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Libri di Pier Vincenzo Mengaldo

Gli incanti della vita. Studi su poeti italiani del Settecento

Gli incanti della vita. Studi su poeti italiani del Settecento

Pier Vincenzo Mengaldo

Libro

editore: Esedra

anno edizione: 2009

pagine: 140

Il volume riunisce brevi saggi sulla poesia del Settecento che vanno dall'analisi della ricorrenza di aforismi e sentenze nella lirica del Settecento, all'immersione nell'opera di Metastasio e nelle Odi del Parini ad uno studio sul libretto operistico dell'Idomeneo di Mozart.
12,50

Gianfranco Folena, dieci anni dopo. Riflessioni e testimonianze

Gianfranco Folena, dieci anni dopo. Riflessioni e testimonianze

Pier Vincenzo Mengaldo, Claudio Ciociola, Luca Serianni

Libro: Copertina morbida

editore: Esedra

anno edizione: 2009

pagine: 250

Il volume raccoglie le relazioni e le testimonianze della Giornata di studi promossa dagli allievi in ricordo di Gianfranco Folena, a dieci anni dalla morte. La totalità della figura di Folena esce frazionata in una serie di tagli diacronici (il Medioevo di Segre, il Quattro-Cinquecento di Pozzi, il Settecento di Vitale), metodologici (Ciociola, per la filologia, Serianni per la linguistica, Del Negro per la storia), areali (il Veneto, Stussi), per argomenti privilegiati (Carena sulla traduzione, Petrobelli e Osthoff su Mozart, Blasucci su Leopardi), che, magari trascurando qualche aspetto della complessità e molteplicità di interessi di Folena (si pensi a Manzoni), ne ricostruiscono per tessere un ritratto integrale, che si completa nel ricordo di amici, poeti (Bandini, Zanzotto), colleghi, allievi indiretti, collaboratori stretti (Peron).
22,00

La vendetta è il racconto. Testimonianze e riflessioni sulla Shoah

La vendetta è il racconto. Testimonianze e riflessioni sulla Shoah

Pier Vincenzo Mengaldo

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2007

pagine: 175

Il tempo trascorso dalla Shoah e l'immane letteratura cresciuta intorno a essa non sembrano averla consegnata agli archivi della comprensione umana; a sovrastarci è ancora e sempre l'oltranza dell'evento, che ci mette di fronte, con Macbeth, a una storia "piena di frastuono e di furore, che non significa nulla". In quello strepito abitato dall'inumano, Mengaldo tende l'orecchio ai frammenti di senso che solo le fonti testimoniali ci lasciano percepire. E il suo libro si distingue proprio per l'intonazione polifonica e contrappuntistica che conferisce alle voci del dolore, accostandole e giustapponendole tra loro. Più che il perché, è il "come" dello sterminio a guidare il suo procedere tra vuoti e pieni della memoria delle vittime, tra banalità del male e modernità, tra linguaggi dei lager e muta eloquenza dei corpi, tra metamorfosi dell'odio antisemita e tentativi di preservare tracce di cultura umana nell'orrore della deportazione. Illuminanti per il discorso critico risultano sia le concordanze perfette sia le evidenti discordanze nella rammemorazione degli stessi avvenimenti, e i sistematici raffronti di entrambe con la memorialistica dei gulag o le lettere da altre prigionie.
15,00

Sonavan le quiete stanze. Sullo stile dei «Canti» di Leopardi

Sonavan le quiete stanze. Sullo stile dei «Canti» di Leopardi

Pier Vincenzo Mengaldo

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2006

pagine: 174

Appassionato studioso di poesia italiana, Mengaldo mette a frutto le sue conoscenze di filologia, storia della lingua, linguistica e stilistica per indagare nel profondo uno dei capolavori massimi della nostra storia letteraria: i "Canti" di Leopardi. E lo fa soffermando l'analisi sulle differenze e sulle costanti interne alle quattro fasi dei "Canti": Canzoni, Idilli, Canti pisano-recanatesi e ultimi Canti. Ne emerge non soltanto l'individualità linguistica e stilistica di ciascuna delle quattro grandi fasi rispetto alle altre, ma anche, di volta in volta e secondo lo stesso principio, l'individualità dei singoli canti.
16,00

