Libri di P. Nasone Ovidio
Le metamorfosi
P. Nasone Ovidio
Libro: Libro in brossura
editore: Gallucci La Spiga
anno edizione: 2025
pagine: 112
La natura vive di trasformazioni incessanti: nessuna cosa è stabile e ferma, ma tutto varia e si rinnova. Per illustrare questa legge dell’universo, il poeta latino Ovidio compose una raccolta di miti incentrati sulle metamorfosi, i cui protagonisti – dèi, semidei ed esseri umani – mutano d’aspetto perché premiati o puniti per il loro operato. Nelle affascinanti storie di Eco e Narciso, Dafne e Apollo, Dedalo e Icaro, così come nelle molte altre qui raccontate, il cambiamento si rivela una forza a volte vitale e a volte rovinosa, ma sempre creatrice. Età di lettura: da 11 anni.
I fasti. Libro 1º. Versione interlineare
P. Nasone Ovidio
Libro
editore: Dante Alighieri
anno edizione: 1969
pagine: 128
L'arte di amare. Testo latino a fronte
P. Nasone Ovidio
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1977
pagine: 336
Le metamorfosi. Libro 2º. Versione interlineare
P. Nasone Ovidio
Libro
editore: Dante Alighieri
anno edizione: 1985
pagine: 66
Amori
P. Nasone Ovidio
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1985
pagine: 320
Gli "Amori" sono probabilmente il libro latino di versi che ha avuto più fortuna nella storia. Quello che ancora affascina, in queste poesie, è il loro delizioso libertinaggio: una frivolezza, una volubilità, una mutabilità infinite che sono una condizione intellettuale ancor prima che amorosa. Ed è per questo che nessuno possiede uno stile così leggero, che aleggia e insieme scivola sulle cose, delicato e tenue come il filo "che il ragno tesse con gracile piede quando / sotto una trave abbandonata tende la sua rete / impalpabile". L'elegante traduzione di Luca Canali è ammirevole per la sua levità "ovidiana", mentre le note di Riccardo Scarcia consentono al lettore odierno di gustare il fitto tessuto mitologico del testo. Lo specialista L.P. Wilkinson nell'introduzione inquadra gli "Amori" e la poetica ovidiana nel contesto della poesia elegiaca latina.
Versi e precetti d'amore
P. Nasone Ovidio
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 433
Lo sguardo furtivo di una bella donna, un seno che si solleva oppresso dall'ansia d'amore, il gioco di una sofferenza sempre recitata e mai sincera: dalla realtà Ovidio sembra voler togliere tutto quanto è grave, per lasciare un mondo in cui vivano soltanto la bellezza e l'eleganza.
Metamorfosi. Testo latino a fronte
P. Nasone Ovidio
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Rizzoli
anno edizione: 1994
pagine: 1024
Come guarire dalle pene d'amore
P. Nasone Ovidio
Libro: Libro in brossura
editore: ROI edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 96
"Io invece ho sempre amato e, se mi chiedi che cosa faccio anche adesso, io amo." I "Remedia amoris (Come guarire dalle pene d’amore)" sono una tra le opere meno esplorate di Ovidio. Eppure bellissima. Un dialogo tra il poeta e Cupido, il dio dell’amore. Un’occasione per riflettere sul perché la vita amorosa, con tutte le sue regole, le sue convenzioni e i suoi effetti collaterali, sia così complicata e talvolta anche dolorosa. In un mondo in cui tutti ci prendiamo terribilmente sul serio, Ovidio può insegnarci ad avere sull’amore uno sguardo più disincantato e giocoso, non frivolo o superficiale, ma semplicemente più lucido.
Metamorfosi. Testo latino a fronte
P. Nasone Ovidio
Libro: Copertina morbida
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2022
pagine: 512
Nonostante Quintiliano inst. 10,1,88 annoveri Ovidio tra gli autori del canone epico, insieme ad Omero, Virgilio ed Ennio, le Metamorfosi - poema in esametri che narra la straordinaria trasformazione dei corpi a partire dalla prima origo mundi - non possono considerarsi un vero e proprio poema epico, perché coniugano elementi della poetica callimachea e anti-callimachea, storia universale ed eziologia, armonizzandoli con forme e motivi della tragedia e soprattutto dell'elegia. Dai poeti alessandrini Ovidio riprende la sperimentazione di forme di poesia catalogica, la concezione del mito come favola dotta, ma non c'è opera di epoca alessandrina a noi nota che possa essere comparata ai quindici libri delle Metamorfosi ovidiane né per estensione, né per la cura nella descrizione del processo della metamorfosi, con gli stravaganti orditi di foglie e capelli o con i giochi di parole utili a identificare le vene del corpo con quelle della pietra. Nella lunga serie di sequenze narrative intrecciate attraverso la tecnica dell'epillio si coglie l'unità di concezione nello sviluppo del tema metamorfico, che fa emergere la labilità del confine tra passato e presente, l'ambiguo rapporto tra umano e divino, la combinazione di realismo ed artificio letterario. Introduzione di Alessio Ruta.