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Libri di P. Afro Terenzio

Eunuchus-Phormio. Testo latino a fronte

Eunuchus-Phormio. Testo latino a fronte

P. Afro Terenzio

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2009

pagine: 288

Rappresentate entrambe nel 161 a.C., "Eunuchus" (L'eunuco) e "Phormio" (Formione) furono i maggiori successi di pubblico e commerciali di Terenzio. Tratte rispettivamente da un soggetto di Menandro e di Apollodoro di Caristo, celebri commediografi greci, negli intrecci sembrano non discostarsi dai canoni del genere: giovani innamorati, situazioni contrastate, gelosie, bambini perduti di cui si ritrovano le origini portando così al felice scioglimento finale. Ma tutta nuova è, in questi come negli altri testi di Terenzio, l'attenzione per la psicologia dei personaggi, indagata con finezza e con una lingua elegante e raffinata, degna dei più esclusivi circoli letterari dell'antichità, cui l'autore apparteneva.
10,00

Le commedie: La ragazza di Andro–Quello che castiga se stesso–L'eunuco–Formione–La suocera–I fratelli. Testo latino a fronte

Le commedie: La ragazza di Andro–Quello che castiga se stesso–L'eunuco–Formione–La suocera–I fratelli. Testo latino a fronte

P. Afro Terenzio

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Garzanti

anno edizione: 2006

pagine: XXVII-800

Equilibrio, grazia, misura, raffinatezza: non vi è più nulla in Terenzio della comicità irriverente e plebea di Plauto. Non vuole far ridere, ma sorridere; non ama i chiaroscuri violenti, ma le mezze tinte; non getta i suoi personaggi in pasto al pubblico ludibrio mettendone in risalto gli egoismi e le miserie, ma li pensa capaci di gesti di umanità, convinto che la naturale bontà dell'uomo finisca sempre col trionfare. Per l'attenzione che riserva alla figura femminile, al tema dell'educazione o della famiglia, per l'umana simpatia con cui nelle commedie – ce ne restano sei, rappresentate tra il 165 e il 160 a.C. – mette in scena i casi di giovani e vecchi, senza mai ergersi a giudice, senza mai strizzare l'occhio al pubblico, senza mai negare un tratto di nobiltà nemmeno alla cortigiana e al servo truffaldino, il suo è stato definito un «teatro della humanitas». Ma proprio questa comicità complessa, segnata da un gusto ellenizzante e adatta al pubblico sofisticato della capitale, gli attirò l'ostilità delle platee più popolari negandogli in vita il successo e la fama. Introduzione e traduzioni di Ferruccio Bertini e Vico Faggi Note di Guido Reverdito.
20,00

I fratelli

I fratelli

P. Afro Terenzio

Libro: Libro in brossura

editore: Rusconi Libri

anno edizione: 2023

pagine: 256

Protagoniste della commedia sono due coppie di fratelli, gli anziani Micione e Demea e i giovani Ctesifone ed Eschino: quest’ultimo è figlio naturale di Demea ma è stato adottato dallo zio fin da piccolo. Perfetto paradigma di un pater durus, Demea nutre forti riserve sui metodi educativi del fratello, perché con il suo atteggiamento fin troppo indulgente egli ha contribuito a corrompere il ragazzo. Micione, dal canto suo, ritiene che la severità non produca alcun vantaggio e che il rapporto tra padre e figlio debba essere improntato a una reciproca fiducia. Lo sviluppo degli eventi, tra equivoci, apparenze, verità e riposizionamenti, finisce però per porre in discussione entrambi gli atteggiamenti paterni, sino a giungere a un finale sorprendente e controverso, che squaderna tutta la tessitura drammatica. Con un gioco complicato e intrigante di simmetrie e polarizzazioni, gli Adelphoe mettono dunque in campo molteplici temi di riflessione e, al contempo, consegnano sfrontatamente allo spettatore numerosi interrogativi, destinati a restare aperti.
12,00

