Libri di Remo Morzenti Pellegrini
Il diritto dell'istruzione. Autonomia, sussidiarietà, inclusione
Remo Morzenti Pellegrini
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2024
pagine: 336
Il sistema scolastico italiano è stato protagonista di una profonda trasformazione negli ultimi anni, caratterizzata dal decentramento delle funzioni amministrative e dalla continua ricerca di un equilibrio tra norme generali e livelli essenziali uniformi. La pandemia di Covid-19 ha accelerato questi processi, portando a riforme e nuove disposizioni normative. In questo contesto, l’autonomia funzionale delle istituzioni scolastiche (ri)emerge come filo conduttore per comprendere le trasformazioni in atto e le prospettive future. Questo volume offre una panoramica completa e aggiornata del sistema educativo italiano, analizzando il rapporto tra decentralizzazione e unitarietà, il (possibile) ruolo delle Regioni e l’evoluzione verso un modello più inclusivo. Il testo è pensato per studenti universitari e professionisti del settore educativo, e propone nuove prospettive e strumenti operativi per affrontare le sfide e le opportunità future.
Studi in onore di Carlo Emanuele Gallo
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 904
«Con questa raccolta di scritti in onore di Carlo Emanuele Gallo i suoi colleghi ed allievi hanno voluto ringraziare un Maestro, un Collega e per molti un Amico. I molteplici lavori che fanno parte della raccolta, che ho l’onore di introdurre, affrontano larga parte dei temi più attuali del diritto amministrativo, sia sostanziale che processuale, che Carlo Emanuele ha coltivato e continua a coltivare. Non credo che il Prof. Gallo abbia bisogno di presentazioni, perché è senza dubbio un Maestro del diritto amministrativo per l’intera comunità scientifica. Innumerevoli sono le persone che hanno avuto – e tutt’ora hanno – l’occasione e la fortuna di conoscerlo e di apprezzarne lo spessore scientifico e la straordinaria umanità, e per chi esercita la professione di incontrarlo come sempre temibilissimo avversario. I suoi numerosissimi lavori e i suoi altrettanto preziosi interventi in occasione di importanti convegni sono impressi nella memoria dei suoi allievi, dei colleghi, e di chi ha occasione di leggerlo e ascoltarlo. Imponente ed estesa è la sua produzione scientifica: ad oggi consta di quasi trecento pubblicazioni, quattro monografie in tema di giustizia amministrativa e di diritto regionale, oltre ad un manuale di giustizia amministrativa ormai giunto all’undicesima edizione, su cui si sono formati e continuano a formarsi studenti di diversi Atenei che ne apprezzano la chiarezza espositiva ed il continuo aggiornamento. Ha inoltre curato la pubblicazione di vari volumi collettanei, tra cui il recente manuale di diritto amministrativo. Che dire? Grazie a Carlo Emanuele: così lo chiamano affettuosamente i suoi colleghi e i suoi allievi diventati tali, e chi scrive ha la fortuna di essere uno di loro. Per quanto mi riguarda continuerò a leggerlo e ad ascoltarlo in occasione di convegni, seminari e incontri, consapevole di quanto sia difficile “salire sulle spalle di un gigante”.»
Lo sviluppo delle competenze nella pubblica amministrazione. Integrare conoscenze tecniche e competenze trasversali
Alessandro Hinna, Paolo Canonico, Linda Giusino, Andrea Tomo
Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2023
pagine: 248
Il tema dello sviluppo delle competenze nella PA pone interessanti sfide nel settore pubblico in termini sia organizzativi sia gestionali, soprattutto con riferimento al necessario "scongelamento" di approcci culturali radicati in un modo di vedere le competenze prettamente in chiave tecnica. La sfida per la PA si gioca pertanto rispetto al passaggio dalla classica impostazione burocratica, quasi di una catena di montaggio, dove le competenze tecniche assumono il ruolo centrale, ad un'impostazione più trasversale nella quale i dipendenti, siano essi funzionari o dirigenti, posseggano nel loro "patrimonio" di competenze e conoscenze anche capacità relazionali, comportamenti e di analisi/lettura dei contesti. Il presente volume affronta il tema dello sviluppo delle competenze nella PA, con contributi dei partecipanti incentrati su proposte di cambiamento legate al ripensamento del ruolo delle competenze in diversi contesti e legate a diverse aree finalizzato allo sviluppo delle risorse umane per migliorare, non solo le prestazioni lavorative, ma anche le relazioni e i contesti in cui queste si inseriscono. Prefazione di Remo Morzenti Pellegrini.
