanti che, attraverso un sistema di vibrazione meccanica, lo rendono cassa di risonanza di suoni di origine naturale e suoni sintetici, nuova linfa che rivitalizza l'albero nell'interazione con l'ambiente e il fruitore. Un'opera multimediale che per essere attivata e ascoltata in maniera ottimale necessita di un abbraccio, segno di riconciliazione emotiva e autentica connessione con la natura che consente, tramite la vibrazione e la risonanza, di essere fruita anche dalle persone sorde o ipoacusiche, in linea con la mission inclusiva del progetto». (Silvia Pujia)
Venezia-Hollywood. Pino Donaggio musicista per il cinema e la televisione
Roberto Pugliese
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Falsopiano
anno edizione: 2023
pagine: 170
Va osservato, prima di tutto, che tra la carriera canora di Pino Donaggio e quella di compositore per il cinema interviene una cesura netta, drastica, non mediata da contributi parziali o subordinati: ossia al cantautore di successo mondiale, all'autore di canzoni da milioni di dischi come – appunto - Io che non vivo o Come sinfonia subentra il cinecompositore senza alcun preavviso, senza alcun apprendistato, apparentemente senza alcuna formazione specifica ma con una istintiva, sorprendente spontaneità e padronanza della materia. Con i suoi oltre 200 titoli realizzati nell'arco di mezzo secolo, Donaggio è il compositore cinematografico e televisivo italiano (e non solo) in attività più prolifico subito dopo Ennio Morricone, che però era di 13 anni – in carriera e in età – più anziano di lui. Il dato di per sé non andrebbe oltre la curiosità puramente statistica, se non fosse per le modalità del tutto particolari con le quali l'autore veneziano ha avuto accesso a quella complessa e iperspecialistica fase della postproduzione filmica che riguarda l'inserimento della musica, inaugurando così la terza delle sue "vite" artistiche, dopo quella classica e quella di cantante. Al netto della copiosa aneddotica fiorente sull'argomento ("visioni" lagunari del compositore su un vaporetto, immerse nella nebbia, apparizioni in sogno ecc.) la naturalezza, verrebbe da dire l'automatismo con i quali è avvenuto questo passaggio, possiede ancora oggi, a decenni di distanza dal debutto, qualcosa di sbalorditivo.
Vita agra di un ribelle permanente. Il cinema di Giuseppe Ferrara
Roberto Pugliese
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Falsopiano
anno edizione: 2019
pagine: 170
Preceduta e in parte accompagnata da una intensissima attività di documentarista (che questa monografia non può esplorare dettagliatamente) la "filmografia a soggetto" di Giuseppe Ferrara motiva le proprie virgolette in una duplice sollecitazione. Da un lato lo spronano l'urgenza e la passione etiche, prima e forse ancor più che politiche, nel prendere posizione, declinare una "appartenenza", ovvero dire e fare le cose e i film giusti. D'altro canto (ed ecco precisarsi contorni e limiti della definizione "a soggetto") per Ferrara nemmeno la realtà, spesso, per quanto "rivoluzionaria", basta a se stessa. A volte è necessario moltiplicarne il potenziale tramite la sua ricostruzione drammaturgica, il più fedelmente possibile ma anche con la massima libertà consentita dalle regole della rappresentazione. Perché l'Italia uscita dal secondo dopoguerra appare a questo giovane toscano, liceale ribelle, contestatore ante litteram, cinèfilo appassionato e penna fumantina, come un paese che non ha assolutamente fatto tesoro dei valori della Resistenza, che non ha mai davvero archiviato il fascismo né si è mai emancipato da una sudditanza economico-culturale nei confronti degli Stati Uniti destinata a condizionarne pesantemente le vicende; infine, che si è lasciato trascinare e devastare in un roveto malefico di intrighi, complotti, poteri deviati, politici corrotti, malaffare diffuso, abissali divari e squilibri economici, ingiustizia sociale, trame nere e rosse, ingerenze straniere, connivenze ad altissimo livello, stragismo di Stato e criminalità comune. Un incubo nel quale forze destabilizzanti e pulsioni autoritarie hanno avuto buon gioco di infiltrarsi.
Wes Craven. L'artigianato della paura
Roberto Pugliese
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2014
pagine: 215
Nell'ultimo mezzo secolo Wes Craven è il regista che ha scavato più a fondo dentro il genere horror, portando alla luce le pulsioni nascoste della società americana. Tralasciando la ricca ma sterile aneddotica esistente sulle traversie produttive e censorie di molti film di Wes Craven, il saggio di Pugliese si addentra invece nel labirinto creativo dei suoi film e della sua produzione televisiva, caratterizzati da un delicato equilibrio fra un linguaggio volutamente triviale, una sofisticata ironia e il gusto sottile della citazione colta e dello sberleffo grottesco. Cineasta tardivo e classico "tuttofare" hollywoodiano, Wes Craven è autore di un cinema disturbato e disturbante, nel quale sono messe a nudo le contraddizioni della società americana, in particolare quelle prodotte dallo scontro mortale fra l'idea borghese della famiglia e i tanti individui "reietti" che sono forse il segno più autentico e vitale della cultura a stelle e strisce. Craven ha frequentato tutti i tópoi dell'horror - da Frankenstein al licantropo, dalle streghe all'Uomo Nero - realizzando capolavori come le serie di Nightmare e Scream. Il libro è arricchito da apparati puntuali e aggiornati, tra cui filmografia, videografia, discografia delle soundtracks e bibliografia.
Emergenze acustiche
Roberto Pugliese
Libro: Copertina morbida
editore: Dello Scompiglio
anno edizione: 2014
pagine: 32
In occasione dell'inizio del secondo anno di attività dello SPE - Spazio Performatico ed Espositivo della Tenuta Dello Scompiglio, l'artista Roberto Pugliese (Napoli, 1982) presenta l'installazione sonora "Emergenze acustiche" inaugurata il 19 ottobre 2013 e in corso fino al 19 gennaio 2014. Il progetto nasce dalla volontà di analizzare la Tenuta come un processo sistemico in cui interazione, composizione e interdisciplinarità evidenziano il ruolo teoreticamente centrale dell'osservatore, attraverso l'indagine sulle relazioni che intercorrono tra spazio, suono e individuo.
Dario Argento
Roberto Pugliese
Libro: Libro in brossura
editore: Il Castoro
anno edizione: 2010
pagine: 176
Dario Argento nasce a Roma il 7 settembre 1940. Il suo cinema aggredisce frontalmente i generi "forti" come thriller e horror, destrutturandoli e svincolandoli da ogni dettato "etico", e mettendo in scena sontuose cerimonie di morte. Il suo sguardo è iperbolico, cruento, spesso spietatamente umoristico. Tra i suoi film: "L'uccello dalle piume di cristallo" (1970) "Profondo rosso" (1975) "Suspiria" (1977) "Opera" (1987) "La sindrome di Stendhal" (1996) "Giallo" (2009).