Libri di Nicoletta Salvatori
Siberia. Storie di frontiera al di là degli Urali
Nicoletta Salvatori
Libro: Libro in brossura
editore: in edibus
anno edizione: 2014
pagine: 96
Prima di essere un luogo geografico la Siberia è un fantasma dell'immaginario. Non è Europa e non è Asia, è un luogo dello spirito, ci rimanda a ciò che è dentro di noi. È Siberia e basta, rifugge da ogni appartenenza e da ogni etichetta, da confini amministrativi o statali. Il suo nome significa "terra che dorme", quasi un pianeta a sé stante, violento e bello, aspro e ricco, dove tutto ha dimensioni colossali e dove il superlativo è la prassi. Il suo paesaggio e la sua natura hanno trasformato un popolo composto dagli eredi dei cacciatori di pellicce e dei cercatori d'oro, dai cosacchi di Ivan il Terribile, dai discendenti dei forzati e dei sopravvissuti dei gulag staliniani in moderni pionieri attratti da questo mondo che appare ancora pieno di possibilità.
Australia. Northern territory, il verde, il rosso e il nero
Nicoletta Salvatori
Libro: Copertina morbida
editore: in edibus
anno edizione: 2013
pagine: 64
È verde a nord con le sue foreste di eucalipto, le sue acque infestate di coccodrilli ed è rosso al centro il Centro desertico, disseccato dal sole e disegnato dal vento. È nero come la pelle dei nativi che ancora tracciano sulle rocce le loro mappe astratte e cantano il loro cammino attraverso il Tempo del Sogno, ed è bianco, europeo, internazionale, pieno di voglia di futuro e di spirito da pionieri. Due cuori, quattro colori e un unico grande viaggio nell'anima più vera del continente dove è ancora possibile l'ottimismo. Il Northern Territory è il mondo in cui le porte sono ancora aperte, l'alleanza tra ambiente e sviluppo economico una sfida che può essere vinta, gli errori della storia superabili attraverso la speranza nel domani.
Madagascar. L'isola del passato
Nicoletta Salvatori
Libro: Libro in brossura
editore: in edibus
anno edizione: 2013
pagine: 64
Un'isola che non è un isola, ma un continente, forse addirittura un vero e proprio pianeta a se stante. Un'Africa che non è Africa, ma un frammento del mondo delle origini, un pezzo di preistoria. Il Madagascar è un universo indecifrabile e indefinibile, e non solo geograficamente. È un crogiolo di popoli e culture, di lingue e fedi, di usi e tradizioni, di leggende e magie. Disordinato, caotico, ribollente di umori, mai uguale a se stesso, indisciplinato e inafferrabile. Ed è per questo che non concede mezze misure. Ci si lascia il cuore o lo si lascia senza rimpianti.
Coppa America. 1851-2013, l'incredibile storia dalle origini all'ultima vittoria di Oracle
Nicoletta Salvatori
Libro
editore: Felici
anno edizione: 2013
pagine: 184
Nel settembre del 2013 si è chiusa la 34ª edizione della Coppa America: il trofeo sportivo più antico, controverso ed esasperato. Una regata che assomiglia ha una giostra di cavalieri medievali: un duello all'ultimo sangue tra due barche, due equipaggi, due nazioni, due mondi. Con un crescendo di tensione che viene da mesi di selezioni, di progettazione, di spionaggio, di ricerca per avere la barca giusta e gli uomini migliori. "Non uno sport per deboli di cuore", come ha scritto sir Peter Blake, uno dei più grandi velisti che la storia ricordi. Piuttosto un gioco dove vincono la passione e i soldi, la tecnologia e la determinazione. Per capire cosa sta dietro il Santo Graal dei velisti ripercorriamo insieme i 162 anni della sua storia con un occhio di riguardo alla partecipazione dell'Italia con Azzurra, Italia, il Moro di Venezia, Luna Rossa, Mascalzone Latino, +39. E lo facciamo attraverso le impressioni, i ricordi, le opinioni di uno degli artefici del sogno italiano in Coppa America, Mauro Pelaschier, mitico timoniere della prima barca che, giusto 30 anni fa, diede il via a quel sogno: Azzurra.
Costa Rica. Un paese, due oceani, tre anime
Nicoletta Salvatori
Libro: Copertina morbida
editore: in edibus
anno edizione: 2013
pagine: 64
"Ha sorprendenti spruzzi di colore, scogliere coralline, barche affusolate in alto mare e nascondigli selvaggi e solitari... Accogliente e compatto": il Costa Rica è proprio il "Paese che non c'è" così come lo descrive James Matthew Barrie nel suo Peter Pan e Wendy (1911). Non solo è un frammento d'Europa finito tra le Americhe, un pianeta di pace nell'istmo della guerriglia e del narcotraffico, il Costa Rica concentra in sé il 6 per cento della diversità biologica del pianeta Terra pur rappresentandone solo lo 0,01 per cento. Un mondo a sé dunque, quasi un esperimento dove uomini e natura hanno cercato e tuttora cercano di dare il meglio di sé in varietà e audacia, in fantasia e consapevolezza.