Ferroni. La durata della memoria
Libro: Libro in brossura
editore: Allemandi
anno edizione: 2021
pagine: 119
«Il rapporto di Gianfranco Ferroni con Bergamo è stato un rapporto costruito sull'amicizia, sulle relazioni e sugli spazi. Spazi, quelli bergamaschi, che Ferroni ha abitato nell'ultima fase della sua carriera artistica e che ha saputo rappresentare nei suoi lavori, "riempiendoli" di silenzio, luce e pura fascinazione. Ferroni è stato un artista di poche parole , forse, in questo, molto vicino al proverbiale carattere schivo dei bergamaschi ,, affidando esclusivamente alle immagini la sua poetica insieme densa e rarefatta e lasciando che l'osservatore potesse intuirla, attraversarla, sentirla. Potesse anche coglierne il messaggio militante di denuncia contro la violenza e le ingiustizie sociali. Potesse rivestirla di emozioni, pensieri e parole, appunto. Tra questi osservatori, c'è stato anche l'appassionato ed erudito critico d'arte Mario De Mi, cheli, che gli ha dedicato studi e riflessioni e il cui prezioso Fondo è stato recentemente donato dalla famiglia all'Università degli studi di Bergamo. Per questo, abbiamo accolto con piacere la proposta di ospitare la mostra Gianfranco Ferroní ( 1927,2001). "La durata della memoria" nella stessa sede universitaria che conserva l'archivio e collezione De Micheli, ossia Palazzo Bassi Rathgeb: ci è sembrata un'ottima occasione per mettere idealmente in dialogo, attraverso uno spazio condiviso, queste due complesse e icastiche personalità della cultura novecentesca. Del resto, è la natura stessa di Palazzo Bassi Rathgeb, che si anima e corrobora sul dialogo tra l'Università di Bergamo e la Fondazione Bernareggi, a renderlo il luogo di intersezione privilegiato di ricerche, scambi e visioni volti a valorizzare il patrimonio artistico nella sua accezione più ampia, creando sinergie e collaborazioni proficue tra diverse realtà locali, nazionali e internazionali. È l'inizio di un progetto di ampie vedute e l'opera di Gianfranco Ferroni, la sua profonda essenzialità, ma anche la sua capacità di mettersi in relazione con i maestri del passato così come con le espressioni artistiche più attuali, è sicuramente di buon auspicio per ciò che l'Università intende sviluppare a partire dal Fondo De Micheli, ossia la costruzione di una rete dialogica che valorizzi e promuova lo sguardo sull'arte in maniera interdisciplinare.» (Dalla Prefazione di Remo Morzenti Pellegrini). Prefazione di Armando Santus. Introduzione di Antonio Natali.
Manuale di legislazione dei servizi sociali
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 600
«I servizi sociali si caratterizzano per un elevato tasso di complessità. Lo stesso Rapporto Beveridge (Social Insurance and Allied Services, 1942), pilastro della formazione dei sistemi di welfare a partire dal II dopoguerra, più di settant'anni fa, sottolineò come, nonostante i propositi di unitarietà e semplificazione, la sicurezza sociale si configurasse come «a machine with many parts and complications to deal with all the complexities of need and variety of persons». Le ragioni di complessità della materia sono numerose e in questa sede non si può che accennare ad alcune soltanto, ma queste sono già emblematiche di un ambito di attività multiforme ed estremamente articolato. Anzitutto i servizi sociali, incentrati sulla persona e sulle sue necessità individuali, si connotano per quella che viene generalmente indicata come "complessità di cura" o "complessità assistenziale", in quanto fronteggiano plurime situazioni e componenti di fragilità e debbono adeguarsi ad una varietà di esigenze mutevoli anche nel tempo. Inoltre, quando una persona vive una situazione di disagio, spesso non è possibile tracciare una linea di distinzione tra istanze socio-assistenziali e di altra natura, in particolare di tipo sanitario: si pensi ai bisogni di disabili o anziani. Frequentemente, inoltre, emergono esigenze dí tipo educativo, come nel caso dei disabili di giovane età. I servizi sociali, quindi, si occupano di situazioni complesse, che richiedono l'intervento di più servizi eterogenei. Alla luce di tali osservazioni si comprende perché l'idea a fondamento della 1. 8 novembre 2000, n. 328, che ha per la prima volta disciplinato organicamente l'assistenza sociale, nonché delle legislazioni regionali che ad essa si ispirano, è quella di creare un sistema di welfare «integrato», un'integrazione, peraltro, che riguarda anche i diversi livelli di governo e amministrativi implicati e il rapporto con i privati, ín special modo il Terzo settore...» (dalla presentazione)
