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Libri di Penny Ritscher

Vivere a scuola. Programmare per situazioni

Vivere a scuola. Programmare per situazioni

Penny Ritscher, Gianfranco Staccioli

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2005

pagine: 143

La scuola è una comunità che vive e si evolve continuamente. La giornata a scuola è scandita da tante diverse situazioni (l'ingresso, il gioco libero negli angoli allestiti, le attività programmate, l'uso del bagno, il pranzo, la vita in giardino, il riposo, l'uscita..). Tutte sono importanti, tutte sono - potenzialmente - ricche di vissuti e di apprendimenti, tutte vanno gestite con cura e professionalità. Programmare per situazioni significa imparare a vedere, a organizzare, ad ampliare l'esperienza dei bambini, costruendo una vita scolastica accogliente e stimolante.
10,30

Slow school. Pedagogia del quotidiano

Slow school. Pedagogia del quotidiano

Penny Ritscher

Libro: Copertina morbida

editore: Giunti Scuola

anno edizione: 2015

pagine: 144

Ci troviamo di fronte a un'emergenza culturale nuova: bambini agitati e immaturi, che parlano poco o male, intrappolati negli stereotipi dei mass media e nei desideri indotti dalla pubblicità. Bambini coccolati, colmi di cose ma poveri di autonomia, che non sanno più giocare con "niente", non sanno organizzarsi più tra loro in progetti infiniti. Rispecchiano una società in crisi (non solo economica). La scuola può rappresentare un'oasi di buon senso e di calma, ma occorre ripensare le priorità, superare l'ansia di una presunta "produttività", ritrovare il tempo per organizzare un ambiente quotidiano ricco di esperienze dirette, prevedere dei tempi tranquilli, coltivare il piacere del pensiero, parlare e ragionare insieme.
10,00

Slow school. Pedagogia del quotidiano

Slow school. Pedagogia del quotidiano

Penny Ritscher

Libro: Libro in brossura

editore: Giunti Scuola

anno edizione: 2011

pagine: 144

Ci troviamo di fronte a un'emergenza culturale nuova: bambini agitati e immaturi, che parlano poco o male, intrappolati negli stereotipi dei mass media e nei desideri indotti dalla pubblicità ("nati per comprare"). Bambini coccolati, ricchi di cose ma poveri di autonomia, che non sanno più giocare con "niente" organizzandosi tra loro in progetti infiniti: rispecchiano una società in crisi (non solo economica). In questo scenario la scuola può rappresentare un'oasi di buon senso e di calma. Nonostante le tante difficoltà, la scuola ha ancora molte risorse "sommerse" da valorizzare. Bisogna ripensare le priorità, superare l'ansia di una presunta "produttività", ritrovare il tempo per fare della scuola un ambiente quotidiano di esperienze dirette, dove coltivare il piacere del pensiero, dove parlare e ragionare insieme (tra adulti e bambini, e i bambini tra loro). Ci sono tanti saperi impliciti nel "semplice" atto di lavarsi le mani... basta prendersi il tempo per farlo con calma e per rifletterci.
10,00

Facciamo il giro dell'albero, Cinquanta giochi cantati della tradizione internazionale

Facciamo il giro dell'albero, Cinquanta giochi cantati della tradizione internazionale

Gianfranco Staccioli, Penny Ritscher

Libro

editore: Kaleidos

anno edizione: 2011

pagine: 272

"Facciamo il giro dell'albero", di Gianfranco Staccioli e Penny Ritscher, è un libro di giochi della tradizione internazionale che, per la maggior parte, sono di tradizione orale. Sono giochi che offrono narrazioni, ripercorrono eventi delle società, sollecitano immagini e memorie, ripropongono miti e formule antiche, mettono i giocatori in contatto con umanità lontane e rappresentano, al tempo stesso, valori ed emozioni attuali che non possono essere consumati dal tempo e dalle consuetudini. "Facciamo il giro dell'albero", perché si può giocare per divertirsi, per entrare in una dimensione ludica che offre l'occasione di assaporare una possibile diversa qualità del vivere e dello stare con gli altri. Facciamo, con i bambini, a scuola e fuori, il giro dell'albero, per cercare quelle condizioni di benessere, di piacere condiviso, di elaborazione emozionale, di autonomia, di piccolo gruppo, di calma, oggi sempre più rare. Il testo è comprensivo di Cd Audio per l'ascolto dei giochi cantati.
13,00

Cosa faremo da piccoli? Verso un'intercultura tra adulti e bambini

Cosa faremo da piccoli? Verso un'intercultura tra adulti e bambini

Penny Ritscher

Libro

editore: Edizioni Junior

anno edizione: 2002

pagine: 160

I bambini di cui si parla in questo libro non sono bambini di maniera, ma si presentano come persone vere, intere, complesse. E sono osservati dall’adulto con occhio attento, problematico, capace di cogliere nelle loro richieste sufficienti spunti per predisporre un itinerario di lavoro coerente, per organizzare al meglio spazi e tempi, per offrire stimoli adeguati, per dare forma alle attività e alle esuberanze del bambino. Il volume non presenta solo un gran numero di accorgimenti pratici (attorno al mangiare, al riposo, al gioco, alle attività all’esterno...) ma compone un mosaico di pezzi educativi entro un progetto educativo globale.
15,49

Il giardino dei segreti. Organizzare e vivere gli spazi esterni nei servizi per l'infanzia

Il giardino dei segreti. Organizzare e vivere gli spazi esterni nei servizi per l'infanzia

Penny Ritscher

Libro

editore: Edizioni Junior

anno edizione: 2002

pagine: 128

I giardini dei servizi educativi sono pieni di segreti, nel senso che ci sfugge gran parte di quello che vi succede. Ma questo non significa che sia senza significato educativo, anzi. L’autrice mette in discussione la tradizionale idea del giardino come il luogo della pausa, "dell’ora d’aria", dello sfogo. Attraverso dei piccoli episodi narrati e delle fotografie (guardando "con lo zoom"), il libro mette a fuoco il senso e il fascino della vita in giardino. Presenta un ritratto di una risorsa educativa preziosa: un (potenziale) laboratorio dell’intelligenza, un luogo di scoperte, di esplorazioni, di iniziative, di progetti, di incontri (e di scontri), di collaborazioni, di costruzioni. Propone degli accorgimenti pratici per quello che riguarda la regia educativa del giardino, parla degli elementi inerti, delle piante, degli arredi, dei materiali. Riflette sulla presenza determinante degli adulti. Propone a loro un atteggiamento attivo ma non intrusivo, un ruolo da facilitatori, ascoltatori, accompagnatori, interlocutori. Il giardino appare come un luogo di "intercultura" tra adulti e bambini.
14,60

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