Libri di Predrag Matvejevic
La via degli esiliati. Da Mostar ad Arbe 1942-43
Vladimir Isaić
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2025
pagine: 118
Scrive l'Autore: "Avevo 12 anni e non conoscevo le ragioni di molte delle cose che accadevano. Ero solo un bambino che non poteva comprendere tutto, eppure mi sono sempre impegnato a capire. Prelevare persone dalle loro case durante le incursioni o portarle via dalle strade, non faceva che evidenziare l'arroganza del potere di allora e quei traumi ci hanno segnato a lungo. Ho voluto ricordare come, attraverso i giochi e tramite lo sguardo dei bambini, abbiamo vissuto la crudele quotidianità della guerra con i nostri amici e coetanei". Traduzione di Anita Vuco Prefazione di Predrag Matvejević. Postfazione di Michele Sarfatti.
Il Mediterraneo e l'Europa. Lezioni al Collège de France
Predrag Matvejevic
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 1998
pagine: 152
Questo volume raccoglie le lezioni tenute da Pedrag Matvejevic al prestigioso Collège de France nel marzo del 1997, riprendendo i modelli delle "lezioni-saggio" di Valéry, Barthes e Foucault a Parigi. Tra paesaggi e confini, miti ed etimologie, memorie storiche e riflessioni sull'attualità, l'autore esplora il rapporto che lega il Mediterraneo e l'Europa. In particolare delinea il ruolo e le responsabilità del Vecchio Continente nel nuovo scenario geopolitico: da un lato i paesi dell'Unione Europea, dall'altro le nuove democrazie (o "democrature") nate dopo il crollo del Muro. Senza mai dimenticare, però, l'altra sponda del nostro mare.
Il museo della resa incondizionata
Dubravka Ugrešic
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2023
pagine: 368
Durante la guerra dei Balcani molti iugoslavi in fuga dalle violenze e dai nazionalismi raggiunsero, esuli, Berlino. Queste donne e questi uomini cercarono di preservare quello che restava della loro cultura e della loro identità, entrambe messe a repentaglio dalla dissoluzione della Iugoslavia e, al contempo, si trovarono a dubitare delle certezze con cui erano cresciuti dovendo fronteggiare un futuro nuovo e imprevisto. Per chi, come l’autrice, era stato costretto alla fuga e alla precarietà dell’esilio il bene più importante divennero i ricordi. Ed è per questo che, partendo da una serie di fotografie tenute in una borsa di pelle in fondo a un armadio, Dubravka Ugrešic ricostruisce la vita della madre. Mentre, parallelamente, racconta anche la sua storia, il suo presente e il suo passato, intrecciandola ad aneddoti di vita quotidiana, a suggestioni letterarie e a riflessioni sulla vita e la scrittura creando così un collage fatto di frammenti nitidi come fotografie che, insieme, danno vita a un quadro più grande. Un affresco storico del nostro continente tra gli orrori e le speranze del secolo passato e, al contempo, una riflessione sull’esilio e sulla scrittura come unica patria possibile. “Attraversando i nazionalismi che portarono alla guerra e attuarono la ‘pulizia etnica’, alcuni scrittori dell’ex Iugoslavia abbandonarono il loro paese. Tra questi venne a trovarsi – ‘tra asilo ed esilio’ – Dubravka Ugrešic. Non ha chiesto asilo politico a nessuno e considera da sempre l’esilio come una condizione naturale per chi scrive... Dopo il crollo del muro di Berlino, l’Europa orientale ha visto poche opere letterarie come quelle di Dubravka Ugrešic. Pochi hanno avuto il coraggio di porre lo specchio davanti agli occhi della propria comunità o nazione.” (Dalla prefazione di Pedrag Matvejevic)
Oltre Odessa
Predrag Matvejevic
Libro: Copertina rigida
editore: Olmis
anno edizione: 2003
pagine: 44
Nessuno di noi poteva immaginare
Predrag Matvejevic
Libro
editore: Olmis
anno edizione: 2006
pagine: 52
Mondo «ex» e tempo del dopo. Identità, ideologie, nazioni nell'una e nell'altra Europa
Predrag Matvejevic
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2006
pagine: 232
Questo libro è la confessione laica dell'autore: si incontrano gli ex-comunisti travestiti da democratici, i dissidenti di ieri che non sanno più ritrovare un ruolo, le culture nazionali degenerate in ideologie della nazione. È una testimonianza su quello che sta diventando l'altra Europa, un viaggio in un Mediterraneo dove "da Oriente a Occidente ogni punto è divisione", un messaggio a un'Europa che prima ancora di nascere rischia di diventare anch'essa "ex".