L'autonomia scolastica. Tra sussidarietà, differenziazioni e pluralismi
Remo Morzenti Pellegrini
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2011
pagine: IX-293
Il percorso di attuazione dell'autonomia delle Istituzioni scolastiche si è rilevato piuttosto difficoltoso, sia in ragione di una maggiore e sempre più diffusa compenetrazione nell'amministrazione statale che ne ha caratterizzato le passate vicende, sia perché i due piani, di attuazione dell'art. 21 della legge n. 59 del 1997 e di realizzazione del decentramento a favore di Regioni ed Enti locali si sono in qualche misura sovrapposti. La logica dell'autonomia scolastica si è più volte confrontata, per un verso, con il riemergere di logiche "neocentralistiche" nella gestione del settore dell'istruzione e, per altro verso, con la logica del trasferimento di funzioni amministrative verso le amministrazioni territoriali. È per questi motivi che l'autonomia delle Istituzioni scolastiche costituisce, tuttora, il modello forse meno evoluto di autonomia funzionale, proprio perciò, quello della cui costruzione meglio si evidenziano, attraverso le difficoltà, le linee portanti e i tratti più significativi. Il volume, esaminando i caposaldi della legislazione scolastica, cerca di porre anzitutto l'autonomia scolastica quale contesto imprescindibile rispetto ad un ridisegno complessivo del sistema educativo di istruzione e formazione, ma viene rappresentata altresì l'autonomia come un vincolo rispetto al quale saranno tenute necessariamente a conformarsi le accresciute competenze acquisite dagli enti sub-statali nel settore dell'istruzione.
L'evoluzione dei rapporti tra fenomeno sportivo e ordinamento statale
Remo Morzenti Pellegrini
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2007
pagine: VII-372
Le attività produttive
Simone Chiarelli, Remo Morzenti Pellegrini
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2006
pagine: XX-504
Istruzione e formazione nella nuova amministrazione decentrata della Repubblica. Analisi ricostruttiva e prospettive
Remo Morzenti Pellegrini
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2004
pagine: IX-454
Manuale di legislazione dei servizi sociali
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2012
pagine: 360
L'autonomia scolastica. Tra sussidiarietà, differenziazioni e pluralismi
Remo Morzenti Pellegrini
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2006
pagine: IX-293
Il percorso di attuazione dell'autonomia delle istituzioni scolastiche è stato piuttosto difficoltoso, sia in ragione di una maggiore e sempre più diffusa compenetrazione nell'amministrazione statale che ne ha caratterizzato le passate vicende, sia perché i due piani, di attuazione dell'art. 21 della legge n. 59 del 1997 e di realizzazione del decentramento a favore di Regioni ed Enti locali, anziché costituire due tappe logicamente e temporalmente conseguenti, si sono in qualche misura sovrapposti. La logica dell'autonomia scolastica si è più volte confrontata con il riemergere di logiche "neocentralistiche" nella gestione del settore dell'istruzione e con la logica del trasferimento di funzioni amministrative verso le amministrazioni territoriali. È per questi motivi che l'autonomia delle istituzioni scolastiche costituisce il modello meno evoluto di autonomia funzionale, e per questo, quello della cui costruzione meglio si evidenziano, attraverso le difficoltà, le linee portanti e i tratti più significativi. Il nuovo Titolo V della Costituzione conferisce all'autonomia scolastica uno statuto costituzionale attraverso l'inciso, contenuto nell'art. 117, comma 3, Cost. che, nel qualificare l'istruzione quale materia di legislazione concorrente, fa salva "l'autonomia delle Istituzioni scolastiche". Il volume analizza l'autonomia come un vincolo rispetto al quale saranno tenute a conformarsi le competenze acquisite dagli enti sub-statali nel settore dell'istruzione.