Tra due linguaggi. Arti figurative e critica

Tra due linguaggi. Arti figurative e critica

Pier Vincenzo Mengaldo

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2005

pagine: 144

Si può spiegare a parole un quadro, una statua, un monumento architettonico? In che modo la scrittura gareggia con la cosa descritta? A quali procedure retoriche e risorse stilistiche attinge la descrizione di un'opera d'arte e che cosa la distingue dalla descrizione letteraria di un paesaggio? Tutti interrogativi a cui sono state date risposte diverse da filosofi, storici dell'arte, estetologi e critici. Mengaldo entra nel vivo della questione attraverso una fittissima campionatura di critici figurativi degli ultimi tre secoli, convocando Denis Diderot, Jacob Burckhardt, Erwin Panofsky, Emilio Cecchi, Roberto Longhi.
19,00

Studi su Salvatore Di Giacomo

Studi su Salvatore Di Giacomo

Pier Vincenzo Mengaldo

Libro: Libro in brossura

editore: Liguori

anno edizione: 2003

pagine: 88

13,49

Prima lezione di stilistica

Prima lezione di stilistica

Pier Vincenzo Mengaldo

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2001

pagine: 158

La stilistica, nella sua perdurante validità ed efficacia, vista nei suoi vari aspetti e nelle sue connessioni da un maestro della disciplina. Pier Vincenzo Mengalo insegna Storia della lingua italiana all'Università di Padova.
14,00

Antologia personale

Antologia personale

Pier Vincenzo Mengaldo

Libro

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 1995

pagine: 252

Ognuno di noi porta con sé una autobiografia scandita dalle letture che lo hanno formato e accompagnato nella vita. Questa di Mengaldo, che ci guida fino ai confini tra testo scritto ed esperienze artistiche e musicali, si connota per la precisione del commento, che è come un controcanto dei testi riportati alla superficie del presente.
20,66

Studi su Ippolito Nievo. Lingua e narrazione

Studi su Ippolito Nievo. Lingua e narrazione

Pier Vincenzo Mengaldo

Libro: Copertina morbida

editore: Esedra

anno edizione: 2011

pagine: 290

24,00

Leo Spitzer. Lo stile e il metodo

Leo Spitzer. Lo stile e il metodo

Gianfelice Peron, Pier Vincenzo Mengaldo, Remo Ceserani

Libro: Copertina morbida

editore: Esedra

anno edizione: 2010

pagine: 565

48,00

Leopardi antiromantico

Leopardi antiromantico

Pier Vincenzo Mengaldo

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2012

pagine: 209

Appassionato studioso di poesia italiana, Mengaldo torna a cimentarsi con Leopardi, poeta prediletto, anzi, come lui stesso scrive, "il maggiore, e di gran lunga, lirico italiano dell'età moderna". Avvalendosi di raffinate conoscenze di linguistica e stilistica, l'autore tocca alcuni aspetti complessivi della poetica leopardiana (uno fra tutti: il carattere "antiromantico" del suo percorso), le costanti della lingua e della metrica dei "Canti" (l'abbondanza, per esempio, di rime baciate), infine la natura profonda di tre testi fra i più significativi della raccolta: "La sera del dì di festa", "A Silvia" e "La quiete dopo la tempesta". Ne risulta un'indagine in cui ciascun dato testuale e formale rimanda costantemente ad altro: un pensiero fermo e originalissimo che pervade ogni singola lirica del poeta di Recanati.
19,00

Dialoghi col Tasso

Franco Fortini

Libro: Libro in brossura

editore: Bordeaux

anno edizione: 2025

pagine: 176

Torquato Tasso ha sempre ispirato il lavoro critico e poetico di Franco Fortini, fin dagli anni fiorentini, quando il manierismo del Tasso sottrasse il giovane poeta al dannunzianesimo dominante. Dalla “voce” per un dizionario di lettere all'analisi del primo verso della Gerusalemme Liberata, dal capitolo per un manuale scolastico di letteratura italiana alla magistrale lettura del poema per Radio Tre in dialogo con Donatello Santarone, lo sguardo penetrante di Fortini su Tasso ci accompagna attraverso le ottave della Liberata e ne coglie l'inquieta e inappagata contraddizione: tra bene e male, tra doveri religiosi e desideri erotici, tra eresia e ortodossia, tra unità e dispersione, tra Cielo e Terra, tra dimensione mortuaria e vitalismo naturalistico, tra epica ed elegia. Nell'intenzione di offrire una lettura totale del poema, «l'interpretazione tassiana di Fortini – ha scritto Pier Vincenzo Mengaldo – è agita come da due opposti movimenti, l'attualizzazione ma insieme uno sguardo volto continuamente all'indietro».
16,00

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