Libri di Nicola Tranfaglia
La Shoah e le identità rubate
Frida Bertolini
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca Clueb
anno edizione: 2022
pagine: 160
Binjamin Wilkomirski, Misha Defonseca, Bernard Holstein sono le tre identità rubate discusse in questo lavoro. Le loro memorie sulla Shoah, di bambini deportati e miracolosamente sopravvissuti nell’Europa occupata dalle SS, inizialmente pubblicate con grande successo di pubblico, si sono poi rivelate dei falsi. Colpiscono per la verosimiglianza, e sollevano interrogativi su come la Shoah possa essere adeguatamente rappresentata, soprattutto nel momento in cui i testimoni diretti vanno scomparendo. Ed è lecito domandarsi come sia potuto accadere, che solo dopo migliaia di copie vendute sia emersa la verità, e come si possa affrontare il problema dei falsi testimoni per sottrarlo alla strumentalizzazione del negazionismo. Un recente caso italiano, emerso nel 2020, ripropone la necessità del dibattito. Prefazione Nicola Tranfaglia. Introduzione Walter Barberis.
Le mafie in Italia. Classi dirigenti e lotta alla mafia nell'Italia unita (1861-2008)
Nicola Tranfaglia, Teresa De Palma
Libro: Copertina morbida
editore: Claudiana
anno edizione: 2020
pagine: 186
Tenendo in stretta connessione le storie della mafia e la storia dell'Italia postunitaria, Nicola Tranfaglia analizza le ragioni storiche che dal 1861 a oggi spiegano la persistente centralità del fenomeno mafioso nel nostro paese e concentra l'attenzione sui comportamenti delle classi politiche e dirigenti. «Per una lotta efficace alla mafia, l'educazione e la cultura sono le basi sulle quali costruire il futuro di questa nazione» (Nicola Tranfaglia). «Dopo oltre centocinquanta anni che la mafia opera nella realtà nazionale, di fronte a tre epoche (e regimi) della nostra storia, non si può negare che abbia vinto di fronte a chi l'ha combattuta. Occorre prenderne atto se si vuol cambiare strategia per sconfiggerla. Scrivere un nuovo saggio sulle mafie, che affliggono il nostro paese da quasi due secoli e a quasi trent'anni dalle grandi stragi che scelsero come vittime Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con le loro scorte e che segnarono l'ultimo, vano, tentativo di rivolta dei siciliani e degli italiani contro la coabitazione tra mafia e politica nel nostro paese, ha senso se c'è la speranza di comprendere le ragioni della sconfitta dello Stato nel tentativo di risolvere il problema, una volta per sempre». (Nicola Tranfaglia).
Storia della Corte Costituzionale
Nicola Tranfaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2020
pagine: 240
"Non c'è dubbio sul fatto che l'idea di scrivere un'analisi chiara e accessibile anche a chi non ha studiato diritto all'Università - ma dispone di una buona conoscenza del testo costituzionale approvato in Italia dopo la Seconda guerra mondiale e che trovò in Piero Calamandrei uno dei suoi migliori cantori e convinti sostenitori - sia venuta a chi scrive, molti anni fa (ora posso dire più di cinquant'anni fa, mentre terminavo i miei primi studi all'Università di Napoli, laureandomi in Giurisprudenza), avendo avuto la fortuna di compiere buoni studi in materia processuale sotto la guida, severa e intelligente, del professor Virgilio Andrioli." (Dalla Premessa)
Vite sospese. Le generazioni del terrorismo
Nicola Tranfaglia
Libro
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2014
pagine: 553
Breve storia dell'Italia unita (1848-2013)
Nicola Tranfaglia
Libro
editore: Mondadori Università
anno edizione: 2014
pagine: VIII-440
La mafia come metodo
Nicola Tranfaglia
Libro
editore: Mondadori Università
anno edizione: 2012
pagine: X-166
Nel 1991, un anno prima delle stragi di Capaci e di via d'Amelio, era già chiaro, per chi avesse la lucidità necessaria, che la mafia, o, meglio, le mafie italiane, avevano un metodo di comportamento che si stava espandendo nelle istituzioni politiche e nella società civile dell'Italia contemporanea e che la reazione dello Stato si era dimostrata, fino a quel momento, debole e inefficace. Quello che sta accadendo ora appare come la conseguenza di una lunga coabitazione tra mafia e politica che è destinata a durare ancora fino a quando lo Stato non debellerà il fenomeno mafioso. Ma questo tentativo è davvero in corso? L'autore ha molti dubbi al riguardo e sente il bisogno di rievocare quello che è successo nei primi centocinquant'anni dell'Italia unita, riandando sommariamente al periodo che precede l'unificazione nazionale, indicando le conquiste e le contraddizioni delle numerose commissioni parlamentari di inchiesta, le battaglie e le sconfitte dei magistrati, le stragi terribili degli anni ottanta e novanta. È una storia che ha segnato la nostra Italia, e ancora continua a segnarla, in maniera indelebile.