Tutte le commedie. Testo latino a fronte

Tutte le commedie. Testo latino a fronte

P. Afro Terenzio

Libro: Libro in brossura

editore: Newton Compton Editori

anno edizione: 2022

pagine: 640

Se Plauto è l'autore più gustoso del teatro comico latino, il ritrattista arguto e multiforme del popolo, Terenzio è il disegnatore sobrio ed elegante di una borghesia non meno autentica e reale: con lui si completa così il quadro della società romana del tempo. Autore di commedie d'introspezione intrise di moralità – in cui l'amore, non più passionale ed egoistico, si arricchisce di altri sentimenti, quali il senso dell'onore, il rimorso e la pietà – egli dà prova di equilibrio e moderazione, sia nei contenuti che nello stile, dimostrando che la comicità non risiede necessariamente nelle battute facili e volgari. L'ho vista, la ragazza, e m'è sembrata proprio bella, perciò fa bene Panfilo a volerla per sé e a non lasciarla fra le braccia di un altro. Adesso vado a riferire e, visto che non porto buone notizie, sono guai per me.
9,90

La suocera. Testo latino a fronte

La suocera. Testo latino a fronte

P. Afro Terenzio

Libro: Copertina morbida

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2019

pagine: 216

La suocera (Hecyra) è una commedia di Terenzio rappresentata a più riprese tra il 165 e il 160 a.C. La prima volta (165) il pubblico abbandonò il teatro, preferendo andare a vedere uno spettacolo circense. La seconda volta, nel 160 a.C., venne rappresentata insieme a un'altra commedia (Adelphoe) senza però ottenere successo. Infine nello stesso anno venne riproposta con un nuovo prologo, in cui si invitava il pubblico a seguire lo svolgimento. La commedia è frutto di una contaminazione tra una commedia di Apollodoro di Caristo e gli Epitrèpontes di Menandro dal tipico finale moraleggiante.
13,50

Andria-Hecyra. Testo latino a fronte

Andria-Hecyra. Testo latino a fronte

P. Afro Terenzio

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2019

pagine: 288

Un amore contrastato ma poi felicemente risolto grazie al colpo di scena finale; l'eterno conflitto tra la gioventù, piena di passioni, e la vecchiaia, che impone un modello di vita basato sul calcolo e sull'obbedienza; l'opposizione tra le ragioni della sensibilità femminile e quelle del potere maschile: "Andria" e "Hecyra", nel loro intreccio classico, sono opere emblematiche dell'arte drammatica di Terenzio che, sovvertendo le strutture comiche tradizionali, ridefinisce i ruoli dei personaggi – il servo, la matrona, la cortigiana, il vecchio, il giovane innamorato – alla luce di un più lucido realismo e all'insegna di una nuova humanitas.
10,00

La suocera. Testo latino a fronte

La suocera. Testo latino a fronte

P. Afro Terenzio

Libro: Copertina morbida

editore: Rusconi Libri

anno edizione: 2018

pagine: 224

La fabula si snoda intorno all'improvviso abbandono del tetto coniugale da parte della giovane Filumena, durante l'assenza del marito Panfilo, e alle congetture fatte dai vari personaggi per comprendere le motivazioni del suo gesto e trovare una soluzione per la spiacevole situazione. A monte di tutto c'è la volontà di nascondere il suo stato di gravidanza, frutto di una violenza subita prima del matrimonio per opera di uno sconosciuto. Da qui nasceranno una serie di equivoci dovuti a valutazioni sbagliate, pregiudizi fuorvianti e notizie parziali che porteranno a sospettare della suocera Sostrata. Il lieto fine è reso possibile dall'intervento della bona meretrix Bacchide, ex amante di Panfilo, che attraverso il riconoscimento dell'anello perso dallo stupratore durante la violenza rende possibile individuare proprio in Panfilo il padre del bambino, favorendo così la riconciliazione dei coniugi.
12,00

