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Libri di Roberto Marchionatti

La società contro lo Stato

La società contro lo Stato

Pierre Clastres

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2022

pagine: 280

Per il pensiero occidentale lo Stato appare come l'inesorabile destino di ogni società civilizzata. Non stupisce dunque che per l'antropologia classica le società primitive siano solo anacronistiche sopravvivenze di un passato superato da gran tempo. A questa deriva evoluzionistica, Clastres contrappone un approccio rivoluzionario che ha costretto non solo a «prendere sul serio il selvaggio», costruendone un'immagine non etnocentrica, ma anche a interrogarsi sulla genealogia del potere coercitivo. E infatti, ci avverte Marchionatti, etnologi, storici, filosofi e politologi ormai non possono non misurarsi con il capovolgimento copernicano che questa prospettiva ha imposto al pensiero politico e sociale. Ribaltando la convinzione che vede nella figura del «capo senza potere» l'incapacità di produrre forme più evolute di organizzazione politica, Clastres mostra al contrario come questo incarni il consapevole rifiuto del pensiero selvaggio di accettare l'emergere, all'interno del corpo sociale, di qualunque gerarchia e di qualunque monopolio del potere, e lo fa mantenendo sempre ben separati potere e istituzione, comando e capo.
17,00

Principi di economia politica

Principi di economia politica

Angela Ambrosino, Roberto Marchionatti, Fiorenzo Mornati

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2020

pagine: 492

Un manuale costituisce un tentativo di dare una rappresentazione dello stato della scienza in un dato momento. Per la scienza economica di oggi questo tentativo si presenta non di facile attuazione. Infatti gli ultimi trenta-quarant'anni hanno rappresentato un periodo di straordinario cambiamento per la scienza economica, che ha comportato una progressiva ridefinizione del suo stato e dei suoi confini. I cambiamenti di una scienza sociale, quale è l'economia, awengono per movimenti interni, volti a risolvere problemi di natura essenzialmente logica che di volta in volta emergono, e per movimenti esterni, owero dovuti al tentativo di comprendere i mutamenti del mondo economico reale. Su entrambi i piani molto è accaduto nel periodo citato, il che ha determinato una profonda differenza tra la concezione della scienza economica che si era venuta affermando nel secondo dopoguerra, e che ha costituito il 'paradigma' dominante (che possiamo definire neoclassico a livello microeconomico e della sintesi neoclassica a livello macroeconomico) fino agli anni '70 del 900, e la riflessione successiva che quel paradigma ha messo, almeno parzialmente, in discussione. I libri di testo più diffusi generalmente riflettono solo in parte i cambiamenti awenuti: danno loro uno spazio molto limitato e tendono a inglobarli all'interno del bagaglio di conoscenze accumulato, smorzando differenze e problemi, affiancando approcci diversi in modo sovente acritico e astorico. Questo manuale cerca di recuperare un approccio che non dimentica l'origine e la natura storica delle teorie e la loro evoluzione non lineare, dando spazio ai nuovi sviluppi nel tentativo di fornire una approfondita introduzione ai principi necessari per comprendere il dibattito economico odierno.
43,00

L'economia dell'età della pietra

L'economia dell'età della pietra

Marshall Sahlins

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2020

pagine: 456

In quello che è ancor oggi ritenuto il testo fondativo dell'antropologia economica (o meglio, dell'economia antropologica), Sahlins rivoluziona le vecchie e sorpassate idee sull'economia delle società «primitive», svelando come in realtà esse fossero delle vere e proprie società dell'opulenza. E in effetti, come ci ricorda Roberto Marchionatti, indagare la natura dell'economia e del suo sguardo sul mondo necessita dello stesso tipo di sensibilità antropologica che noi applichiamo allo studio degli altri. Solo così si può comprendere come mai i popoli più «primitivi» del mondo abbiano sì pochi beni, ma non siano poveri. La povertà non coincide con una ridotta quantità di beni ma è prima di tutto uno status sociale e in quanto tale un'invenzione della civiltà. Se dunque Sahlins, in questo classico di sorprendente attualità, si rivolge al passato, attingendo alla sconfinata ricchezza della creatività e della sperimentazione umane che solo l'antropologia è in grado di svelare, lo fa solo per guardare al futuro, per liberarci dai nostri preconcetti e per instradarci verso idee nuove che ci permettano di ripensare questioni oggi vitali per la società umana.
25,00

L'anarchia selvaggia

L'anarchia selvaggia

Pierre Clastres

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2017

pagine: 144

Da dove viene il dominio dell'uomo sull'uomo? Come si afferma la coercizione politica? Per rispondere a queste domande cruciali Clastres - smantellando un consolidato pregiudizio etnocentrico - interroga le società "selvagge", che non considera affatto degli insiemi sociali primitivi costretti a evolvere nella direzione della gerarchia e della divisione sociale per accedere alla civiltà. Il tratto peculiare che emerge dalle sue ricerche e riflessioni è che le società "selvagge" resistono coscientemente a qualsiasi accumulazione del potere al proprio interno, proprio per evitare che la disuguaglianza possa insinuarsi nel corpo sociale. E lo fanno ponendo i propri capi tribali sotto il segno di un debito verso la comunità che impedisce al loro desiderio di prestigio di trasformarsi in desiderio di potere. Sono appunto questi capi senza potere che esprimono compiutamente la filosofia politica del pensiero selvaggio, il suo essere non senza ma "contro" lo Stato. Introduzione di Roberto Marchionatti.
14,00

