Libri di Michele Ubertone
Il giudice e l'esperto: deferenza epistemica e deferenza semantica nel processo
Michele Ubertone
Libro
editore: Giappichelli
anno edizione: 2022
pagine: 328
Prefazione di Damiano Canale.
Non pensare alle formiche
Massimo Ubertone, Michele Ubertone, Marcello Ubertone
Libro: Copertina rigida
editore: Apogeo Editore
anno edizione: 2014
pagine: 232
Che gli autori di questo libro siano un padre e i suoi due figli non conta. I racconti che lo compongono sembrano infatti il frutto di uno stesso stimolo e di una visione unitaria dello scrivere: la letteratura deve divertire, accalappiare il lettore, far riflettere senza annoiare. Massimo, Marcello e Michele Ubertone, in questa raccolta di racconti intitolata "Non pensare alle formiche", riescono benissimo nel loro intento.
Il diritto debole. Mutazione del diritto e nuove forme di normatività
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 174
Tradizionalmente siamo abituati a pensare al potere normativo come all'effetto di atti che si esprimono in modo pubblico, attraverso l'emanazione esplicita di norme assistite da sanzioni, e compiuti in misura prevalente da istituzioni statali. Il presupposto comune dei saggi qui contenuti è che quest'immagine è ormai obsoleta o quantomeno parziale. Nuovi poteri regolativi che operano in modo implicito e opaco si intrecciano con il diritto formale e finiscono a vari livelli per prevalere su di esso. Strumenti tecnologici, sempre più diffusi, consentono di manipolare il comportamento di grandi masse di individui, sfruttando la loro irrazionalità. I più disparati aspetti delle nostre vite sono classificati, controllati e disciplinati da forme di normatività tecnica che in modo indiretto fissano e promuovono standard di comportamento. La globalizzazione spinge gli stati a deregolare per risultare più competitivi rispetto agli altri, creando un contesto favorevole alla diffusione di poteri privati senza confini territoriali ed esenti da controlli giuridici. Ci troviamo così di fronte a una situazione di cui forse non conosciamo ancora a fondo le cause, ma che rivela un dato costante: il diritto è debole.