Libri di Plinio Marotta
Cosmo, la mora e il prete zamprogna
Plinio Marotta
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2017
pagine: 102
Cosmo e “la Mora”. Ovvero, Domenico Parisotto e Angela Favarello. Una storia d’amore nella casa canonicale alle Coste di Maser dentro un Veneto rurale, passato tra quattro patrie negli ultimi cent’anni. Simbolo di questo mondo il prete Zamprogna, l’autorità che mette lo zampino in ogni questione e sentenzia cosa è giusto e cosa no. Un uomo, però, che “protegge i fedeli dal demonio e dai padroni” e che, con la sua scomparsa, segna la fine del “medioevo alle Coste” e l’inizio della diatriba con la curia sulla casa canonicale. Per fortuna Francesco e Luigi, i loro due figli maschi più grandi, si affrancano da quel mondo dando vita, nell’ex stalla del parroco, alla San Giorgio, un laboratorio di scarponi da montagna “fatti come Dio comanda”. Il commercio va bene e qualche anno dopo, con i soldi prestati dai parenti e con i risparmi della zia Maria, rilevano pure l’azienda in cui Luigi aveva lavorato durante il periodo della Seconda guerra. Con Antonio, il più giovane dei fratelli, formeranno la “triade” della SCARPA, mentre Cosmo e la Mora, capelli bianchi e smagriti dalle fatiche, sono costretti ad abbandonare la casa canonicale in cui avevano sempre vissuto.
L'albero della felicità. Inchiesta storica sulla saggezza
Plinio Marotta
Libro: Libro in brossura
editore: Nulla Die
anno edizione: 2016
pagine: 370
I filosofi antichi e il Buddha denunciano due fatti: I) abbiamo una visione della realtà distorta dai nostri impulsi e dalla massa di pregiudizi e idee sballate che abbiamo in testa; II) questo approccio infantile al mondo è causa di disadattamento e infelicità. Essi propongono pertanto una terapia della mente (detta anche filosofia) volta a restituirle la capacità di capire un mondo nel quale "tutto ciò che accade è consueto e ovvio come la rosa in primavera e la frutta d'estate". Solo dopo aver capito questo potremo essere felici. La felicità richiede l'armonia dei sensi e della ragione. Dobbiamo accogliere il piacere dei sensi e sintonizzarlo, come il "clavicembalo ben temperato", con la sorridente eleganza della ragione. La saggezza antica ci dice che la felicità è possibile, ma per raggiungerla dobbiamo lavorare al nostro miglioramento con determinazione, come se stessimo scolpendo, un giorno dopo l'altro, la statua di noi stessi. Il Buddha ci suggerisce di selezionare i nostri pensieri come facciamo con i fiori del terrazzo perché la qualità della mente dipende dai pensieri che essa ospita. I risultati più recenti della ricerca neurobiologica confermano questi punti di vista.