Attilio Cabiati. Profilo di un economista liberale
15,00

L'anarchia selvaggia. Le società senza stato, senza fede, senza legge, senza re

L'anarchia selvaggia. Le società senza stato, senza fede, senza legge, senza re

Pierre Clastres

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2013

pagine: 116

L'indagine sulla dimensione politica è il cuore della speculazione etnologica di Clastres: da dove viene il dominio dell'uomo sull'uomo? come si afferma la coercizione politica? Per rispondere a queste domande cruciali Clastres interroga quelle società "selvagge" che - smantellando un consolidato pregiudizio etnocentrico - non considera affatto come insiemi sociali immaturi che per uscire dalla loro arretratezza socio-culturale devono evolvere nella direzione della divisione sociale e dunque della gerarchia. Al contrario, queste società indivise resistono coscientemente a qualsiasi accumulazione del potere al proprio interno che possa insinuare la diseguaglianza nel corpo sociale. E lo fanno ponendo i propri capi tribali sotto il segno di un debito verso la comunità che impedisce al loro desiderio di prestigio di trasformarsi in desiderio di potere. Sono appunto questi capi senza potere che esprimono compiutamente la filosofia politica del pensiero selvaggio, il suo essere in realtà non senza ma contro lo Stato. Introduzione di Roberto Marchionatti.
12,00

Principi di economia politica

Principi di economia politica

Roberto Marchionatti, Fiorenzo Mornati

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2012

pagine: XXIV-476

Un manuale costituisce un tentativo di dare una rappresentazione dello stato della scienza in un dato momento. Per la scienza economica di oggi questo tentativo si presenta non di facile attuazione. Infatti gli ultimi trenta-quarant'anni hanno rappresentato un periodo di straordinario cambiamento per la scienza economica, che ha comportato una progressiva ridefinizione del suo stato e dei suoi confini. I cambiamenti di una scienza sociale, quale è l'economia, avvengono per movimenti interni, volti a risolvere problemi di natura essenzialmente logica che di volta in volta emergono, e per movimenti esterni, ovvero dovuti al tentativo di comprendere i mutamenti del mondo economico reale. Su entrambi i piani molto è accaduto nel periodo citato, il che ha determinato una profonda differenza tra la concezione della scienza economica che si era venuta affermando nel secondo dopoguerra, e che ha costituito il "paradigma" dominante (che possiamo definire neoclassico a livello microeconomico e della sintesi neoclassica a livello macroeconomico) fino agli anni '70 del 900, e la riflessione successiva che quel paradigma ha messo, almeno parzialmente, in discussione. Questo manuale cerca di recuperare un approccio che non dimentica l'origine e la natura storica delle teorie e la loro evoluzione non lineare, dando spazio ai nuovi sviluppi nel tentativo di fornire una approfondita introduzione ai principi necessari per comprendere il dibattito economico odierno.
38,00

Gli economisti e i selvaggi. L'imperialismo della scienza economica e i suoi limiti

Gli economisti e i selvaggi. L'imperialismo della scienza economica e i suoi limiti

Roberto Marchionatti

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori Bruno

anno edizione: 2008

pagine: 180

La scienza economica è nata e si è sviluppata sull'ipotesi che, nelle sue categorie fondamentali, sia generalmente e universalmente applicabile nei diversi ambiti dell'azione umana. Uno dei campi nei quali essa ha incontrato maggiori difficoltà a interpretare in modo convincente l'oggetto a cui è applicata è quello antropologico. Il libro è in primo luogo un saggio di storia delle idee intorno a un tema, quello delle società primitive, le società "altre", che ha sempre affascinato il pensiero occidentale e che gli economisti hanno affrontato in modo peculiare, cercando di inglobare tali società dentro le proprie categorie interpretative. La tesi del libro è duplice: che questo tentativo ha dato risultati altamente insoddisfacenti, e che l'analisi antropologica offre materiale per una rappresentazione diversa, che sovente dimostra l'inconsistenza delle categorie economiche quando applicate a quelle società, conclusioni che, se vere, non possono non avere implicazioni su ciò che gli economisti pensano della propria scienza e della sua capacità egemonica nell'ambito delle scienze sociali. Ne discende che il saggio è anche un invito agli economisti a riesaminare criticamente assunti della teoria economica contemporanea ormai poco o superficialmente discussi, e un contributo a trovare luoghi di incontro e cooperazione effettiva tra la scienza economica e le altre scienze sociali.
18,00

L'economia dell'età della pietra

L'economia dell'età della pietra

Marshall Sahlins

Libro

editore: Bompiani

anno edizione: 1980

pagine: 336

17,56

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