Libri di Néstor Kohan
Egemonia e cultura in tempi di controinsurrezione «soft»
Néstor Kohan
Libro: Libro in brossura
editore: Pgreco
anno edizione: 2025
pagine: 126
I bombardamenti mediatici di televisioni e giornali precedono e “legittimano” i bombardamenti con missili e bombe. È storia di ieri e di oggi, lo vediamo tutti i giorni. Ma ci sono ordigni più silenziosi che lasciano comunque una scia di soffe- renza e sangue. “Rivoluzioni” colorate, colpi di Stato “soft”, operazioni di guerra psicologica e cognitiva, processi di destabilizzazione e regime change. E se tutto ciò, la Volpe, non basterà a far implodere il nemico di turno, sarà allora una pioggia di missili e bombe, il Leone. Néstor Kohan teorico marxista argentino di fama internazionale in questo libro mette a nudo e viviseziona la rete di agenzie, fondazioni e ONG che rispondono tutte, con il loro operare, agli interessi e le direttive della CIA e del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti: USAID, la NED, ma anche la Open Society di George Soros, la Fondazione Ford o la Ebert Stiftung, solo per citarne alcune. Questo libro, con la sua rigorosità, ha molti meriti, ma uno spicca su tutti: quello di essere un’arma per combattere l’imperialismo e la sua barbarie genocida e difendere il processo di liberazione della Rivoluzione Cubana.
Toni Negri e gli equivoci di «Impero»
Néstor Kohan
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2004
pagine: 143
In "Impero", Toni Negri descrive la presunta fine dell'imperialismo e della classe operaia come soggetto della trasformazione rivoluzionaria. Partendo da una periodizzazione eurocentrica (anzi, a volte italocentrica) del capitalismo, egli sostituisce all'imperialismo la nozione di un Impero sovranazionale, senza fissa dimora, non più identificabile con uno o più Stati determinati, ma in grado di controllare l'ordine globale. Alle classi sociali viene sostituito il concetto ambiguo e fuorviante di "moltitudine". Questa e altre nuove concettualizzazioni portano Negri a una visione apologetica della globalizzazione e a un atteggiamento indulgente verso l'egemonia degli Usa.