La suocera. Testo latino a fronte

La suocera. Testo latino a fronte

P. Afro Terenzio

Libro: Libro in brossura

editore: Foschi (Santarcangelo)

anno edizione: 2018

pagine: LXXIX-143

La fabula si snoda intorno all'improvviso abbandono del tetto coniugale da parte della giovane Filumena, durante l'assenza del marito Panfilo, e alle congetture fatte dai vari personaggi per comprendere le motivazioni del suo gesto e trovare una soluzione per la spiacevole situazione. A monte di tutto c'è la volontà di nascondere il suo stato di gravidanza, frutto di una violenza subita prima del matrimonio per opera di uno sconosciuto. Da qui nasceranno una serie di equivoci dovuti a valutazioni sbagliate, pregiudizi fuorvianti e notizie parziali che porteranno a sospettare della suocera Sostrata. Il lieto fine è reso possibile dall'intervento della bona meretrix Bacchide, ex amante di Panfilo, che attraverso il riconoscimento dell'anello perso dallo stupratore durante la violenza rende possibile individuare proprio in Panfilo il padre del bambino, favorendo così la riconciliazione dei coniugi.
13,00

I due fratelli. Testo latino a fronte

I due fratelli. Testo latino a fronte

P. Afro Terenzio

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2017

pagine: 216

I due fratelli Demea e Micione sono diversi in tutto: carattere, scelte di vita, sistemi di valori, relazioni. E diverso è anche il modo in cui hanno educato i due ragazzi Ctesifone ed Eschino: il primo è stato cresciuto nel rigido rispetto dei valori e della morale tradizionale e il suo rapporto con il padre è ispirato a timore, distacco, mancanza di confidenza; il secondo intrattiene invece con Micione una relazione fatta di indulgenza, comprensione, a tratti persino complicità. Perciò ogni incontro tra i due fratelli si risolve in uno scontro che chiama in causa i principi ai quali si ispirano le loro scelte educative. L'andamento della commedia, movimentato dalle parallele storie d'amore dei due giovani - Ctesifone è invaghito di una cortigiana, Eschino aspetta un figlio da una ragazza di povera famiglia -, sembra dare ragione ai metodi "moderni" di Micione, così lontani dall'austera severità del padre romano; eppure proprio negli ultimi versi si assiste a un singolare rovesciamento delle parti, che consacra proprio il burbero Demea come il campione delle idee di Terenzio. Ma è davvero cosi? Questa versione italiana del capolavoro terenziano prova a sciogliere le difficoltà del suo inatteso finale, mettendone in luce i sorprendenti significati e restituendo al testo il fascino che esso dovette esercitare sugli spettatori di Roma antica.
14,00

Adelphoe-Heautontimorumenos. Testo latino a fronte

Adelphoe-Heautontimorumenos. Testo latino a fronte

P. Afro Terenzio

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2017

pagine: LX-289

Rappresentate per la prima volta rispettivamente nel 163 e nel 160 a.C. "Heautontimorumenos" ("Il punitore di se stesso") e "Adelphoe" ("I fratelli") traggono entrambe il loro soggetto da opere di Menandro, il grande commediografo greco, e negli intrecci sembrano non discostarsi dai canoni del genere: giovani innamorati, genitori che li contrastano, bambini perduti di cui si ritrovano le origini portando così al felice scioglimento finale. Ma tutta nuova è, in questi come negli altri testi di Terenzio, l'attenzione per la psicologia dei personaggi, che riescono ad affrancarsi dal clichè buffonesco tradizionalmente imposto dal genere comico. Una profonda humanitas, che coinvolge ugualmente giovani e vecchi, austere matrone e procaci cortigiane, indagata con finezza e con una lingua elegante e raffinata, degna di quegli esclusivi circoli letterari filoellenici gravitanti intorno agli Scipioni cui l'autore apparteneva.
11,00

I fratelli (Adelphoe)

I fratelli (Adelphoe)

P. Afro Terenzio

Libro: Libro in brossura

editore: Magnanelli

anno edizione: 2016

pagine: 92

5,50

Formione. Testo latino a fronte

Formione. Testo latino a fronte

P. Afro Terenzio

Libro

editore: Rizzoli

anno edizione: 1991

pagine: 192

10,00

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