Confini e frontiere. Fantasmi che non abbiamo saputo seppellire
Predrag Matvejevic
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2008
pagine: 142
"La tragedia che ci è capitata è cominciata, in verità, prima che ci rendessimo conto di che si trattava. Molti di noi non credevano che potesse succedere una cosa del genere: una guerra che al tempo stesso è stata nazionale, statale, religiosa, civile e non so ancora che cosa, in ogni caso fratricida. Non era necessario che accadesse, almeno non in questo modo, quanto è accaduto. Non credevamo che nel nostro passato ci fosse tanto male che attendeva il momento opportuno per uscire allo scoperto, che nel profondo covassero tante passioni, che accanto e intorno a noi si nascondessero fantasmi che non abbiamo saputo seppelire".
L'altra Venezia
Predrag Matvejevic
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2012
pagine: 144
Pane nostro
Predrag Matvejevic
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2015
pagine: 240
"Pane nostro" è il frutto di vent'anni di lavoro. Quella del pane è una grande storia, ricca di sapienza e di poesia, d'arte e di fede. Abbraccia l'intera storia dell'umanità: dal giorno lontano in cui i nostri antenati si stupirono per la simmetria dei chicchi sulla spiga, fino a oggi, quando miliardi di esseri umani ancora soffrono la fame e sognano il pane, mentre altri lo consumano e lo sprecano nell'abbondanza. Sulle rive del Mediterraneo, dalla Mesopotamia alle tavole del mondo intero, il pane è stato il sigillo della cultura. Ha accompagnato, anche nella forma della galletta, della focaccia, del biscotto, viaggiatori, pellegrini, marinai. Si è ritrovato al centro di dispute sanguinose e interminabili: le guerre per procacciarsi il cibo, ma anche le lunghe controversie sul pane - lievitato oppure azzimo - da usare per la comunione. Perché il pane è anche un simbolo, al centro del rito eucaristico. E lo si ritrova, nelle sue mille varietà, in molte opere d'arte, dall'antico Egitto alla pop art. Raccontando questa saga sul pane, come nel suo "Breviario mediterraneo" Matvejevic ci parla di Dio e degli uomini, della storia e dell'antropologia, della fame e della ricchezza, della guerra e della pace, della violenza e dell'amore. Una saggezza spesso temprata nel dolore, ma sempre piena di speranza. Prefazione di Enzo Bianchi. Postfazione di Erri De Luca.
Achille nella terra di nessuno
Sergej Roic
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2017
pagine: 184
Nell'epoca della guerra che porterà alla disgregazione politica della Jugoslavia, Ahil Dujmovic-Achille è una giovane stella del pallone: le squadre e la stampa di mezzo mondo impazziscono per lui, il calciatore intellettuale che lancia prodigiosamente, ama la filosofia e legge Proust. La sua ascesa nell'universo calcistico segna la parabola di una carriera fulminante e fugace allo stesso tempo, un brillante sogno destinato a durare poco. Fra dribbling, palleggi e tiri in porta, Achille riflette sull'anima del mondo, che ha la forma di una sfera, assomiglia a un pallone e segue le stesse regole del calcio. Le regole del gioco come le regole del mondo, che nasce dalle parole con cui lo raccontiamo: quello in cui vive Achille è un mondo costretto a fare i conti con l'epidemia della guerra, che ha contagiato il linguaggio prima ancora di arrivare nelle strade. Quando l'unità della Jugoslavia andrà in frantumi e l'astro calcistico di Achille imboccherà la via del tramonto, il riscatto per il calciatore intellettuale e per il suo Paese passerà attraverso il sogno di un mondo ideale, l'utopia di una repubblica della lingua in cui pensare e far nascere un mondo nuovo, parlando parole di pace. In “Achille nella terra di nessuno” l'entusiasmo, la passione e la nostalgia per le grandi glorie calcistiche del passato (dalla nazionale jugoslava ai Mondiali del 1930 alla mano de dios di Maradona) s'intrecciano a profonde riflessioni di natura filosofica e antropologica, restituendo un romanzo che racconta l'importanza di ripartire dalla parola per dare un senso alla realtà.
Come è profondo il mare. La plastica, il mercurio, il tritolo e il pesce che mangiamo
Nicolò Carnimeo
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2018
pagine: 192
Quanta "plastica" può tollerare il nostro organismo? Quanto mercurio c'è nel pesce che mangiamo? L'Adriatico è una discarica di tritolo? Perché meduse e alghe aliene invadono i nostri mari? A queste domande pochi sanno rispondere, non vi è coscienza di quanto oggi accade nel mare, come e perché il Mediterraneo e gli oceani stiano mutando rapidamente sotto i nostri occhi inconsapevoli. Da qui nascono tre reportage che Carnimeo ha scritto navigando oltre le rotte convenzionali nel mare di plastica, nel mare di mercurio e nel mare di tritolo: un'immensa discarica, fotografia e conseguenza del modo in cui abbiamo scelto di vivere. C'è però chi non ci sta a lasciare questa pesante eredità alle generazioni future.