Più di cento anni ma la mafia c'è sempre. Crisi della Repubblica e ascesa delle mafie (1861-2011)
Nicola Tranfaglia
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2011
pagine: 308
"Quest'anno la primavera è stata interamente occupata dal difficile compleanno dei centocinquant'anni di storia del'Italia unita. Difficile da almeno due punti di vista. Il primo è quello costituito dalla grave crisi politica, morale ed economica che ha investito il nostro paese negli ultimi anni e dalla quale non riusciamo ad emergere. (...)"
Vita di Alberto Pirelli (1882-1971). La politica attraverso l'economia
Nicola Tranfaglia
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2010
pagine: 340
Nato a Milano nel 1882, Alberto Pirelli (padre di Leopoldo e Giovanni) guidò l'azienda di famiglia dal 1904 fino al 1965, dedicandosi allo sviluppo in Italia e all'estero dell'industria della gomma e dei cavi elettrici, oltre che di industrie tessili e chimiche: più di mezzo secolo durante il quale la Pirelli divenne un importante gruppo internazionale con quasi cento stabilimenti nel mondo. Dal 1920 al 1922 rappresentò l'Italia nell'Ufficio Internazionale del Lavoro a Ginevra e successivamente nel Comitato Economico della Lega delle Nazioni. Dal 1919 al 1939 fu il negoziatore italiano in tutte le trattative ufficiose ed ufficiali che condussero ai successivi regolamenti del problema delle riparazioni di guerra da parte della Germania, dell'Austria e dell'Ungheria. Fu nominato Ministro Plenipotenziario nel 1924 e Ministro di Stato nel 1938. Complessi furono i rapporti all'interno della famiglia, in particolare col figlio Giovanni: un continuo confronto ideologico-politico tra un figlio eretico e di sinistra e un padre illuminista, convinto che "è alla costante evoluzione della vita sociale, non alle rivoluzioni, che si deve soprattutto il progresso".
Vent'anni con Berlusconi (1993-2013). L'estinzione della sinistra
Nicola Tranfaglia
Libro: Libro rilegato
editore: Garzanti
anno edizione: 2009
pagine: 322
Quello che stiamo vivendo passerà alla storia d'Italia come il ventennio berlusconiano. Dopo la rivoluzione di Mani pulite e il crollo della Prima repubblica, centrata sul predominio della Democrazia cristiana, è stato infatti Silvio Bertusconi a dominare la scena politica. Abile e spregiudicato, non ha solo saputo creare un partito in pochi mesi e vincere per tre volte le elezioni - dopo due sconfitte che parevano irrimediabili. Ha soprattutto logorato e svuotato i suoi avversari politici, che non sono stati in grado di contrapporre un modello alternativo al suo. In "Vent'anni con Berlusconi" Nicola Tranfaglia ricostruisce, con la precisione documentaria dello storico e un'accesa passione civica, una fase cruciale della vita politica del nostro paese. Oltre alle strategie vincenti del Cavaliere, discute l'azione dei suoi avversari, primo fra tutti la sinistra, sempre sospesa tra due aspirazioni che alla fine si sono rivelate inconciliabili: sostituire i vecchi partiti della Prima repubblica, superandone i vizi e gli errori, e insieme mantenere aperto il dialogo con il centro-destra. Oggi è ormai opportuno tracciare anche un bilancio: partendo dai problemi e dalle emergenze che l'Italia doveva affrontare fin dal 1993; esaminando il ruolo del nostro paese nello scacchiere internazionale e in un'economia prima forzatamente globalizzata e ora affossata dal Grande Crac; e infine valutando lo stato della nostra democrazia, ieri e oggi.
Mafia, politica e affari 1943-2008
Nicola Tranfaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2008
pagine: IX-391
"Malgrado il perseguimento della repressione antimafiosa - che ha portato all'arresto di molti capomafia come, soltanto nel 2006, Bernardo Provenzano che dal 1993 aveva preso il posto di Salvatore Riina - non si può dire affatto che la situazione sia cambiata in senso positivo. Inoltre, basta ricordare che, a livello parlamentare, soltanto uno dei partiti della sinistra si è opposto, peraltro senza fortuna, all'inclusione nella nuova Commissione parlamentare antimafia di due deputati (gli onorevoli Vito e Pomicino) condannati in maniera definitiva per delitti contro la pubblica amministrazione. Non c'è insomma a oggi, pur dopo la vittoria elettorale del centrosinistra, una sensibilità comune che ponga la legalità, e quindi la lotta alla mafia, al primo posto. Di qui la sensazione, diffusa nella pubblica opinione democratica, che la lotta alla mafia sia rimasta ancora in una condizione di stallo e di vera e propria impotenza. Eppure attraversiamo, senza dubbio alcuno, un momento decisivo per il futuro del nostro paese." (Nicola Tranfaglia).